Alpine di Renault rinvia il debutto negli Stati Uniti a causa dei nuovi dazi e dell’incertezza sul mercato elettrico: ecco cosa sta succedendo.
Il settore automotive europeo è sotto pressione come mai prima d’ora: la guerra dei dazi tra Stati Uniti ed Europa, inasprita dalle recenti politiche protezionistiche di Washington, sta mettendo a dura prova la competitività delle case automobilistiche del Vecchio Continente e non sorprende che alcune di queste stiano pensando di voltare le spalle al mercato USA.
Ne è un esempio Alpine, il marchio sportivo di Renault, che ha ufficialmente sospeso il suo debutto negli Stati Uniti, inizialmente previsto per il 2027.
La decisione è stata confermata da Duncan Minto, direttore finanziario del gruppo, durante una recente call con gli analisti nella quale ha dichiarato che il piano di lancio è stato messo in pausa a causa dell’incertezza legata ai nuovi dazi doganali e alle difficoltà del mercato statunitense.
Alpine: lo stop di Renault al debutto americano
La scelta di Alpine non nasce dal nulla, ma si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Stati Uniti ed Europa, specie dopo l’annuncio dell’amministrazione Trump sui dazi al 25% che colpiscono le auto non prodotte negli USA e la risposta di Bruxelles sulle misure di ritorsione che rischiano di alimentare la guerra commerciale, i cui effetti si stanno già facendo sentire sui costi operativi e sulla competitività delle aziende europee.
Tra le conseguenze indesiderate, il mercato statunitense, che rappresenta una fetta importante delle esportazioni europee, è diventato improvvisamente meno accessibile per i nuovi player come Alpine, che puntavano proprio sugli USA per espandere la propria presenza internazionale.
Duncan Minto ha spiegato che “considerando cosa sta succedendo negli USA, non è il momento giusto per spendere in questi studi” e che la decisione di mettere in pausa il lancio Alpine è “perfettamente normale” nell’ottica di una strategia di contenimento dei costi.
Investimenti in pausa e ricadute sul settore automotive
I prezzi delle auto in Europa sono in costante crescita (basti pensare che tra il 2013 e il 2023 il prezzo medio di un’auto nuova è passato da 18.000 a 26.000 euro, con un incremento del 44,4%) e la mossa di Alpine potrebbe rappresentare solo la prima di tante: l’aumento dei dazi e la crescente incertezza internazionale stanno infatti spingendo diversi produttori a rivedere le proprie strategie di espansione e a rimandare investimenti significativi sui mercati esteri.
Renault, che aveva già avviato contatti con potenziali partner commerciali oltreoceano, non ha escluso la possibilità di riprendere il progetto in futuro, ma ha deciso di congelare ogni investimento legato al debutto americano di Alpine, in attesa che lo scenario regolatorio e commerciale si chiarisca.
Se la situazione non dovesse sbloccarsi nei prossimi mesi, non è escluso che anche altri marchi possano decidere di “voltare le spalle” all’America almeno fino a quando lo scenario internazionale non offrirà maggiori garanzie.
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