Rapinatori a 15 anni: la chat di Whatsapp lascia senza parole

Simone Micocci

13/01/2017

Due minorenni rapinano una farmacia: incastrati dalla conversazione Whatsapp lasciata aperta al momento del fermo della Polizia.

Rapinatori a 15 anni: la chat di Whatsapp lascia senza parole

Rapinano una farmacia, incastrati dalla chat di Whatsapp due ragazzi minorenni, uno di 15 e l’altro di 17 anni.

Nuova e incredibile vicenda di cronaca: due ragazzi pugliesi, un quindicenne di Barletta e un diciassettenne di Trinitapoli, hanno rapinato una farmacia portando con loro un bottino di 865€. Bottino prontamente recuperato dalla polizia, che dopo aver intercettato e perquisito i due ragazzi ha trovato il loro cellulare con la conversazione Whatsapp ancora aperta.

E gli screenshot delle loro conversazioni sono già finiti in rete, dopo che sono stati pubblicati da Ansa.it. I due ragazzi, infatti, usavano proprio Whatsapp per mettersi d’accordo sul colpo, e quello che ci lascia interdetti è la semplicità con cui i due trattano di quest’argomento. Come se si trattasse di qualcosa normale da fare, talmente usuale da meritarsi persino un gruppo Whatsapp apposito, chiamato “A Rapein” (la rapina in dialetto barlettano).

Nelle chat di Whatsapp i due si danno consigli su come vestirsi per il colpo, e addirittura su dove lasciare il coltello. Con tanto di emoticon sorridente e imbarazzata. Senza tralasciare poi gli errori grammaticali.

Minorenni rapinano una farmacia, incastrati da Whatsapp

Secondo la ricostruzione degli agenti di Polizia, i due minorenni dopo essersi messi d’accordo tramite Whatsapp, hanno rapinato una farmacia minacciando il titolare con un coltello. Dopo essere scappati però sono stati seguiti dal farmacista che ha avvertito immediatamente la Polizia di Stato. Gli agenti dopo aver preso indicazioni precise sul loro abbigliamento hanno rintracciato i rapinatori in una zona non molto distante dalla farmacia.

Una volta portati in commissariato i poliziotti hanno fatto una duplice scoperta: negli slip del diciassettenne c’erano gli 856€ del bottino in farmacia (insieme a due scaldacollo e ad un guanto di lana) mentre nella tasca del giubbotto c’era il cellulare del complice con tanto di gruppo Whatsapp ancora aperto. Ed è bastato leggere qualche riga della conversazione per incastrare definitivamente i due.

Infine il denaro è stato restituito al farmacista, mentre per i due ragazzi è scattato il trasferimento nell’istituto minorile Fornelli di Bari. Nel frattempo le tanto discusse conversazioni di Whatsapp sono finite in rete, mostrando uno spaccato di società che purtroppo si sta facendo sempre più largo tra i giovani d’oggi.

Minorenni rapinano una farmacia: la chat di Whatsapp che ci fa riflettere

Dove lo metto il coltello?”, “Cosa mi metto per la rapina?” Queste sono solamente alcune delle frasi che i due rapinatori di Barletta si scambiavano nel gruppo Whatsapp “A Rapein”. I due, probabilmente convinti del fatto che nessuno avrebbe potuto leggere i loro messaggi, hanno deciso infatti di utilizzare uno dei servizi per la messaggistica istantanea più utilizzati del momento.

Quindi, dopo i gruppi Whatsapp per organizzare le partite di calcetto, o quelli in cui si discute dei compiti in classe, ecco che tra i giovani d’oggi spuntano quelli per l’organizzazione di una rapina. Gruppi dove le “acca” spariscono, i guanti si trasformano in “guandi” e i giovani perdono la loro innocenza.

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