Questo social network sta per introdurre scansione facciale e verifica del documento per visualizzare i contenuti sensibili

Pasquale Conte

30 Aprile 2025 - 14:29

Svolta nel mondo dei social network, una piattaforma introduce scansione facciale e verifica del documento per l’accesso ai contenuti sensibili online.

Questo social network sta per introdurre scansione facciale e verifica del documento per visualizzare i contenuti sensibili

La salvaguardia dei più giovani dall’eccessiva esposizione ai contenuti sensibili online è una battaglia che istituzioni e piattaforme web continuano a combattere ogni giorno. Tra parental control, applicazioni apposite e nuove regole adottate direttamente da alcuni dei siti web con più traffico in assoluto, la strada da intraprendere sembra ormai essere tracciata.

Nei prossimi anni ci si aspettano sviluppi ulteriori in questo senso, con l’ausilio di strumenti quali il riconoscimento biometrico e la verifica dei documenti digitali che potrebbero diventare sempre di più una costante. C’è un social network che vuole anticipare i tempi, tanto che ha già lanciato – per ora in fase di test – una funzionalità tutta nuova che richiede controlli extra prima di ottenere l’accesso ai contenuti sensibili.

Discord introduce un sistema di verifica per i contenuti sensibili

Ritenuta una delle piattaforme di chat online con il maggior numero di utenti “under age”, Discord è alle prese con una delicata fase di test volta a comprendere le reali potenzialità di un inedito sistema di verifica dell’età. Al momento solo nel Regno Unito e in Australia, verrà chiesto di confermare di essere maggiorenni per accedere ai contenuti sensibili con due metodi diversi:

  • Scansione facciale: un sistema in stile Face ID guiderà l’utente alla cattura del proprio volto e al riconoscimento biometrico;
  • Documento d’identità: ci sarà un codice QR per accedere a una pagina in cui caricare la foto di un documento ufficiale.

Ricevuto il materiale, Discord procederà con le verifiche del caso e invierà una notifica con l’esito pochi minuti dopo l’invio dei dati richiesta. Si tratterà di una procedura da effettuare una tantum e, qualora un adulto dovesse venire classificato come minorenne, sarà possibile ripetere il tutto o chiedere una revisione manuale.

Un fenomeno destinato a diffondersi

Il controllo dell’età degli utenti del web è un fenomeno che sembra destinato a crescere sempre di più, sia grazie a iniziative delle piattaforme web sia con regolamentazioni volute da parte dei governi. Ne è un esempio lampante l’Australia, che lo scorso anno ha approvato una legge che vieta ai minori di 16 anni di utilizzare i social network (non è ancora in vigore).

Lo stesso vale anche per il Regno Unito, con l’autorità di regolamentazione Ofcom che spinge per implementare sistemi di verifica dell’età su tutti i siti con materiale sensibile ed esplicito al loro interno.

Se quanto deciso da Discord dovesse portare ai risultati sperati in tempi brevi, non è da escludere che anche altri social network e piattaforme online decidano di perseguire la stessa strategia nel giro di pochi mesi. Interessando – tra gli altri – anche il pubblico italiano.

Argomenti

Iscriviti a Money.it