Nel nostro Paese alcuni piatti sono vietati perché potrebbero causare gravissimi danni alla salute. Scopriamo quali sono e cosa si rischia a mangiarli
Mangiare sano significa inserire nella dieta le giuste quantità di frutta e verdura, non esagerare con carne e latticini, bere molta acqua e pochi alcolici. Ma non solo. Significa anche evitare di assaggiare alcuni piatti che potrebbero essere pericolosissimi per la salute.
Piatti così pericolosi da aver spinto le autorità sanitarie a vietarne l’acquisto, il consumo e la produzione su tutto il territorio nazionale. Scopriamo quali sono perché se li mangiamo, oltre a mettere in pericolo il nostro organismo, rischiamo anche multe fino a 50.000 euro.
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Il Casu Marzu ha il Guinness dei Primati come formaggio più pericoloso del mondo
La tradizione italiana in cucina è la più famosa nel mondo. In alcuni casi, però, in senso negativo.
Prendiamo il caso del “casu marzu”, il “formaggio marcio” che viene prodotto con delle larve che rimangono presenti anche al momento della degustazione. Nel 2009 questo prodotto tipico della Sardegna è entrato nel Guinness dei Primati con un riconoscimento poco lusinghiero: quello di formaggio più pericoloso del mondo.
Il sanguinaccio napoletano
Se si parla di cucine regionali, quella campana è sicuramente una delle più apprezzate e sfiziose di tutta Italia. Ma anche qui c’è un piccolo lato oscuro e si chiama sanguinaccio.
Il sanguinaccio era un dolce dal gusto unico in cui veniva inserita una buona quantità di sangue di maiale. Per capire quanto fosse pericolosa questa miscela (il sangue può essere veicolo di malattie), basti pensare che nel 1992 ha costretto le autorità a vietare la commercializzazione di sangue di maiale su tutto il territorio italiano.
La leggenda del pesce palla
Il pesce palla è un alimento che ha creato intorno a sé una specie di leggenda. Molti, soprattutto in Estremo Oriente, lo ritengono una prelibatezza assoluta. Altri Paesi, come l’Italia, ad esempio, l’hanno vietato addirittura dagli anni ‘90.
Il motivo è l’alta concentrazione di tetradotossina, una neurotossina capace di paralizzare o addirittura uccidere una persona adulta in pochi minuti.
I pochi nel mondo che possono cucinarlo hanno una licenza ufficiale ottenuta dopo prove rigidissime. Ma dal momento che è difficile trovare uno chef accreditato, meglio evitare ogni rischio.
Il latte crudo e i formaggi
Pochi lo sanno ma dal 2008 in Italia è vietato commercializzare e utilizzare il latte crudo non pastorizzato. Il divieto è dovuto al rischio di contrarre malattie pericolose come brucellosi, tubercolosi e salmonellosi.
Lo stesso divieto è esteso a moltissimi formaggi a base di latte crudo, ad eccezione di specialità nazionali come il Parmigiano Reggiano e il Gorgonzola che, è importante precisare, devono rispettare rigidissimi controlli sanitari prima di arrivare nei negozi.
Bevande alcoliche con troppo metanolo
I vini italiani sono un’eccellenza apprezzata in tutto il mondo. Ma anch’essi devono sottostare a rigide norme sanitarie per essere regolarmente distribuiti.
Ad esempio non devono contenere dosi troppo elevata di metanolo, sostanza tossica che in passato veniva usata per aumentare la gradazione alcolica.
Una sostanza che, negli anni ‘80, fu la responsabile di più di 20 decessi e di molte intossicazioni. Per questo motivo, a partire dal 2008 sono state fissate delle soglie precise e le bevande con troppo metanolo sono vietate.
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