Il patrimonio di Nicolas Sarkozy, l’ex presidente francese uscito dal carcere

Emanuele Di Baldo

11 Novembre 2025 - 16:45

Sarkozy torna a casa: l’ex presidente della repubblica francese è uscito dal carcere. Ma quanto guadagna oggi? Qual è il suo patrimonio?

Il patrimonio di Nicolas Sarkozy, l’ex presidente francese uscito dal carcere

È tornato a casa. Dopo venti giorni dietro le sbarre, Nicolas Sarkozy ha lasciato la prigione de La Santé per rientrare nella sua residenza parigina, accanto a Carla Bruni e alla figlia Giulia. Non è una libertà piena: è libertà vigilata, ma dopo giorni di isolamento, è comunque una boccata d’aria. L’11 novembre 2025 l’ex presidente francese ha varcato di nuovo la soglia del mondo esterno: la decisione della corte d’appello è arrivata a sorpresa, ribaltando parzialmente l’ordine di detenzione esecutiva emesso poche settimane prima.

Per la Francia, vedere un ex capo di Stato moderno dietro le sbarre è un fatto senza precedenti, una ferita simbolica. Per Sarkozy, invece, si tratta dell’ennesimo capitolo di una battaglia giudiziaria che dura da oltre dieci anni. Ma tra accuse, condanne e ricorsi, una domanda rimane sospesa: quanto vale oggi Nicolas Sarkozy? Dopo la presidenza, dopo la politica, dopo la prigione, quanto è rimasto dell’impero finanziario costruito negli anni del potere? La risposta è sorprendente: l’ex presidente ha ancora un patrimonio milionario, solide rendite e investimenti che lo tengono ben lontano da qualunque idea di crisi.

Sarkozy in libertà vigilata: ecco perché è uscito dal carcere

La libertà di Sarkozy non è un colpo di scena da film, ma il risultato di un intricato percorso giudiziario. Il 25 settembre 2025, il tribunale di Parigi lo ha condannato a cinque anni di reclusione, di cui tre effettivi, per “associazione di malfattori” nell’ambito dell’inchiesta sui presunti fondi libici usati per finanziare la sua campagna del 2007. Secondo i giudici, l’ex presidente avrebbe lasciato che i suoi collaboratori si muovessero per cercare fondi dal regime di Muammar Gheddafi, anche se non è stato ritenuto colpevole di corruzione diretta o finanziamento illecito.

La condanna è stata un colpo durissimo. Sarkozy è entrato nel carcere parigino de La Santé a metà ottobre, per quella che molti commentatori hanno definito una “detenzione simbolica ma reale”: pochi metri quadrati, nessun privilegio speciale, solo la discreta protezione dovuta a un ex capo di Stato. Un ex capo di stato che ha vissuto per tre settimane con il terrore di essere avvelenato, nutrendosi principalmente di yogurt (come riportano diverse fonti francesi).

Eppure, dopo venti giorni, qualcosa è cambiato. L’11 novembre, la corte d’appello ha stabilito che l’esecuzione della pena poteva essere sospesa: Sarkozy è libero ma sotto sorveglianza, con il divieto di contatto con alcuni testimoni e il divieto di lasciare la Francia.

Oggi, dunque, il suo quotidiano torna a dividersi tra la vita privata e la difesa legale. Passa il tempo tra i suoi avvocati, la famiglia e pochi amici fidati. La politica è un capitolo chiuso, ma la sua ombra resta lunga. Ogni sua mossa viene osservata, ogni parola pesata. L’ex presidente cammina sul filo: libero sì, ma con l’obbligo di restare a disposizione della giustizia. E mentre il suo destino giudiziario è ancora sospeso, il suo patrimonio rimane «silenziosamente» consistente, anche lontano dai riflettori.

Il patrimonio di Nicolas Sarkozy oggi

Nonostante la prigione e le condanne, Nicolas Sarkozy non ha perso il suo fiuto per gli affari.

Secondo i dati più recenti, aggiornati tra il 2024 e il 2025, il suo patrimonio immobiliare netto supera i 9,9 milioni di euro. Un numero che fa impressione se confrontato con i 2,7 milioni dichiarati nel 2012, quando lasciò l’Eliseo.

Nel 2023, le sue entrate complessive hanno superato i 4,5 milioni di euro: oltre 630.000 euro da salari, 150.000 di pensione, 1,3 milioni da redditi mobiliari e più di 2,3 milioni da attività non commerciali. Un profilo finanziario solido, degno di un uomo che ha saputo reinventarsi tra politica, diritto e business. Sarkozy vive con Carla Bruni in una lussuosa villa parigina, ma possiede anche residenze di pregio in altre zone della Francia, tra cui un castello citato dai media come suo rifugio familiare.

Sul piano professionale, Sarkozy resta partner di uno studio legale di alto profilo, Realyze, di cui possiede circa il 34%. Nel 2024 lo studio ha registrato un fatturato di 6,8 milioni di euro e un utile netto di 183.000 euro. I dividendi che spettano a Sarkozy si aggirano tra 50.000 e 150.000 euro annui. Inoltre, siede nei consigli di amministrazione di Accor S.A. e Lagardère S.A., due colossi francesi che gli garantiscono compensi aggiuntivi a cinque cifre.

Secondo le stime più attendibili, il suo reddito annuale nel 2025 oscilla tra 500.000 e 750.000 euro. (fonte: L’Essentiel de l’Éco)

Anche la libertà vigilata, con tutte le restrizioni del caso, non sembra scalfire la stabilità economica dell’ex presidente. Anzi, la sua capacità di mantenere un equilibrio tra discrezione e business continua a renderlo una figura finanziariamente rilevante, nonostante proprio le ombre giudiziarie. Sarkozy, in fondo, resta ciò che è sempre stato: un uomo che sa cadere in piedi.

Quanto prendeva di stipendio Sarkozy come Presidente della Repubblica francese?

Durante i cinque anni all’Eliseo, Nicolas Sarkozy non si è mai nascosto dietro la retorica dell’austerità. Appena eletto nel 2007, decise di aumentare il proprio stipendio del 140% per equipararlo a quello del Primo Ministro, portandolo a circa 21.000 euro al mese, pari a circa 250.000 euro l’anno. Una scelta che fece scalpore, ma che difese con il suo consueto pragmatismo: “il lavoro deve essere pagato al giusto prezzo”.

A quello stipendio si aggiungevano i benefici in natura: residenza ufficiale, auto di rappresentanza, viaggi di Stato, staff personale e sicurezza a vita. Privilegi che, anche da ex presidente, gli garantiscono ancora oggi una certa agiatezza. Sempre secondo fonti d’oltralpe, i vantaggi per gli ex capi di Stato francesi equivalgono a circa 150.000–200.000 euro l’anno, tra pensione e spese di rappresentanza.

Ma Sarkozy non si è fermato lì. Dopo l’Eliseo, ha guadagnato milioni grazie a conferenze internazionali, diritti d’autore e incarichi aziendali. Oggi, mentre la sua immagine pubblica si divide tra passato politico e presente giudiziario, resta il fatto che Sarkozy è uno degli ex leader più benestanti d’Europa. Dalla politica agli affari, dalle aule di giustizia ai consigli d’amministrazione, ha costruito una fortuna che nessuna condanna sembra in grado di incrinare. L’uomo che voleva cambiare la Francia continua a cambiare egli stesso, ma non muta il suo rapporto con il denaro: saldo, costante, e ancora solidamente milionario.

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