Questi sono i pezzi vintage su cui vale (davvero) la pena investire

Andrea Fabbri

25 Novembre 2025 - 00:23

Il prezzo dell’oro è ai massimi storici e vecchi gioielli o oggetti dimenticati potrebbero farci guadagnare una fortuna. Ecco cosa cercare secondo gli esperti

Questi sono i pezzi vintage su cui vale (davvero) la pena investire

Pochi giorni fa ha fatto scalpore la notizia di un ritrovamento da record: tre fratelli di San Francisco hanno trovato una copia del fumetto numero 1 di Superman mentre svuotavano la soffitta della defunta madre e sono riusciti a rivenderlo a circa 8 milioni di euro.

Un colpo così capita forse una volta nella vita, ma non dobbiamo demordere. I nostri portagioie, i cassetti e i bauli dimenticati nelle soffitte possono nascondere tesori che potrebbero regalarci notevoli soddisfazioni. Le stesse soddisfazioni che potremmo ricavare scandagliando bene i mercatini delle pulci presenti in ogni paesino.

Ma quali sono gli oggetti che in questo momento vanno per la maggiore tra i collezionisti e come riconoscerli? E quali sono i pezzi vintage che potrebbero farci guadagnare delle belle cifre?

Proviamo a capirlo seguendo i consigli di alcuni importanti esperti di aste e valutazioni.

Oro e argento

Tra gli oggetti che non passano mai di moda ci sono i gioielli e le pietre preziose. A maggior ragione in questo periodo storico, in cui il prezzo dell’oro è aumentato di circa il 200% in appena 7 anni e in cui anche l’argento ha visto salire notevolmente le proprie quotazioni.

Riconoscere un oggetto d’oro o d’argento autentico è abbastanza semplice. Per l’oro basta controllare se è presente il marchio 18 carati, noto anche come oro 750. L’argento, invece, è di valore se riporta le sigle 830 o 925. Due numeri che stanno a indicare la percentuale di metallo prezioso presente: l’argento 830 è una lega che ne contiene l’83% e che veniva spesso utilizzata per i vasi e l’argenteria. L’argento 925, invece, è quello usato nella gioielleria.

L’altro indicatore da considerare è la presenza, o meno, della firma del produttore o del gioielliere. Le creazioni degli artisti più famosi hanno un valore collezionistico notevolmente più alto rispetto agli oggetti prodotti in serie.

Anche i gioielli rotti possono farci guadagnare

La buona notizia per i “cercatori di tesori” è che anche un oggetto che sembra vecchio e di poco valore potrebbe rivelarsi una bella fonte di guadagno.

I gioielli e le pietre preziose che rimangono chiuse per molti anni tendono a perdere la lucentezza e polvere, grasso e sporco possono farli sembrare pezzi di poco valore o addirittura bigiotteria.

Anche una collana usurata, un vecchio orecchino sporco o una posta d’argento potrebbero avere ancora un notevole valore metallico. Ecco perché prima di sbarazzarsi di qualcosa dovremmo sempre chiedere una perizia a un esperto di una casa d’aste o di un banco dei pegni.

Di solito è gratuita e potrebbe rivelarsi decisamente preziosa.

Attenzione agli orologi

Negli ultimi anni sono tornati di gran moda anche gli orologi. E non soltanto quelli costellati di pietre preziose o quelli realizzati dai grandi brand.

Tra gli oggetti più ricercati dai collezionisti ci sono quelli rari. Ovvero quelli che, seppur poco preziosi a livello di materiali di realizzazione, sono stati prodotti da marchi poco conosciuti e in pochissimi esemplari.

Un orologio di una marca sconosciuta potrebbe essere venduto a una delle prossime aste a decine di migliaia di euro. Ecco perché è bene evitare di buttarli anche se ci dicono che hanno poco valore al momento.

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