Questa società ha fatturato €3 milioni in un anno vendendo gelato

Giorgia Paccione

19 Maggio 2025 - 14:50

La nuova avventura imprenditoriale di Federico Grom e Charles Leclerc conquista la grande distribuzione con un gelato a ridotto contenuto calorico che punta all’espansione internazionale.

Questa società ha fatturato €3 milioni in un anno vendendo gelato

Il nuovo marchio di gelato nato dall’incontro tra Federico Grom, già fondatore della celebre catena di gelaterie Grom, e Charles Leclerc, pilota Ferrari, ha chiuso il suo primo anno di attività con un fatturato di 3 milioni di euro. Il progetto, partito nell’aprile 2024, ha visto la vendita di oltre un milione di barattoli, distribuiti principalmente nella GDO italiana e francese e punta ora all’espansione internazionale.

Si chiama Lec e nasce da una riflessione condivisa: come conciliare il piacere del gelato con le esigenze di chi, per motivi di salute o sport, cerca prodotti più leggeri? Da qui l’idea di un prodotto a ridotto contenuto calorico, con un massimo di 150 kcal per 100 grammi, almeno il 30% in meno rispetto alla media della categoria. Il risultato si ottiene riducendo grassi e zuccheri, sostituiti in parte da dolcificanti naturali come stevia ed eritritolo, e arricchendo la ricetta con fibre vegetali.

Il prodotto, pensato per chi vuole concedersi un piacere “senza sensi di colpa”, si rivolge quindi a un pubblico sempre più attento al benessere alimentare, intercettando una tendenza in forte crescita.

Un debutto “da Formula 1”: i segreti dietro al successo di Lec

Il modello di business di Lec si differenzia dalla precedente esperienza di Grom. Niente negozi fisici, ma solo vendita tramite catene della grande distribuzione. Il brand è già presente sugli scaffali di Esselunga, Bennet e Iper La grande I, a cui si aggiunge Conad per il Nord Ovest e Arena per la Sicilia, oltre che in Francia (Carrefour e Leclerc), Svizzera e 14 città del Regno Unito.

La forza di Lec sta anche nella squadra: oltre a Grom e Leclerc, sono soci Guido Martinetti (storico partner di Grom) e Nicolas Todt, manager e imprenditore nel mondo dello sport e dell’automotive. Tutti hanno investito capitali propri e detengono quote paritetiche, convinti nel voler fare di Lec un marchio internazionale.

La produzione è affidata a terzisti specializzati, mentre la ricetta, il brand e il know-how restano nelle mani della società. “Oggi può essere prodotto in Italia, domani negli Usa o in altri Paesi. Noi teniamo la ricetta, il brand e il know how, mentre la produzione e la spedizione la affidiamo ad altri”, spiega Grom.

Dall’Italia agli USA: il progetto di espansione di Lec

Lec non si definisce una startup, ma una realtà già conosciuta che deve vincere la sfida della distribuzione e della competizione sugli scaffali italiani ed esteri. Nonostante il bilancio non ancora in pareggio, il brand dimostra già il potenziale per una crescita rapidissima e lo sviluppo internazionale.

Il prossimo obiettivo dichiarato è infatti l’ingresso negli Stati Uniti, mercato complesso ma ricco di opportunità, dove Grom ha già esperienza diretta.

Le difficoltà per i dazi non spaventano: “Se il prodotto funziona, una soglia del 10% di tariffe non ci ferma”, ha affermato Grom.

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