Quanto fattura ICOP, la multinazionale tascabile che sta comprando Palingeo a multipli stracciati

Claudia Cervi

10 Dicembre 2025 - 14:39

ICOP ha triplicato l’utile e vola con un portafoglio ordini da 960 milioni. Ora l’acquisizione Palingeo potrebbe essere la svolta.

Quanto fattura ICOP, la multinazionale tascabile che sta comprando Palingeo a multipli stracciati

A Piazza Affari c’è una società che non compete con i titoli del Ftse Mib ma che sta attirando l’attenzione degli analisti per una mossa destinata a cambiare gli equilibri del settore delle fondazioni speciali. Si tratta di ICOP, una sorta di “multinazionale tascabile” del Nord-Est che negli anni ha costruito tunnel, infrastrutture e opere nel sottosuolo in mezzo mondo.

Mentre i big della finanza macinano miliardi, ICOP (scopri tutti i dati societari di ICOP SpA su Aziende.Money.it) sta portando avanti un’acquisizione che ha sorpreso il mercato: l’OPA su Palingeo, comprata a multipli tra i più bassi del settore, una valutazione definita dagli analisti “stracciata” rispetto ai competitor. Un’operazione che potrebbe far prendere quota a un gruppo ancora poco conosciuto dal grande pubblico ma sempre più osservato dagli investitori.

E qui nasce la domanda: quanto fattura davvero ICOP e perché questa acquisizione potrebbe essere la svolta?

Quanto fattura ICOP? Risultati 2024 da record e numeri che spiegano la sua forza

ICOP non è una big cap, ma i suoi numeri parlano come quelli di un gruppo molto più grande. La società, con radici in Friuli Venezia Giulia e cantieri in mezzo mondo, genera ricavi consolidati nell’ordine delle centinaia di milioni grazie a un mix di attività che spazia dal microtunneling alle fondazioni speciali, fino alle grandi opere infrastrutturali.

Nel 2024 l’utile netto è balzato a 18 milioni di euro, più che triplicato rispetto ai 4,9 milioni del 2023.
Un risultato trainato da una crescita impressionante del business: il valore della produzione è arrivato a 187,2 milioni, segnando un +66,9% su base annua.

La redditività operativa si è impennata: il risultato operativo supera i 27 milioni di euro, contro i soli 3 milioni dell’anno precedente.
La struttura finanziaria è migliorata in maniera radicale: la posizione finanziaria netta passa a 12,2 milioni, ribaltando l’indebitamento di 20,9 milioni registrato nel 2023.

Imponente anche il rafforzamento patrimoniale: in soli dodici mesi il patrimonio netto è raddoppiato, raggiungendo 90,4 milioni di euro.

Il punto di forza di ICOP non è solo il fatturato in sé, ma la qualità dei margini e la capacità di reinvestire gli utili in crescita industriale. Non a caso, gli analisti definiscono il gruppo “solido, patrimonializzato e con basso livello di leva finanziaria”. Un profilo di questo tipo è raro nel settore delle costruzioni, storicamente caratterizzato da ciclicità e forte intensità di capitale.

L’acquisizione di Palingeo, peraltro, arriva in un momento in cui ICOP presenta una struttura di bilancio in grado di assorbire agevolmente sia il prezzo dell’OPA sia gli eventuali costi aggiuntivi legati ai warrant. Le stime di Banca Akros confermano che l’impatto massimo sull’equity complessivo sarebbe nell’ordine dello 0,4%, cioè praticamente trascurabile.

Potenziale di crescita e target price. Perché l’operazione Palingeo può far esplodere il valore di ICOP

Se i numeri attuali raccontano un’azienda stabile e ben gestita, il vero pezzo forte della storia ICOP è il potenziale di crescita. L’OPA su Palingeo è considerata dagli analisti un’operazione “value accretive”, cioè capace di creare valore immediato per gli azionisti.

Alantra evidenzia come Palingeo sia ancora valutata a:

  • EV/EBITDA 2024: 3,6x
  • EV/Ricavi: 0,8x

Valori che non si vedono spesso su Euronext Growth Milan e che rendono l’operazione uno dei deal più convenienti degli ultimi anni nel segmento infrastrutture–ingegneria.

ICOP intende diventare un campione nazionale nel sottosuolo, integrando tecnologie, competenze e personale di Palingeo in un’unica piattaforma industriale. È questa la leva che può cambiare la prospettiva sul titolo.

Gli analisti non hanno ancora pubblicato target price formali post-OPA, ma concordano sul fatto che l’operazione aumenterà il valore intrinseco di ICOP e migliorerà la capacità del gruppo di intercettare maxi-commesse legate a PNRR, infrastrutture ferroviarie, rigenerazione urbana ed energy transition.

ICOP potrebbe dunque diventare uno dei player più rilevanti in Italia nelle opere geotecniche e sotterranee.
Ecco perché diversi broker parlano apertamente di forte upside potenziale sul valore del gruppo.

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