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Per la prima volta gli italiani hanno comprato più moto che auto
lunedì 14 aprile 2025, di
La crisi dell’auto italiana è profonda. Le moto, invece, stanno vivendo il miglior momento degli ultimi anni.
Mentre per le quattro ruote i numeri sono crollati sia come produzione, sia come vendite, e sembrano ormai lontanissimi i tempi in cui il nostro Paese rappresentava uno dei principali produttori europei, il settore delle due ruote fa annate record.
Nonostante resti alto il tasso di motorizzazione, con circa 694 auto in circolazione ogni mille abitanti (primato europeo), oggi in Italia si acquistano molte meno vetture rispetto a qualche anno fa: le immatricolazioni sono nettamente più basse in confronto ai livelli rilevati fino al 2019.
Da quando è cominciata la crisi delle auto?
La crisi arrivata nel 2020 ha stravolto il mercato, che sembra non riuscire più a recuperare. Ma per le moto la situazione risulta decisamente diversa: la produzione italiana sta facendo registrare risultati positivi anno su anno e anche le immatricolazioni vanno forte.
Come ricordato, un tempo l’Italia rappresentava uno dei principali produttori di auto. Nei primi anni 2000 era quinta in Europa per volumi e nona nel mondo, mentre oggi è, rispettivamente, all’ottavo e ventesimo posto. Per le moto il discorso è positivo. Dai dati Ancma (l’associazione italiana dei produttori di ciclomotori, motocicli e accessori), risulta che la produzione italiana dei cosiddetti “motorini” ha continuato a salire fino a raggiungere un picco recente tra 2017 e 2018, per poi iniziare una graduale discesa; i motocicli, invece (quelli con cilindrata superiore ai 50 cm³), sono cresciuti senza mai fermarsi- (eccezion fatta per il 2020) e oggi l’Italia risulta stabilmente il primo produttore europeo.
Insomma, per le auto l’Italia ha perso i suoi primati, mentre per le moto li sta rafforzando. E i destini divergenti delle due industrie, oltre che nei numeri della produzione nazionale, si riflettono anche in quelli del mercato. Nel 2024 sono state immatricolate in Italia 1,5 milioni di autovetture, quasi il 19% in meno rispetto al 2019, quando venne superata quota 1,9 milioni. Il mercato delle due ruote invece è cresciuto parecchio: nel 2024 sono stati immatricolati- 373.313 tra ciclomotori, scooter e motocicli, cioè il 48% in più rispetto ai numeri di cinque anni prima (252.344 immatricolazioni nel 2019).
Gli anni da record per la produzione di auto e di moto
Ovviamente, in passato sia le auto, sia le moto, raggiungevano numeri ben più alti: circa vent’anni fa si immatricolavano in Italia 2,5 milioni di vetture, mentre a fine anni ’90 si sfiorò il milione di motorini, scooter e moto venduti. Comunque, guardando a oggi, i dati sulle immatricolazioni dicono che il mercato delle due ruote sta viaggiando su numeri decisamente alti, facendo segnare una crescita netta rispetto al pre-pandemia, mentre le vendite delle auto sono in flessione. Con le oltre 373 mila immatricolazioni del 2024 il mercato è cresciuto del 10% rispetto all’anno precedente, facendo registrare il miglior risultato dal 2010. Solo il settore del motociclo, quello che dà all’Italia il primato per la produzione a livello europeo, ha un fatturato di 9,5 miliardi di euro.
La forte concentrazione di auto in Italia, in ogni caso, non è in discussione. Stando ai dati Aci, risulta che in media oltre il 74% di tutti i veicoli complessivi registrati nel nostro Paese (considerando quindi anche i mezzi pesanti e altre tipologie) è rappresentato dalle auto. Per le due ruote la quota è di quasi il 14% a livello nazionale, anche se c’è una regione con una concentrazione decisamente superiore alla media: in Liguria solo il 60% dei mezzi in circolazione è un’auto, mentre per il 30% si tratta di veicoli a due ruote.
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