Quanto si risparmia con il bonus prima casa under 36?

Patrizia Del Pidio

22 Novembre 2023 - 16:15

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Con il bonus prima casa under 36 si è esenti dal pagamento di alcune imposte all’acquisto della prima abitazione, ma quanto si risparmia oggettivamente?

Quanto si risparmia con il bonus prima casa under 36?

Quanto si risparmia con il bonus prima casa riservato agli under 36 anni? Comprare casa è, quasi sempre, un passo importante e abbastanza costoso. Non si tratta di considerare solo il costo dell’abitazione che si intende acquistare, ma vanno aggiunte delle spese che non sempre si valutano come, ad esempio, le imposte ipotecarie e quelle catastali.

Se comprare casa è una scelta da ponderare bene per chiunque, sicuramente deve essere soppesata ancora meglio da chi è giovane e si trova in una situazione economica non propriamente stabile. Proprio per favorire l’acquisto della prima casa da parte dei giovani che non hanno compiuto ancora i 36 anni, è stato pensato il bonus prima casa under 36. Si tratta di una agevolazione rivolta a chi ha fino a 35 anni compiuti e ha un Isee che non supera i 40.000 euro.

Bonus prima casa under 36 in scadenza

Ilbonus under 36 per l’acquisto della prima casa è una agevolazione entrata in vigore nel maggio del 2021 con durata, grazie alla proroga prevista dalla Legge di Bilancio 2022, fino al 31 dicembre 2023. Si tratta di una misura che, al momento (fino alla sua pubblicazione tutto può cambiare, anche se sembra assai improbabile) la Legge di Bilancio 2024 non ha previsto di prorogare.

Per chi, quindi, volesse approfittare del bonus in questione c’è tempo fino alla fine dell’anno per avere i benefici fiscali sulla tassazione applicata all’acquisto di un immobile non di lusso (categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7, A/11).

Bonus prima casa under 36, quali sconti?

Per favorire l’autonomia dei giovani con età fino a 35 anni compiuto, il bonus prima casa under 36 prevede agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima abitazione ancora più convenienti di quelle previste per l’acquisto della prima casa per la generalità degli acquirenti.

Queste agevolazioni prevedono per la compravendita di immobili non soggetti a Iva:

  • esenzione dal pagamento dell’imposta di registro;
  • esenzione dal pagamento dell’imposta catastale;
  • esenzione dal pagamento dell’imposta ipotecaria.

Per gli acquisti di immobili soggetti a Iva, invece, si aggiunge alle esenzioni delle imposte già menzionate anche il riconoscimento di un credito di imposta pari all’ammontare dell’Iva pagata al venditore.

Quanto si risparmia con il bonus prima casa under 36?

Da considerare, quando si acquista un immobile come prima casa, che sono previste già delle agevolazioni sulle imposte.

Se si acquista una prima casa da un privato o da un’azienda che cede in esenzione Iva, solitamente si deve versare un’imposta di registro pari al 2% del valore catastale dell’immobile (che sale al 9% per gli immobili non considerati prima casa). L’imposta di registro proporzionale, da considerare, non può mai avere un importo inferiore ai 1.000 euro (ma potrebbe risultare più bassa se si scomputa l’importa proporzionale versata al contratto preliminare). Per quanto riguarda, invece, l’imposta ipotecaria e quella catastale hanno un importo fisso pari, ognuna, a 50 euro.

Supponiamo, quindi, di acquistare un immobile da adibire a prima casa dal valore catastale di 60.000 euro (il costo effettivo di acquisto non è rilevante ai fini delle imposte), si dovrebbero versare le seguenti imposte:

  • 50 euro per l’imposta ipotecaria;
  • 50 euro per l’imposta catastale;
  • 1.200 euro di imposta di registro (il 2% di 60.000 euro).

Il risparmio per chi utilizza il bonus prima casa under 36, in questo caso, è pari a 1.300 euro.

Se si acquista, invece, una casa a 250.000 euro (Iva esclusa) da un’impresa che applica l’Iva, le imposte da versare sono pari a:

  • 200 euro l’imposta di registro;
  • 200 euro l’imposta catastale;
  • 200 euro l’imposta ipotecaria;
  • 4% Iva pari a 10.000 euro.

Con il bonus prima casa under 36 si risparmierebbero 600 euro sulle imposte e si avrebbe poi diritto al credito di imposta per l’Iva pagata al venditore (pari al 4% del prezzo di vendita), di 10.000 euro.

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