5 Regioni oltre la soglia dei contagi da zona rossa: la previsione degli epidemiologi

Stefano Rizzuti

15 Novembre 2021 - 15:29

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L’Associazione italiana di epidemiologia lancia l’allarme per l’aumento dei contagi: tra due settimane ben cinque Regioni potrebbero superare la soglia dei 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti.

5 Regioni oltre la soglia dei contagi da zona rossa: la previsione degli epidemiologi

Ben cinque Regioni potrebbero superare la soglia critica dei 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti nel giro di due settimane. La previsione è contenuta in un position paper del gruppo di lavoro Made dell’Associazione italiana di epidemiologia. Le stime sono state pubblicate insieme a un documento contenente cinque raccomandazioni per la gestione dell’attuale fase pandemica.

Gli epidemiologi partono dall’indice di replicazione diagnostica (RDt) che a livello nazionale il 13 novembre si attesta a 1,42 ed è superiore a uno in tutte le Regioni. L’accelerazione nella diffusione dei contagi porterebbe, secondo l’Aie, a superare la soglia dei 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti in cinque Regioni entro 14 giorni.

Inoltre altre otto Regioni supererebbero la soglia dei 150 casi. Ricordiamo che fino a pochi mesi fa - quando ancora non era in vigore il criterio delle ospedalizzazioni - una volta superato il valore di 250 per l’incidenza scattava in automatico la zona rossa, ovvero un mini-lockdown.

Le previsioni sull’incidenza dei contagi Regione per Regione

Il report giornaliero dell’Aie aggiornato al 14 novembre sostiene che tra 14 giorni l’incidenza arriverebbe a 173,9 casi ogni 100mila abitanti in Italia se le condizioni dovessero restare invariate e l’aumento dei contagi proseguire. In particolare sarebbero cinque le Regioni a superare la soglia critica dei 250 contagi settimanali: Bolzano 1267,9, Friuli-Venezia Giulia 824,7, Valle d’Aosta 624,1, Liguria 311,5 e Veneto 261,4.

Ecco le stime Regione per Regione del report sull’incidenza tra due settimane:

  • Abruzzo 164
  • Basilicata 49
  • Calabria 78
  • Campania 148
  • Emilia-Romagna 184
  • Friuli-Venezia Giulia 824
  • Lazio 206
  • Liguria 311
  • Lombardia 165
  • Marche 233
  • Molise 187
  • Bolzano 1267
  • Trento 105
  • Piemonte 134
  • Puglia 63
  • Sardegna 73
  • Sicilia 129
  • Toscana 104
  • Umbria 69
  • Valle d’Aosta 624
  • Veneto 261

Inoltre già tra una settimana le stesse Regioni registrerebbero, sempre a condizioni invariate, dati sull’incidenza allarmanti: Bolzano a 703, Friuli-Venezia Giulia a 474, Valle d’Aosta a 237, Veneto a 184 e Liguria a 165.

La curva dei contagi in Italia

L’analisi porta a evidenziare anche le fasce d’età in cui l’incidenza è maggiore: la crescita è in salita soprattutto negli under 12, ancora non vaccinati, anche se ormai in tutte le fasce d’età si registra un aumento di nuovi casi. In ogni caso - si sottolinea ancora nelle raccomandazioni - la vaccinazione e le misure protettive hanno “consentito di contenere la pandemia ai livelli d’incidenza tra i più bassi d’Europa, ma i dati mostrano una situazione in rapida evoluzione negativa”.

Le raccomandazioni degli epidemiologi

Per contenere la quarta ondata gli epidemiologi forniscono quindi cinque raccomandazioni:

  1. Partire con la chiamata attiva delle persone non vaccinate;
  2. Accelerare con la somministrazione della terza dose;
  3. Proteggere bambini e adolescenti con maggiori misure di prevenzione nelle scuole;
  4. Potenziare l’attività d’identificazione dei contagi e tracciamento;
  5. Mantenere le regole come distanziamento, mascherine al chiuso e all’aperto in caso di assembramenti.

L’allarme sull’influenza stagionale

L’Associazione italiana di epidemiologia lancia anche un altro allarme riguardante l’influenza stagionale. L’allentamento delle misure in vigore rispetto allo scorso anno - si sottolinea - sta portando a “un aumento dell’incidenza di sindromi influenzali, in particolare nelle fasce di età 0-4 anni, che certamente complica e aggrava il lavoro d’inquadramento diagnostico e di gestione dei casi”.

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