Questa casa auto ha appena brevettato un motore a 6 tempi che produce idrogeno dalla benzina

Andrea Fabbri

2 Settembre 2025 - 07:09

Novità importanti per il mercato dell’auto. Una casa giapponese ha brevettato un rivoluzionario motore che produce idrogeno utilizzando la benzina

Questa casa auto ha appena brevettato un motore a 6 tempi che produce idrogeno dalla benzina

La riduzione delle emissioni di CO2 e lo sviluppo di una mobilità veramente sostenibile sono le grandi sfide che attendono le case automobilistiche nei prossimi mesi. La maggior parte dei marchi è infatti al lavoro sull’elettrico e sulla creazione di batterie sempre più efficienti e performanti.

Ma c’è anche chi ha deciso di seguire una strada diversa. È questo il caso di Mazda che ha appena presentato una soluzione alternativa estremamente affascinante: un motore a 6 tempi basato su un sistema di “reforming” capace di tramutare la benzina consumata in idrogeno pulito. Ma proviamo a capire meglio come funziona l’innovativo propulsore.

Come funzione il nuovo motore Mazda

Il nuovo motore creato da Mazda è “spiegato” nel brevetto dal nome “fuel reforming system for vehicle”. La novità più grande è l’introduzione di due nuovi “tempi” al funzionamento di un classico motore a benzina.

In queste due fasi dei catalizzatori interni e il calore permettono di dividere l’idrogeno e il carbonio presenti nella benzina. Il primo andrà ad alimentare l’auto. Il secondo verrà raccolto in un serbatoio delicato e successivamente smaltito o riciclato per altre attività industriali.

La soluzione proposta da Mazda presenta notevoli punti di forza. La sua entrata in gioco, ad esempio, permetterebbe di ridurre le emissioni senza stravolgere la rete di distribuzione attuale dei carburanti. Un notevole vantaggio, se pensiamo alle problematiche infrastrutturali che stanno frenando la diffusione delle auto elettriche.

Il secondo punto di forza è l’estrema flessibilità. Il propulsore brevettato da Mazda, oltre a rappresentare concettualmente un ibrido tra elettrico e motori tradizionali, può funzionare sia a idrogeno che con la benzina “tradizionale” in caso di emergenza o necessità.

Le possibili incognite

Prima di introdurre in pianta stabile i nuovi motori, Mazda dovrà risolvere alcune questioni di carattere tecnico e pratico. I due nuove cicli rendono il motore più complesso da realizzare, e, di conseguenza, più costoso a livello di manutenzione.

La vera sfida, però, è la gestione del carbonio che viene raccolto. Per ogni litro di benzina, il propulsore produce all’incirca 5,5 kg di carbonio a cui va trovata una collocazione.

Difficile anche capire se il motore Mazda sia realmente efficiente. Mancano ancora i dati sul campo per stabilire se il 6 tempi abbia prestazioni simili a quelli dei propulsori termici o elettrici. Sia a livello di consumi che di costi per gli utenti.

La maggiore complessità tecnica rischia di rendere più costosa la manutenzione, la difficoltà a smaltire il carbonio è un problema da risolvere, e i consumi sono attualmente difficili da stimare. 3 incognite che rischiano di pesare notevolmente sulla decisione dei potenziali acquirenti.

Se Mazda riuscirà a risolvere questa problematiche potrebbe riuscire a fare un passo decisivo verso la mobilità sostenibile. Usare il processo di reforming per produrre idrogeno dalla benzina, riducendo le emissioni e conservando allo stesso tempo la rete distributiva del carburante attuale, potrebbe rivelarsi la strada ideale per coniugare sostenibilità e praticità.

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