Rimborso 730, come si recupera quello del contribuente deceduto

Patrizia Del Pidio

14 Luglio 2025 - 15:32

Come si recupera il rimborso Irpef del contribuente deceduto? Vediamo cosa devono fare gli eredi per non perdere i crediti del conguaglio del 730.

Rimborso 730, come si recupera quello del contribuente deceduto

Cosa succede se il contribuente viene a mancare dopo la presentazione del modello 730/2025, ma prima della liquidazione del rimborso fiscale? L’eventuale importo che spetta a rimborso delle imposte versate e non dovute, può essere recuperato dagli eredi? Anche se può sembrare un caso abbastanza al limite e che riguarda pochi contribuenti, ogni anno qualcuno si trova in questa situazione.

I familiari del contribuente deceduto cosa devono fare per recuperare il rimborso del 730? Ricordiamo, infatti, che se il contribuente era pensionato, con la morte il rimborso non viene erogato dall’Inps (che è anche il sostituto di imposta) se non è stato già disposto prima del decesso Stesso discorso accade al lavoratore che viene a mancare, nessuna retribuzione è dovuta dal datore di lavoro se non quella maturata prima del decesso (compresi Tfr, ferie non godute, Rol e altri trattamenti spettanti).

Cosa succede alle somme rimaste in sospeso con il Fisco? In alcuni casi, infatti, il rimborso Irpef potrebbe essere anche di importo elevato, soprattutto se il contribuente aveva effettuato dei lavori edilizi negli anni precedenti.

Rimborso per persona deceduta, come bisogna procedere?

A rispondere a questa domanda, sicuramente non facile, è Fiscoggi.it, che chiarisce, innanzitutto che le somme di rimborso spettanti al genitore deceduto non possono essere richieste nella dichiarazione dell’erede, ma in quella dello stesso defunto. Vediamo come procedere. Perché, come è risaputo, quando si perde una persona cara, oltre al dolore della perdita ci si deve sobbarcare anche una serie di atti burocratici anche abbastanza fastidiosi.

L’Inps non ha rimborsato l’importo derivante dalla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente e questo sarà indicato nella Certificazioni Uniche che riguardano le somme erogate nel corso del 2025 al contribuente deceduto. Al punto 64 per l’Irpef, al punto 74 per le addizionali regionali e al punto 84 per quelle Comunali si evincerà che il deceduto non ha potuto fruire del relativo rimborso spettante dalla dichiarazione dei redditi per l’anno di imposta dell’anno precedente.

In questi casi dovrà agire l’erede che, nell’anno di imposta successivo, deve presentare dichiarazione dei redditi per il defunto facendo valere anche questo credito nei confronti del Fisco. E questo punto va ribadito: l’erede non deve chiedere tale rimborso nella propria dichiarazione dei redditi ma presentando, in qualità di erede, quella del defunto.

Dove si riporta l’importo a credito?

La cosa migliore, in ogni caso, è quella di rivolgersi a un Caf o a un professionista abilitato, ma se si vuole procedere in autonomia bisognerà indicare il credito risultate del quadro F del modello 730 e nello specifico nel rigo F3.

Eccedenze risultati dalla precedente dichiarazione

Se si presenta, invece, il modello Redditi PF, bisognerà indicare il credito nella colonna 3 del rigo RN36 per ottenere il rimborso Irpef. Proprio perché si tratta di cose abbastanza delicate, in cui non ci si imbatte tutti gli anni, il consiglio è di farsi assistere da un professionista esperto nella materia, perché presentare la dichiarazione per un defunto, dovendo vantare anche un credito dell’anno precedente, sicuramente non è cosa facilissima.

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