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Rendimenti conto corrente: a quanto ammontano e come maturano?

Claudia Cervi

4 Agosto 2023 - 08:25

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Il rialzo dei tassi Bce non incide sui rendimenti del conto corrente, ma alcune banche offrono condizioni speciali. Guida su calcolo e scelta del conto più vantaggioso.

Rendimenti conto corrente: a quanto ammontano e come maturano?

I rendimenti del conto corrente sono ancora vicini allo zero, ma alcune banche stanno introducendo promozioni e condizioni speciali per catturare l’attenzione dei nuovi clienti.

In uno scenario i cui le banche centrali stanno progressivamente aumentando i tassi di interesse, è fondamentale esaminare attentamente le offerte presenti sul mercato. Sebbene i rendimenti dei conti correnti tradizionali siano generalmente bassi, alcuni istituti finanziari, come Banca Progetto, si distinguono per proposte più competitive e vantaggiose per i propri clienti.

Per fare una scelta informata e individuare l’opzione più remunerativa, è essenziale comprendere l’entità dei rendimenti e come essi si sviluppano nel tempo. Con questa consapevolezza, è possibile prendere decisioni finanziarie più solide e sfruttare al meglio il proprio conto corrente.

Cosa sono i rendimenti del conto corrente

I rendimenti del conto corrente rappresentano il guadagno generato sul saldo del conto grazie agli interessi e ad altre forme di accumulo di valore offerti dalla banca. Gli interessi rappresentano uno dei principali modi per ottenere rendimenti sul conto corrente. La banca applica un tasso di interesse al saldo del conto, consentendo al cliente di guadagnare denaro nel tempo.

Alcuni conti correnti offrono anche altre forme di rendimento, come dividendi, rendite o premi, che possono derivare da investimenti o prodotti finanziari collegati al conto. I rendimenti dei conti correnti sono importanti per aumentare il patrimonio e il capitale nel tempo. Tuttavia, è importante considerare che i rendimenti possono variare da una banca all’altra e sono influenzati dal contesto economico e dai tassi di interesse; pertanto, è fondamentale valutare attentamente le offerte delle diverse banche

Come maturano gli interessi sul conto corrente

Gli interessi sul conto corrente maturano in base al tasso di interesse applicato al saldo presente sul conto.

La banca calcola gli interessi in base al tasso stabilito e li accredita periodicamente sul conto corrente, con una frequenza che può variare da banca a banca, ad esempio mensile o trimestrale.

Il modo in cui gli interessi maturano dipende anche dalla modalità di calcolo utilizzata. La maggior parte delle banche utilizza il metodo degli «interessi composti», in cui gli interessi vengono calcolati non solo sul saldo iniziale, ma anche sugli interessi accumulati precedentemente. Ciò significa che il capitale e gli interessi si accumulano nel tempo, generando un rendimento crescente.

Per esempio, supponiamo di avere un conto corrente con un saldo di 10.000 euro e un tasso di interesse annuale del 3%. Alla fine del primo anno, gli interessi maturati sarebbero pari a 300 euro. Nel corso del secondo anno, gli interessi verrebbero calcolati non solo sui 10.000 euro iniziali, ma anche sui 300 euro di interessi accumulati nell’anno precedente.

Frequenza di pagamento e accumulo dei rendimenti

La frequenza di pagamento e accumulo dei rendimenti sul conto corrente può variare tra le diverse istituzioni finanziarie. Alcune banche pagano gli interessi mensilmente, mentre altre trimestralmente o annualmente.

La frequenza di pagamento influisce sull’accumulo complessivo dei rendimenti nel tempo. Ad esempio, un pagamento mensile consente agli interessi di essere reinvestiti più frequentemente, permettendo un accumulo più rapido dei rendimenti nel conto corrente. D’altro canto, un pagamento annuale potrebbe fornire una visione più chiara del rendimento annuale totale.

Tuttavia, ci sono vantaggi e svantaggi da considerare. Una frequenza di pagamento più elevata può offrire una maggiore liquidità e la possibilità di utilizzare gli interessi guadagnati in modo più tempestivo. Questo però potrebbe comportare un rendimento complessivo leggermente inferiore, poiché gli interessi non avrebbero avuto il tempo di accumularsi completamente.

D’altra parte, una frequenza di pagamento più bassa potrebbe portare a un rendimento complessivo maggiore, poiché gli interessi avrebbero più tempo per crescere e accumularsi nel conto. Allo stesso tempo, potrebbe comportare una minore disponibilità di liquidità nel breve periodo.

Come si calcolano i rendimenti del conto corrente?

Per calcolare i rendimenti del conto corrente è necessario considerare tre elementi principali:

  • l’importo del capitale depositato,
  • il tasso di interesse offerto dalla banca sul conto,
  • il periodo di tempo in cui maturano gli interessi.

I rendimenti del conto corrente sono espressi in percentuale (ad esempio, 1%, 2%, 3%) e vengono calcolati utilizzando la seguente formula:

Rendimento = (Capitale depositato * Tasso di interesse * Tempo) / 36500

Questo calcolo fornisce gli interessi lordi, che rappresentano l’importo guadagnato prima di sottrarre eventuali tasse o imposte, ove richieste.

Calcolo dei rendimenti netti del conto corrente

Il calcolo dei rendimenti netti del conto corrente richiede la considerazione non solo degli interessi guadagnati, ma anche delle commissioni applicate dalla banca, delle tasse e delle imposte. Le commissioni possono includere spese per il mantenimento del conto, prelievi di contante, bonifici, emissione di assegni o altre operazioni.

L’effetto di commissioni, tasse e imposte può ridurre i rendimenti complessivi del conto corrente. È pertanto fondamentale valutare attentamente tutte le spese per minimizzarne l’impatto. Alcuni consigli utili includono la scelta di un conto corrente con commissioni basse o azzerate, la lettura attenta delle condizioni contrattuali e il confronto delle offerte di diverse banche per identificare quelle con commissioni più convenienti.

In Italia, le tasse previste dalla legge sul conto corrente sono due: l’imposta di bollo e la ritenuta fiscale sugli interessi creditori maturati sul conto. Nel caso di persone fisiche, l’imposta di bollo, pari a 34,20 euro è dovuta quando la giacenza media, considerata trimestralmente, è superiore a 5.000 euro. Per le persone giuridiche invece l’imposta di bollo da versare è pari a 100 euro, indipendentemente dal saldo medio annuale. Sugli interessi creditori maturati sulle somme depositate si paga poi una ritenuta fiscale del 26%.
Se al conto corrente è associato anche un conto deposito è previsto il pagamento dell’imposta di bollo dello 0,20% sull’importo depositato.

Fattori che influenzano i rendimenti del conto corrente

I rendimenti del conto corrente possono essere influenzati da diversi fattori, che vanno considerati nella scelta del conto più adatto alle proprie esigenze finanziarie. Uno dei principali è l’andamento dei tassi di interesse. Quando i tassi di interesse sono bassi, i rendimenti del conto corrente tendono, di conseguenza, a essere inferiori, poiché il guadagno generato dagli interessi sul saldo del conto sarà minore. Al contrario, in periodi di tassi di interesse più elevati, i rendimenti potrebbero essere maggiori.
Le politiche delle banche riguardo ai rendimenti possono variare. Alcune banche potrebbero offrire conti correnti con tassi di interesse più competitivi, mentre altre potrebbero offrire rendimenti più modesti. È importante valutare attentamente le condizioni contrattuali e le politiche degli istituti finanziari per comprendere come i rendimenti del conto corrente potrebbero essere influenzati.

Al fine di massimizzare i rendimenti del conto corrente, è consigliabile tenere in considerazione questi fattori nella scelta del conto. In alcuni casi, potrebbe essere vantaggioso valutare l’utilizzo di strumenti finanziari alternativi, come i conti deposito o i fondi comuni di investimento, che potrebbero offrire rendimenti più interessanti rispetto ai tradizionali conti correnti.

Quanto rende un conto corrente?

In termini di rendimento, i conti correnti tradizionali spesso offrono un tasso di interesse molto basso o quasi nullo, rendendo poco in termini di guadagni. Questo è dovuto al fatto che i conti correnti sono principalmente utilizzati per la gestione quotidiana delle transazioni finanziarie, come pagamenti, prelievi e bonifici.
A differenza dei conti deposito o di altri strumenti di investimento, i conti correnti di solito non sono progettati per massimizzare i rendimenti finanziari. Piuttosto, il loro obiettivo principale è fornire accesso immediato ai fondi e facilitare le transazioni.
Tuttavia, alcune banche propongono conti correnti con rendimenti superiori alla media di mercato. Per esempio, Banca Progetto offre un conto corrente remunerato con un tasso di interesse molto competitivo.

Rendimenti del conto corrente di Banca Progetto

Conto Key di Banca Progetto è un conto corrente remunerato che offre un’opportunità interessante per far crescere i propri risparmi. Oltre alle funzionalità bancarie di base, offre un tasso di interesse sulle somme depositate.

Conto Key rappresenta un’alternativa ibrida tra un conto corrente e un conto deposito vincolato. Unisce i vantaggi di entrambi i servizi, consentendo ai titolari di gestire transazioni e pagamenti come un conto corrente tradizionale, e, al tempo stesso, guadagnare interessi sui propri risparmi come con un conto deposito.

In termini di rendimento, Conto Key offre vantaggi superiori rispetto a un normale conto corrente. I nuovi clienti che aprono il conto entro il 30 settembre 2023 possono godere di un tasso promozionale molto competitivo:

  • del 2,50% fino al 31 marzo 2024,
  • del 2% dal 1° aprile 2024 al 31 dicembre 2024.

Inoltre, il conto offre la possibilità di attivare linee di deposito svincolabili o non svincolabili con tassi differenti, consentendo ai titolari di ottimizzare i propri risparmi. La durata dei depositi può variare da 6 a 60 mesi, con tassi che partono dal 3% fino al 4,50% per i depositi svincolabili e dal 3,75% fino al 4,75% per quelli non svincolabili.

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