Un gruppo di scienziati ha individuato la soglia di reddito oltre cui lo stress diminuisce e si vive più felici.
Esiste un detto che recita che i soldi non fanno la felicità e questo è, in parte, un luogo comune. Si tratta di un punto di vista soggettivo, nel senso che il denaro è certamente importante nella vita per poter vivere serenamente, ma per alcune persone non rappresenta il segreto della felicità, perché tendono a mettere al primo posto altri aspetti, come ad esempio la salute o l’amore. Un gruppo di ricercatori dell’università di Harvard ha però cercato di fare chiarezza su questa questione, provando a capire qual è la soglia di reddito da superare affinché la vita quotidiana diventi concretamente più felice.
Due ricercatori della Business School dell’università hanno individuato quella che, secondo loro, può essere definita la «zona della felicità». In base allo studio, questa soglia si colloca intorno ai 75.000 dollari all’anno, ovvero poco più di 64.000 euro. Su base mensile, questo reddito equivale a circa 5.300 euro al mese. In pratica, secondo gli scienziati, guadagnando questa cifra si ottiene un reddito in grado di garantire stabilità finanziaria, minore stress e maggiore libertà nelle proprie scelte. Non si tratta, come si può notare, di una ricchezza eccessiva. La logica alla base di questa conclusione è piuttosto semplice: raggiunta una certa soglia, con l’aumentare del reddito lo stress finanziario tende a diminuire. Con uno stipendio mensile di questo livello le persone possono soddisfare i propri bisogni, fare progetti, risparmiare e affrontare eventuali imprevisti senza farsi prendere dal panico. Oltre questa soglia, però, guadagnare di più non incrementa la felicità quotidiana allo stesso ritmo.
Cifra lontana dallo stipendio medio italiano
Insomma, non serve uno stipendio elevatissimo, ma si parla comunque di cifre lontane anni luce dalla media degli stipendi italiani. Secondo le prime proiezioni per il 2025, il reddito medio annuo in Italia si aggira intorno ai 35.000-37.000 euro lordi. Si tratta, di fatto, di circa la metà di quanto, secondo gli studiosi, una persona dovrebbe guadagnare per raggiungere una reale serenità finanziaria. La situazione è ancora più critica nel Sud Italia, dove lo stipendio medio annuo scende addirittura a circa 27.000 euro.
Ma cosa ne pensano i cittadini? Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia, e Matthew Killingsworth hanno intervistato 33.391 persone tra i 18 e i 65 anni, tutte residenti negli Stati Uniti e con un reddito familiare annuo minimo di 10.000 dollari. I risultati della ricerca hanno mostrato che, per il 20% degli intervistati, la felicità cresce fino ai 100.000 dollari l’anno, oltre i quali la curva si appiattisce sensibilmente. Quindi, i soldi possono contribuire alla felicità, ma solo fino a un certo punto: oltre quella soglia aumentano anche le preoccupazioni legate alla gestione di somme elevate. Un’altra parte del campione, invece, ha sostenuto che avere molti soldi non influisce in modo significativo sul benessere personale, mettendo al primo posto la salute psicofisica e sottolineando che delusioni amorose, lutti e depressione non possono essere risolti con il denaro.
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