Rating Italia, perché la data davvero importante è quella del 17 novembre

Alessandro Nuzzo

22/10/2023

22/10/2023 - 12:49

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In queste settimane la situazione economica dell’Italia sarà chiamata al giudizio di diverse agenzie di rating. La data da cerchiare sul calendario è quella del 17 novembre. Ecco perché.

Rating Italia, perché la data davvero importante è quella del 17 novembre

In Italia abbiamo un debito che supera i 2.800 miliardi e che pesa per circa il 140,1% del Pil nel 2024. Una situazione complessa dovuta sia a fattori interni, come l’inflazione, il rallentamento di crescita del Pil, che internazionali, come l’aumento dei tassi di interesse e i rischi geopolitici. Il risultato è stata una legge di Bilancio dalle scelte molto difficili per la gestione del debito e finanziata in deficit.

Ad essere chiamati a tradurre in un giudizio sintetico la situazione economica dell’Italia, la sua capacità di sostenere il debito e di pagare gli interessi restituendo il capitale alla scadenza agli investitori, spetta alle agenzie di rating. Le agenzie di rating più importanti al mondo sono 4: la britannica Fitch e le statunitensi Moody’s, S&P e Dbrs. Per queste organizzazioni esiste una soglia di limite al giudizio, quella che separa da valutazioni di tipo «Investment Grade», ovvero nazioni sicure per investire in titoli di Stato e obbligazioni, a valutazioni «Non Investment Grade», ovvero che hanno un rischio elevato di default e di incapacità a ripagare il debito.

Sino ad oggi l’Italia e i titoli emessi dal Tesoro sono sempre stati al di sopra del livello «Investment Grade». Ma questa volta le cose potrebbero cambiare aprendo scenari futuri difficili. Nelle prossime settimane infatti le agenzia di rating saranno chiamate a dare un nuovo giudizio sulla situazione del nostro paese. Si è partiti il 20 con quello di S&P. Il 27 toccherà a Dbrs, poi il 10 novembre a Fitch e finirà il 17 novembre Moody’s. In tutti i casi l’Italia è ad un livello appena sopra il livello «Investment Grade». Particolare attenzione è sul giudizio del 17 novembre di Moody’s. Ecco perché.

Perché il giudizio di Moody’s è molto importante

La data da segnare sul calendario è quello del 17 novembre quando l’agenzia Moody’s esprimerà il suo giudizio sulla situazione debitoria dell’Italia e della sua capacità di ripagare il debito. Tutte le agenzie daranno un giudizio critico sul nostro paese anche se non dovrebbe variare rispetto a quello dato nel precedente giudizio di qualche mese fa. La situazione dovrebbe quindi restare stabile. Il giudizio di Moody’s è però molto importante. Questo perché mentre tutte le agenzie hanno un margine di manovra per criticare lo stato economico del nostro paese necessariamente senza intaccare il livello Investment Grade, Moody’s non ha margini.

Questo significa che potrebbe abbassare ulteriormente il giudizio, già attualmente al limite, portandolo ad uno stato di Non Investment Grade. Se questo avvenisse si aprirebbero scenari preoccupanti.

In caso di giudizio negativo sul livello di sostenibilità del debito pubblico italiano le conseguenze sarebbero molto serie. La Bce potrebbe non sostenere più i titoli pubblici italiani venendo meno all’acquisto. Se Moody’s portasse il suo giudizio da Baaa3 a Ba1, il nostro paese rientrerebbe tra i paesi ad alto debito e ad alto rischio e gli investimenti nei suoi titoli di Stato diventerebbero speculativi. Lo spread, ovvero la differenza di rendimento tra i Btp e il Bund tedesco, potrebbe di nuovo riesplodere. Il paese sarebbe chiamato a fare grandi sacrifici per gestire nel migliore dei modi il debito.

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