Rem, nuova email certificata: che cos’è e come funziona la Pec europea

Giorgia Bonamoneta

16/05/2023

19/05/2023 - 09:38

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In arrivo la nuova email certificata con standard europei. Al posto di Pec infatti sarà obbligatorio possedere una Rem. Ecco cos’è e come funziona.

Rem, nuova email certificata: che cos’è e come funziona la Pec europea

È tempo di dire addio alla Pec, ovvero all’indirizzo di posta elettronica certificato in uso in Italia: è in programma infatti un’evoluzione dello stesso sistema ma in chiave europea, il che ne manterrà invariate funzioni e modalità di utilizzo. Anzi, ci sarà persino il vantaggio di poter utilizzare la Pec oltre i confini nazionali, mantenendo lo stesso indirizzo della casella attuale.

Nel dettaglio, è in programma il passaggio dalla Pec al Rem, un nuovo meccanismo di certificazione della posta elettronica, ma con standard europei di sicurezza.

La Pec infatti aveva diversi limiti e non rispettava, per esempio, i requisiti del Regolamento per il servizio elettronico di recapito certificato e qualificato a livello europeo. Anche se l’email certificata riconosceva l’identità del proprietario, non poteva fare altrimenti per l’identità del destinatario, infatti con Pec questa non è verificata e non è protetta. Rem al contrario lo permette.

Ecco che cos’è la nuova e-mail certificata Rem, come funziona e quali sono le principali differenze tra Pec e Rem. È stata anche stabilita la data per l’addio definitivo alla Pec, ovvero il momento in cui sarà necessario essere in possesso di una Rem, scopriamo quando.

Cos’è?

Per Rem, la nuova e-mail certificata su standard di sicurezza europea, si intende il “registro elettronico mail”. Al suo annuncio è stata definita Pec europea, ma il nome è stato cambiato per non creare confusione tra le due.

La cosiddetta Pec europea, cioè la Rem, è un’e-mail certificata che permette di inviare i messaggi con valore legale in tutta Europa. Il nuovo standard di sicurezza della Rem permette di essere certi di chi riceve il documento, perché non soltanto il proprietario è certificato, ma anche il ricevente.

Rem infatti garantisce chi invia, l’invio, il contenuto, la data del messaggio e chi riceve l’e-mail. Al contrario Pec non verificava l’identità del mittente perché non era obbligata a farlo.

Come attivarla?

La nuova e-mail certificata sarà obbligatoria a partire dal 2024. L’Unione europea ha fissato come data il prossimo anno così chi ha un’e-mail certificata come Pec avrà tempo per cambiare sistema.

Il passaggio da Pec a Rem sarà piuttosto semplice perché basterà riconoscere chi è l’utente titolare della Pec, verificare numero e documento d’identità e attivare la verifica in due passaggi. Saranno comunque i provider a gestire ogni fase della migrazione.

Il 2024 inizierà quindi con la necessità di effettuare l’attivazione di una Pec di tipo europeo. Anche se non comporta sanzioni, possedere una Rem sarà necessario per permettere gli scambi di posta elettronica certificata in futuro.

Come funziona?

La Rem non sarà molto diversa dalla Pec - invenzione italiana che l’Europa ha preso e fatto propria - ma modifica in senso di maggiore qualità e quantità la sicurezza dello strumento. Oggi inviando una Pec si riceve in pochi secondi l’e-mail di conferma di invio e un’e-mail di recapito avvenuto. Si tratta però di un sistema a pagamento, obbligatorio per alcune categorie di lavoratori e che perde valore se un’e-mail viene spedita all’estero.

Per questo l’Europa ha creato uno strumento equivalente ma più universale e che permetterà uno scambio tra i paesi membri, ovvero la Rem. Con Rem non sarà necessario cambiare il proprio indirizzo Pec perché sarà il provider a predisporre una procedura di verifica e certificazione dell’identità dell’utente e a far migrare questo sulla nuova piattaforma.

Il funzionamento resta pressoché identico, ma aumentano i sistemi di sicurezza, come la certezza dell’identità di chi riceve il messaggio.

Cosa cambierà realmente?

Non bisogna pensare quindi alla Rem come uno strumento totalmente differente dalla Pec: come spiegato dal team di Aruba, infatti, “si tratta sempre dello stesso sistema che si evolverà in chiave europea e manterrà invariate le modalità di fruizione e funzionalità”.

Anzi, ci saranno persino vantaggi per gli utenti in quanto le 14 milioni di caselle Pec attive in Italia presto potranno essere utilizzate anche oltre i confini nazionali per lo scambio sicuro di comunicazioni con valore legale.

Inoltre, sempre Aruba rassicura gli utenti riguardo al passaggio da Pec a Rem: l’utente non dovrà fare nulla, in quanto saranno i provider a gestire ogni fase della migrazione. E l’indirizzo della casella Pec resterà lo stesso.

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