Prezzi più alti per le calzature e l’abbigliamento sportivo di uno dei brand più famosi al mondo: ecco perché sta per aumentare il listino di molti articoli di un noto marchio.
Complice l’incertezza economica e commerciale globale, un famoso brand sportivo è pronto ad aumentare i prezzi di vendita dei suoi prodotti: si tratta di Nike, marca diffusa in tutto il mondo e scelta da milioni di clienti anche famosi.
Il marchio modificherà al rialzo i prezzi di alcune scarpe da ginnastica e di capi di abbigliamento a partire dal 1° giugno, poche settimane dopo che la rivale Adidas ha avvertito che avrebbe dovuto aumentare il costo dei prodotti a causa dei dazi statunitensi.
Secondo quanto appreso dalla BBC, la decisione di Nike è stata dettata da una serie di fattori interni ed esterni e il colosso dell’abbigliamento sportivo ha affermato di aver effettuato dei “regolari aumenti dei prezzi”.
Sebbene non abbia indicato esplicitamente i dazi statunitensi come motivo della scelta, gli indizi portano a questa conclusione: quasi tutti i prodotti Nike sono realizzati in Asia, una regione presa di mira da Donald Trump. Gli Stati Uniti hanno sospeso fino a luglio l’imposizione di tariffe doganali cosiddette “reciproche”, ma resta in vigore un’imposta base del 10% nei confronti di una lunga lista di Paesi.
Da sottolineare, inoltre, che le merci provenienti da Vietnam, Indonesia, Thailandia e Cina, nazioni che producono scarpe per le aziende statunitensi, saranno soggette ad alcune delle tasse di importazione più elevate degli Stati Uniti, che vanno dal 32% al 54%. Come spiegato da tutti gli economisti, la conseguenza più logica di questa situazione è l’aumento del prezzo pagato dal cliente: quanto costeranno - di più - gli articoli Nike?
Nike aumenta i prezzi di questi articoli: quanto costeranno di più?
I prezzi dell’abbigliamento e delle attrezzature Nike per adulti aumenteranno tra i 2 e i 10 dollari, secondo le indiscrezioni raccolte da fonti vicine all’azienda da parte di media internazionali.
Le calzature con un prezzo compreso tra 100 e 150 dollari vedranno un rincaro di 5 dollari, mentre le sneaker con un prezzo superiore a 150 dollari avranno un costo maggiorato di 10 dollari.
Gli aumenti di prezzo entreranno in vigore il 1° giugno, ma potrebbero essere visibili sugli scaffali già questa settimana, secondo la fonte riportata da Cnbc. I rincari riguardano gran parte dell’assortimento Nike, anche se alcuni prodotti rimarranno allo stesso prezzo.
I prezzi dei prodotti per bambini non aumenteranno, né quelli degli articoli sotto i 100 dollari. L’azienda è infatti consapevole delle difficoltà finanziarie che le famiglie stanno affrontando e non vuole destabilizzare soprattutto gli acquisti dei genitori per i propri figli durante il periodo del ritorno a scuola.
Inoltre, la scarpa Air Force 1 della Nike rimarrà in vendita a 115 dollari. Anche l’abbigliamento e gli accessori del marchio Jordan non subiranno aumenti, ma le sneaker Jordan sì.
Nike ha dichiarato in un comunicato che “valutiamo regolarmente la nostra attività e apportiamo modifiche ai prezzi nell’ambito della nostra pianificazione stagionale”. L’azienda non ha specificato se la decisione fosse correlata ai dazi e se riguardasse sono gli USA.
Perché Nike sta aumentando i prezzi?
Attualmente, Nike produce circa la metà delle sue calzature in Cina e Vietnam, Paesi colpiti da nuove tasse. I prodotti cinesi sono soggetti a una nuova tariffa del 30%, mentre le importazioni dal Vietnam sono attualmente soggette a un dazio del 10%. Trump ha ridotto l’aliquota tariffaria sui prodotti vietnamiti dal 46% per 90 giorni all’inizio di aprile.
Si prevede che i dazi colpiranno il margine di profitto di Nike e che l’effetto potrà essere compensato attraverso aumenti di prezzo, soprattutto perché il colosso delle sneaker sta affrontando una fase di ripresa che sta richiedendo più tempo del previsto. I profitti di Nike erano già sotto pressione prima dell’entrata in vigore dei dazi, con l’azienda ha dovuto ricorrere agli sconti per movimentare i prodotti.
L’azienda ha inoltre affermato che, per la prima volta dal 2019, venderà i suoi prodotti direttamente ad Amazon negli Stati Uniti.
In precedenza Nike aveva pubblicizzato i suoi prodotti sulla piattaforma, ma sei anni fa ha smesso di farlo per concentrarsi sul suo sito web ufficiale e sui negozi fisici
A conferma di come il contesto commerciale impatta sui listini, anche Adidas ha affermato che le tasse imposte da Trump avrebbero portato a un aumento dei prezzi negli Stati Uniti per alcune delle scarpe da ginnastica più popolari, tra cui la Gazelle e la Samba.
Mercoledì, il rivenditore britannico di abbigliamento sportivo JD Sports ha dichiarato che l’aumento dei prezzi nel suo mercato chiave, gli Stati Uniti, a causa dei dazi doganali potrebbe incidere sulla domanda dei clienti.
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