Quest’uomo ha donato €350.000 ai poveri, la ragione ti sorprenderà

Alessandro Nuzzo

2 Agosto 2025 - 11:22

Si tratta di un agricoltore che dopo aver venduto la sua fattoria per 600.000 euro, sta donando tutti i suoi risparmi ai poveri per un motivo preciso.

Quest’uomo ha donato €350.000 ai poveri, la ragione ti sorprenderà

L’Alta Corte del Tribunale sta intervenendo per tutelare gli interessi di un agricoltore che avrebbe già donato 350.000 euro in contanti a poveri e senzatetto per un motivo sorprendente. I giudici vogliono verificare se l’uomo, di circa 40 anni, sia capace di intendere e di volere. Per questo motivo è stato nominato un tutore che rappresenti al meglio i suoi interessi.

Da qualche tempo, l’agricoltore ha iniziato a devolvere sistematicamente tutti i suoi risparmi a persone in difficoltà. Secondo le sue dichiarazioni, lo farebbe perché Dio gli avrebbe fatto una promessa: se avesse donato tutto ciò che possedeva ai bisognosi, avrebbe meritato il paradiso.

Solo la scorsa settimana ha regalato 1.000 euro in contanti a una donna senzatetto incontrata per strada. In precedenza aveva venduto la sua fattoria per 600.000 euro e, lo scorso maggio, il saldo dei suoi risparmi ammontava ancora a 288.000 euro. A oggi, circa 312.000 euro risultano già elargiti a sconosciuti in stato di necessità.

I suoi risparmi continuano a scendere sempre di più

Il suo avvocato ha riferito che, a partire dal 6 maggio, il saldo bancario dell’uomo si è ridotto da 288.000 a 250.000 euro. In poche settimane, dunque, avrebbe donato altri 38.000 euro. «I suoi conti stanno letteralmente prosciugandosi. Ho ricevuto stamattina una telefonata che mi ha informato dell’esistenza di uno scoperto di 65.000 euro su uno dei conti», ha dichiarato il legale. Una perizia medica è stata già depositata al Tribunale per valutare lo stato mentale dell’uomo.

L’avvocato ha quindi presentato richiesta formale per la nomina di un tutore legale che possa gestire il patrimonio dell’agricoltore, evitando che venga completamente dissipato attraverso continue donazioni motivate da una convinzione religiosa forse illusoria. Il giudice ha accolto la richiesta e autorizzato la nomina del tutore.

È stato annunciato inoltre che verrà emessa un’ordinanza rivolta alle due banche coinvolte, affinché collaborino pienamente permettendo tutte le indagini sui conti correnti dell’uomo e mettendo il tutore nelle condizioni di agire con efficacia. Il procedimento è stato rinviato ai primi di settembre, quando il Tribunale tornerà a riunirsi per valutare i risultati delle verifiche.

Le indagini dovranno accertare se l’uomo abbia agito sempre di sua spontanea volontà e in piena lucidità, oppure se qualcuno, approfittando della sua visione spirituale e della sua fragilità psicologica, possa averlo manipolato per farsi consegnare somme ingenti.

Questo caso, che arriva dall’Irlanda, è tanto insolito quanto delicato. Donare ai bisognosi è un gesto nobile, soprattutto per chi ha una profonda fede religiosa, ma deve avvenire entro i limiti delle proprie possibilità. Qui ci troviamo invece di fronte a un caso estremo: un uomo deciso a cedere tutto il proprio patrimonio ancora in vita, nella speranza di conquistarsi il paradiso attraverso la carità. Un gesto che, se dettato da fede genuina, colpisce per la sua radicalità, ma che solleva anche interrogativi importanti su equilibrio mentale e tutela patrimoniale.

Argomenti

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO