Per contrastare gli aumenti di luce e gas previsti dal 1° gennaio 2022, il Governo potrebbe scegliere una riforma della bolletta: due i piani attualmente in studio. I dettagli.
Senza un intervento del Governo dal 1° gennaio 2022 ci saranno aumenti che, secondo l’allarme dato da ARERA, potrebbero raddoppiare gli importi delle bollette di luce e gas. Senza una misura ad hoc dell’esecutivo, quindi, la stangata per famiglie e imprese è assicurata: tra le ipotesi allo studio c’è una vera e propria riforma della bolletta.
Il Consiglio dei Ministri del 9 dicembre ha approvato un decreto legge con cui viene stanziato un altro miliardo per fermare i rincari delle bollette. Queste altre risorse andranno ad arricchire il fondo creato dalla Legge di Bilancio 2022.
Ma dal punto di vista pratico, cosa ha intenzione di fare il Governo? Come verranno impiegati questi fondi? Secondo le ultime novità, il Governo deve scegliere tra un approccio temporaneo, e quindi continuare a tamponare con misure passeggere, e un intervento più strutturale, con una riforma delle voci che compaiono in bolletta.
Bollette luce e gas: cosa ha intenzione di fare il Governo per evitare gli aumenti
Il decreto Fisco approvato dal Consiglio dei Ministri del 9 dicembre utilizza diversi fondi non spesi: tra cui i 497 milioni per l’assegno temporaneo per i figli dei lavoratori autonomi. In questo modo si arriva a 1,4 miliardi a Rfi per gli investimenti sulla rete, e 1,85 miliardi per l’acquisto di vaccini e dei farmaci per la prevenzione e la cura del Covid-19. In totale, il provvedimento vale 3,3 miliardi e stanzia anche 49 milioni per gli straordinari delle forze dell’Ordine impiegate sul fronte dell’emergenza.
Questa operazione consente di reperire i fondi per contrastare l’aumento delle bollette arrivando a 3,8 miliardi di euro. In manovra infatti ci sono già 2 miliardi di euro stanziati per calmierare l’aumento dei costi delle utenze, oltre a 500 milioni del “tesoretto fiscale” ottenuto dal taglio di IRPEF e IRAP e altri 300 milioni secondo quanto siglato in Consiglio dei Ministri della scorsa settimana.
Come verranno usati questi quasi 4 miliardi? Due le possibili ipotesi: da un lato un intervento palliativo, temporaneo, com’è accaduto quest’anno per evitare gli aumenti puntuali ogni tre mesi. Dall’altro lato, una vera e propria riforma della bolletta.
Aumenti luce e gas, riforma della bolletta in arrivo?
L’altra opzione allo studio del Governo è quella di una riforma della bolletta, che se da un lato è molto più difficile da realizzare, dall’altro sarebbe un intervento strutturale che risolverebbe la questione degli aumenti su base trimestrale. I rincari si ripresentano ogni tre mesi sono dovuti dal fatto che le tariffe vengono discusse trimestralmente, e subiscono l’influenza dell’andamento dei mercati e del costo delle materie prime.
In cosa consiste la riforma della bolletta? Secondo i chiarimenti di ARERA ci sono due possibilità. La prima prevede il trasferimento di tutte quelle componenti non legate al sistema energetico, quindi dai costi di smantellamento delle centrali nucleari ai regimi tariffari speciali per le ferrovie. Queste voci sono raggruppate sotto la dicitura “Arim” (che consta circa 2,3 miliardi di gettito annuale).
La seconda possibilità prevede invece una rivisitazione degli incentivi alle rinnovabili: sono la voce più pesante della componente Asos degli oneri di sistema. Tuttavia questa seconda opzione è molto più complicata da portare a termine in un breve arco di tempo.
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