Revisione auto, cambia tutto. L’UE vuole il controllo ogni anno

Ilena D’Errico

30 Aprile 2025 - 19:03

Cambia tutto per la revisione auto e furgoni. Ecco tutte le novità e per quali veicoli l’Unione europea vuole il controllo ogni anno.

Revisione auto, cambia tutto. L’UE vuole il controllo ogni anno

L’Unione europea ha posto la sicurezza della circolazione stradale tra le massime priorità su tutto il territorio. L’obiettivo della VisionZero vuole dimezzare le vittime stradali entro il 2030 e azzerarle, virtualmente, entro il 2050. Un obiettivo difficile, che necessita impegno su molti fronti differenti, soprattutto tenendo conto del fatto che le normative nazionali non sono omogenee. Tra le novità in arrivo ci sono nuove regole sulla revisione auto, poiché per molti veicoli potrebbe arrivare l’obbligo di controllo ogni anno.

Nel mirino ci sono ovviamente i mezzi più a rischio, ossia più datati, oltre ai veicoli elettrici su cui sono necessarie previsioni specifiche. Insomma, la proposta della Commissione europea può incidere significativamente sul portafoglio degli automobilisti ma c’è anche da considerare che la sicurezza nelle strade non ha prezzo. Ci saranno quindi vari fattori da bilanciare, ma i dati riportati dalla Commissione Ue sembrano piuttosto convincenti. Non resta che attendere i prossimi sviluppi, preparandosi intanto a nuovi cambiamenti.

Revisione auto ogni anno secondo l’Ue

La Commissione europea intende introdurre l’obbligo di revisione annuale per i veicoli, auto e furgoni nello specifico, che hanno più di 10 anni. C’è comunque apertura a circoscrivere il controllo annuale ai mezzi immatricolati da 15 anni o più, ma bisogna comunque attendere l’esito delle valutazioni. I veicoli più datati saranno così soggetti allo stesso obbligo dei veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate, come autobus e camion, che già devono effettuare la revisione su base annuale. Il presupposto, ovviamente, è che le auto più vecchie sono maggiormente soggette a danni e malfunzionamenti, ma soprattutto possono compromettersi più rapidamente. Di fatto, la cadenza delle revisioni dipende già dall’età della macchina, che infatti viene effettuata la prima volta dopo 4 anni dall’immatricolazione e poi ogni biennio.

Ciò significa che un veicolo di soli 4 anni rischia di usurarsi nella metà del tempo rispetto all’uscita dalla casa produttrice, pertanto abbassare il periodo a un solo anno tra un controllo e l’altro non è affatto strano per i mezzi che hanno più di un decennio. In ogni caso, la novità riguarda moltissimi cittadini italiani, visto che soltanto una piccola porzione degli abitanti ha un’auto nuova. Secondo i dati di Unrae (Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri) circa 9 milioni di veicoli circolanti in Italia hanno superato il 19° anno di vita. La Commissione Ue ritiene inoltre che i controlli più ravvicinati su auto e furgoni datati possano ridurre efficacemente tutti gli incidenti stradali, da quelli con lievi lesioni a quelli mortali. Con l’insieme di nuove regole, tra il 2026 e il 2050 dovrebbero essere salvate 7.000 vite umane ed evitati quasi 65.000 feriti gravi.

Le novità sulla revisione auto

Oltre alla proposta della Commissione Ue, bisogna tenere a mente che il nuovo Codice della strada consente al ministero dei Trasporti di effettuare controlli periodici sui centri di revisione e anche controlli a campione sulle auto sottoposte a revisione per verificare che tutto proceda al meglio. Coerentemente con la digitalizzazione proposta dall’Ue, inoltre, dovrebbero presto essere regolamentati strumenti di controllo avanzati come lo Scantool per una diagnosi rapida e approfondite sulle auto con centralina elettronica (immatricolate dal 1° settembre 2009).

In tal proposito, l’Ue vorrebbe anche una banca dati internazionale per scongiurare la manomissione del contachilometri che compromette la sicurezza dei cittadini nella compravendita di auto usate (oltre a essere una pratica illegale). Le direttive europee sulla revisione necessitano comunque di importanti aggiornamenti, visto che risalgono al 2014 e non tengono conto di diverse particolarità. Si va quindi dalle caratteristiche specifiche delle auto elettriche alle tecnologie di assistenza alla guida (Adas) insieme ai nuovi software di bordo. Un altro elemento che richiede più attenzione rispetto al passato, infine, è il controllo sulle emissioni inquinanti.

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