Un grande talento del cinema italiano, amato dal pubblico e dalla critica: ecco carriera e guadagni del poliedrico Pierfrancesco Favino
Pierfrancesco Favino è senza dubbio uno degli interpreti più magnetici e versatili del panorama cinematografico italiano, con una carriera trentennale che non vede passi indietro. Proprio quest’anno è il protagonista de Il maestro, un film diretto da Andrea Di Stefano in cui interpreta un ex campione di tennis che ripensa la propria vita come allenatore. Non a caso, per lanciare la pellicola lo troviamo un po’ ovunque tra TV, interviste e podcast.
Favino è un attore con la A maiuscola, che ha appeal e che sa destreggiarsi tra cinema d’autore, produzioni internazionali e collaborazioni di un certo calibro. Ma, al di là dei riflettori, il pubblico lo acclama e lo apprezza anche per quel suo saper fare “mille mestieri”, non solo al cinema - per mantenersi agli inizi di carriera ha davvero lavorato ovunque. Ed è proprio questo mix di talento, sacrificio ma anche delicatezza che rende affascinante la sua parabola: ma cosa c’è dietro le quinte dell’attore? Cosa sappiamo sui suoi guadagni e sul patrimonio accumulato in tanti anni di successi?
La carriera di Pierfrancesco Favino: ecco perché si dice che sa fare tutto
La carriera di Pierfrancesco Favino è un viaggio lungo, intenso e sorprendentemente ricco di svolte. Nato a Roma nel 1969, si è formato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e ha iniziato a lavorare sul palco teatrale prima di approdare al cinema. Nel corso degli anni Novanta ha visto i suoi primi ruoli cinematografici, ma è stato nel nuovo millennio che la sua carriera ha preso il volo. Ha interpretato figure complesse e a tutto tondo: il carismatico “Libanese” in Romanzo Criminale di Michele Placido, così come ruoli più intimisti e riflessivi nei film drammatici, dimostrando da subito di non temere la profondità emotiva.
Favino non si è mai limitato a un solo genere, come magari è capitato a qualche suo collega, rimanendo sempre in un modo o nell’altro sulla cresta dell’onda. È apparso in blockbuster internazionali di grande richiamo – da World War Z ad Angeli e Demoni – ma anche in produzioni italiane più underground ma di forte spessore. Una versatilità che lo rende un attore molto richiesto sia per la sua credibilità drammatica e sia per la sua capacità di essere “attrattivo” a livello commerciale.
Ma forse non tutti sanno che Favino possiede anche un lato comico, con una sorprendente dote di imitazione che quasi mai esce nei suoi profili sul grande schermo. E nemmeno al teatro, un ambiente che l’attore continua ad amare e a frequentare a fasi alterne.
Insomma, è questa abilità di rinnovarsi costantemente, di muoversi tra registri diversi e di mettere al servizio di ogni produzione la sua esperienza che ha consolidato la fama di Favino come “attore totale”.
Pierfrancesco Favino, amato da pubblico e critica: tutti i premi vinti in carriera
Il talento di Favino non è solo riconosciuto dal pubblico, ma anche dall’industria cinematografica: negli anni ha accumulato premi importanti, che testimoniano ufficialmente ciò che nell’ambiente e nella critica si sostiente. Tra i riconoscimenti più prestigiosi, spiccano i 3 David di Donatello, 2 come miglior attore non protagonista (Romanzo di una strage e Romanzo Criminale) e uno come attore protagonista (Il Traditore).
A questi si aggiungono 5 Nastri d’Argento. Uno di questi l’ha ricevuto sempre per Il Traditore, in cui interpreta Tommaso Buscetta con intensità e umanità; un altro, invece, per il film Hammamet, dove dà corpo e anima a Bettino Craxi.
Uno dei momenti più alti dal punto di vista internazionale, però, è arrivato con la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia: Favino l’ha vinta per la sua interpretazione in Padrenostro, un ruolo che lo ha consacrato anche all’estero come artista di primo piano.
Quanto guadagna Pierfrancesco Favino?
Arriviamo al punto. Quando si tratta di stimare quanto guadagni Pierfrancesco Favino, entriamo in un terreno fatto di indiscrezioni, analisi di mercato e pochissime dichiarazioni pubbliche: non esistono dati ufficiali trasparenti su ogni aspetto del suo patrimonio, ma più che altro stime di cachet e compensi.
Secondo la testata Proiezioni di Borsa, il cachet di Favino al cinema si aggira intorno ai 300.000 euro a produzione. Una cifra che, nonostante la conclamata crisi del grande schermo in Italia, è coerente con il suo status di attore di primissimo piano, richiesto sia in produzioni nazionali che internazionali.
Sul versante del patrimonio complessivo, le cifre presenti online sono davvero tantissime. Possiamo dire che le più accreditate sommerebbero in qualche modo i vari ruoli ricoperti in carriera, arrivando a un totale tra i 10 e i 15 milioni di euro (forse anche di più) nel 2025. Va detto che, comunque, si parla di stime “non confermate ufficialmente”, perché Favino ovviamente non rende pubblici bilanci completi né dichiarazioni dettagliate.
Tra i suoi guadagni va considerato anche il rendimento legato alla sua influenza nel mondo dello spettacolo: oltre ai compensi per i film, Favino ha partecipato a eventi di brand (è ambassador, per esempio, di Pineider), attività che sicuramente contribuiscono al suo reddito complessivo.
Favino ha dichiarato più volte nelle sue interviste di non sentirsi “realizzato” attraverso il lusso sfrenato: non vive in ville sfarzose o con personale al seguito e il suo stile di vita rimane sobrio considerando il successo. Un po’ come la sua personalità umile tanto apprezzata dal grande pubblico.
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