Quanto deve essere distante e alta la siepe del vicino

Ilena D’Errico

27 Novembre 2025 - 01:59

Sulle siepi non è possibile lasciare tutta la scelta all’estro creativo. La legge prevede altezze e distanze da rispettare per tutelare il vicino di casa, e bisogna conoscerle.

Quanto deve essere distante e alta la siepe del vicino

Le siepi sono molto utili a delimitare il perimetro della proprietà, oltre che gradevoli ed estetiche. Non significa però che i vicini di casa debbano subire ingiustamente la loro presenza sul confine, soprattutto quando comporta dei fastidi o lede dei diritti. In particolare, è importante che le siepi non ostacolino il passaggio dell’aria e della luce sul fondo vicino e in genere che non creino impedimenti o disturbi. La legge prevede in tal proposito l’obbligo di rispettare alcune distanze e altezze, entro le quali il vicino non potrà lamentarsi e chiedere la rimozione o l’abbassamento della siepe.

Vediamo quanto deve essere alta e distante la siepe del vicino.

Altezza massima delle siepi di confine

Probabilmente può stupire visto il numero di contestazioni su questo argomento, ma non esiste un’altezza massima generale da rispettare per le siepi di confine. Esiste piuttosto una distanza da rispettare rispetto alla proprietà del vicino, che dipende dall’altezza della siepe come vedremo nel paragrafo successivo. C’è però una regola sempre valida per i fondi vicini, ossia quella che riguarda il diritto di entrambi i proprietari a godere pienamente della luce, dell’aria aperta, della vista sul panorama e così via.

Una siepe alta a tal punto da impedire al vicino di casa di ricevere luce nel proprio giardino, per esempio, non si può considerare idenea, a prescindere poi dalla distanza in cui viene collocata. Non ci sono peraltro parametri riguardanti le dimensioni, ammesso che la siepe sia curata a sufficienza da non creare al vicino disturbi di qualche genere, per esempio attirando animali e sporcizia per la cattiva manutenzione o comunque compromettendo il decoro e l’immagine.

Distanza delle siepi di confine

L’articolo 892 del Codice civile individua le distanze minime da rispettare rispetto al confine del vicino valide per alberi, piantagioni e siepi. In mancanza di regolamenti comunali e usi locali a cui far riferimento, bisogna quindi attenersi a queste regole per la corretta distanza delle siepi.

I limiti variano a seconda della tipologia di siepe (e quindi della loro altezza), in modo che non creino disturbo al vicino. Le siepi devono essere piantate a una distanza di almeno mezzo metro dal confine se si tratta di:

  • Viti;
  • arbusti;
  • siepi vive;
  • piante da frutto non più alte di 2 metri e mezzo.

La distanza minima è invece di 1 metro e mezzo per le siepi recise periodicamente vicino al ceppo, come ontano e castagno. Per le siepi di robinie (acacia) la distanza minima è elevata a 2 metri.

Non esiste, quindi, un’altezza specifica da rispettare, purché le siepi si trovino alle distanze consentite. Come regola generale, è opportuno ricordare che non si deve limitare il passaggio di aria e luce sul giardino del vicino.

Cosa fare se la siepe del vicino è troppo alta o troppo vicina?

Conoscendo le regole per le siepi è possibile capire quando c’è un’irregolarità, propria da correggere o del vicino contro cui agire. In questi casi, accertandosi per quanto possibile che le regole non siano rispettate, sarebbe comunque bene esortare la risoluzione in modo bonario. Si può anche parlare a voce di persona, fare una telefonata o una lettera se si pensa di essere più incisivi. Se ciò non porta ad alcun risultato, tuttavia, sarà opportuno inviare una diffida formale che dovrà contenere:

  • una sintetica descrizione del fatto;
  • una scadenza massima entro cui adempiere;
  • l’avviso che saranno intraprese azioni legali contro l’inadempimento;
  • l’adempimento richiesto (potatura della siepe, risarcimento e così via).

Farsi assistere da un avvocato in questa fase non è obbligatorio, ma potrebbe essere utile. In ogni caso, è bene sapere che la diffida è efficace se notificata con raccomandata a/r (o pec se entrambi hanno un indirizzo personale). Se nemmeno così ci sarà una risoluzione di norma si procede con una causa civile, che potrebbe eventualmente svolgersi presso il Giudice di pace (anche senza avvocato entro certi margini).

Se le prescrizioni riguardanti le siepi derivano dal regolamento comunale, tuttavia, potrebbe essere utile anche inviare un reclamo scritto all’ufficio del Comune di competenza o chiedere l’intervento della Polizia locale. Dall’altra prospettiva, inoltre, chi ha delle siepi troppo grandi o troppo vicine rischia di dover pagare una sanzione amministrativa al Comune, una penale se non rispetta l’ordine del tribunale, un risarcimento dei danni procurati (oltre alle spese di rimozione o potatura). Sull’importanza delle regole locali, si approfondisce nel paragrafo dedicato.

Cosa cambia se c’è un muro di confine

Le regole citate non si applicano quando è presente un muro di confine (comune o meno), che permette di piantare le siepi senza necessità di applicare distanze minime. In questo caso, l’altezza massima della siepe è rappresentata dall’altezza stessa del muro divisorio. Per siepi di altezza superiore, invece, bisogna tener conto delle distanze come se il muro fosse assente.

Come misurare le distanze

Per misurare le distanze dalle siepi dal vicino bisogna seguire la procedura individuata dal Codice civile, che è comunque molto intuitiva. Basta, infatti, misurare la distanza tra la linea di confine e la base esterna della piantagione (o al luogo di semina).

Le siepi in comune

In assenza di confini, divisori o prove contrarie di alcun genere, le siepi presenti tra due fondi (che occupano quindi entrambi i lati di confine) si presumono in comune tra i vicini e pertanto tutto ciò che ne concerne la cura spetta ad entrambi. Non si ha quindi una regolamentazione sulle distanze (per ovvie ragioni), mentre sull’altezza si rimanda all’accordo dei proprietari, che in ogni caso sono entrambi tenuti alla manutenzione.

Le regole locali

La prima fonte normativa a cui guardare per scoprire le distanze e i limiti di altezza delle siepi rispetto al terreno del vicino sono i regolamenti comunali. Questi ultimi, infatti, possono prevedere criteri molto specifici che prevalgono sulla normativa generale.

Di norma, i regolamenti sono disponibili sul sito web ufficiale del Comune di riferimento, altrimenti sarà necessaria una ricerca sull’albo pretorio (telematica o in ufficio, secondo le modalità prescritte dall’Ente).

Non è però detto che il Comune su cui si trovano i terreni abbia previsto delle specifiche disposizioni riguardo alle siepi, magari perché rimanda alla regola generale individuata dal Codice civile. Anche in assenza di regolamenti comunali, tuttavia, bisogna comunque ricercare la presenza di regole più specifiche, che possono essere trovate nelle consuetudini del luogo.

Queste ultime sono di norma raccolte dalle Camere di commercio ogni 5 anni, secondo le disposizioni ricevute dalle singole Province. In ogni caso, le caratteristiche della consuetudine devono essere:

  • Ripetizione costante e prolungata di un certo comportamento;
  • convincimento che il comportamento in questione sia dovuto per legge.

In assenza di entrambi questi elementi, per non incorrere in errori, non resta che seguire le regole generali del Codice civile enunciate in questa guida.

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