Rottamazione 2023, come evitare i rischi di decadenza

Patrizia Del Pidio

17 Luglio 2023 - 11:51

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Il pericolo maggiore per chi ha presentato domanda di rottamazione è quello di incorrere nella decadenza della sanatoria. Ecco come evitarlo.

Rottamazione 2023, come evitare i rischi di decadenza

La rottamazione quater, o definizione agevolata delle cartelle esattoriali, permette di pagare i debiti iscritti a ruolo e «rottamabili» con un forte sconto. Nel pagamento di chi ha aderito alla sanatoria, infatti, non si terrà conto di interessi, sanzioni e aggio. In molti casi lo sconto sul debito presente nelle cartelle è molto alto.

La tregua fiscale introdotta dalla Legge di Bilancio 2023, però, oltre ad essere molto conveniente è anche molto rigida e i rischi fondamentali della rottamazione quater sono due. Il primo è quello di non riuscire a pagare le prime due rate per l’importo troppo elevato e le scadenze troppo ravvicinate. Il secondo è quello di andare incontro a una decadenza della sanatoria.

In entrambi i casi la conseguenza è quella di trovarsi, nuovamente con l’intero debito che si aveva prima di aderire alla rottamazione, tolte ovviamente le rate eventualmente pagate con la sanatoria che saranno trattenute a titolo di acconto.

Per decadere dalla rottamazione, una volta superato lo scoglio delle prime due maxi rate, è proprio quello di riuscire a mantenere il passo delle rate successive che offrono solo una tolleranza di 5 giorni dalla scadenza. Pagare con ritardo superiore anche una sola rata porta alla decadenza del beneficio.

Calcolare la convenienza di ogni cartella

La cosa da fare per non trovarsi le rate della rottamazione con un importo proibitivo per le proprie tasche, è quello di valutare, anche dopo aver presentato domanda di adesione, la convenienza della sanatoria cartella per cartella.

Come fare? Calcolando, tramite il prospetto informativo, l’incidenza del risparmio sul costo della rottamazione stessa per capire quali cartelle esattoriali portare avanti con la rottamazione e quali, invece, conviene far decadere fin da subito non pagando la rata del 31 ottobre per proseguire con una rateazione ordinaria.

Tutto questo è propedeutico a evitare il rischio di decadenza della sanatoria ma solo se si è avuto il buon senso di presentare di più di una istanza di sanatoria. Se si è provveduto a presentare una singola istanza per ogni cartella ci si potrebbe salvare dalla perdita dei benefici della rottamazione sulle cartelle dove lo sconto che si ottiene è più alto.

Quali passi fare per valutare la convenienza?

Il primo passo è sicuramente quello di calcolare per ogni riga del prospetto informativo (o della comunicazione delle somme dovute per ogni istanza presentata entro il 30 giugno, che si dovrebbe ricevere entro il 30 settembre) la reale convenienza facendo un rapporto tra il risparmio che si avrà tra sanzioni e interessi e il debito iniziale. A questo punto ordinare le cartelle per “convenienza” prediligendo quelle dove l’incidenza del risparmio è maggiore.

Il passo successivo da fare è stimare un budget abbastanza realistico da poter dedicare al pagamento delle cartelle rottamate, tenendo conto che saranno di cadenza trimestrale. Una volta capito il proprio budget scegliere, dalle più convenienti alle meno convenienti, le cartelle per le quali portare avanti la rottamazione.

Proprio per questo motivo, per evitare il rischio decadenza, è importante aver presentato una diversa istanze per ogni cartella. In questo modo se il budget non dovesse bastare per un pagamento trimestrale si lascerà decadere solo la cartella meno conveniente mantenendo la sanatoria su tutte le altre si potrà sempre salvaguardare la rottamazione delle cartelle dove l’effettivo risparmio è maggiore.

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