Quanto costa rottamare un’auto in quali casi può essere conveniente liberarsi di un veicolo con la rottamazione auto? Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Quanto costa rottamare un’auto? La rottamazione auto è una demolizione completa del veicolo necessaria quando si vuole togliere dalla circolazione un’auto veicolo perché obsoleta o perché è stata danneggiata e risulta antieconomico un ripristino delle condizioni.
In alcuni casi la scelta di rottamare l’auto deriva anche dall’essere questa una condizione necessaria per accedere agli incentivi auto. In questo caso però delle pratiche si occupa la concessionaria presso la quale si acquista la nuova vettura.
Vediamo ora quanto costa demolire un’auto e qual è la corretta procedura da seguire.
Cos’è la rottamazione di un’auto e perché farla
Secondo l’Aci nel 2024 in Italia sono state rottamate 1.246.040 auto, registrando un aumento del 26,3% rispetto al 2023 quando le rottamazioni erano state 986.374.
La rottamazione auto è il processo di demolizione di un veicolo. Questo procedimento può avere un impatto significativo sull’ambiente e sulla conformità alle leggi in materia di smaltimento dei veicoli. Proprio per tale motivo si tratta di un atto che segue delle precise procedure e metodi, sia dal punto di vista pratico, sia burocratico e fiscale.
Solitamente si rottama l’auto quando il veicolo è arrivato a fine vita (per anzianità o usura) ma, negli ultimi anni, spesso si procede alla demolizione per adeguarsi alle normative vigenti in materia di ambiente e circolazione, nel rispetto dei limiti delle emissioni.
Ed è proprio questo uno degli scopi della rottamazione, vale a dire la riduzione dell’inquinamento ambientale eliminando veicoli obsoleti e poco efficienti.
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La procedura per rottamare un’auto
La prima cosa da sottolineare è che ci sono due procedure per la demolizione: tramite concessionaria, oppure autonomamente, ma in questo caso occorre rivolgersi esclusivamente a un’officina autorizzata per lo smaltimento.
Per avviare la procedura di rottamazione di un’auto è necessario presentare i seguenti documenti:
- Carta di Circolazione originale (libretto);
- Certificato di Proprietà (CDP) originale cartaceo o Foglio Complementare;
- Documento di identità (copia fronte e retro);
- Codice fiscale dell’intestatario (copia fronte e retro).
Quando ci si rivolge a un centro di demolizione è inoltre essenziale che si porti con sé una targa auto.
Se la carta di circolazione o il certificato di proprietà è stato smarrito, sarà necessario inoltrare una denuncia. Se il veicolo è dotato di certificato digitale, sarà compito del centro specializzato recuperare i dati attraverso il sistema online.
Per quanto riguarda i passaggi burocratici, invece, bisogna seguire questi step:
- Consegna dei documenti e del veicolo al demolitore;
- Rilascio del certificato di rottamazione;
- Instradamento della pratica di cessazione della circolazione al PRA;
- Rilascio del nulla osta al demolitore per la rottamazione.
Il certificato di rottamazione solleva il proprietario da ogni responsabilità civile, penale e amministrativa. Dalla data di consegna del veicolo, cessa anche l’obbligo di pagamento del bollo auto. Si consiglia di conservare il certificato per almeno cinque anni.
Ricordiamo che vi sono dei limiti alla rottamazione auto, infatti, non è ancora possibile rottamare un veicolo non adatto alla circolazione che sia però sottoposto a fermo amministrativio. La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge che prevede tale possibilità, ma attualmente il testo è arenato al Senato (Disegno di legge 1431).
I costi aggiornati della rottamazione auto
La rottamazione di un’auto comporta alcuni costi fissi. Il proprietario del veicolo deve sostenere gli oneri di consegna dell’auto e le spese amministrative per la radiazione e demolizione del veicolo.
Per demolire la propria auto non sono previsti dei costi da versare al centro autorizzato, invece, la legge impone alcune spese fisse per la cancellazione dal PRA. Le spese da sostenere per il proprietario del veicolo da rottamare sono le seguenti:
- 13,50 euro da versare all’ACI;
- 32 euro come imposta di bollo per presentare il certificato di proprietà;
- 48 euro per richiedere il certificato digitale.
Ulteriori costi possono essere eventuali, ad esempio se l’auto non è circolante è necessario aggiungere il costo relativo al trasporto dal luogo in cui si trova fino al centro autorizzato per la demolizione. Generalmente il carro attrezzi ha un costo calcolato sui km percorsi, il costo deve essere calcolato facendo riferimento al fatto che il carro attrezzi deve muoversi dalla sede in cui si trova al luogo in cui si trova il veicolo e dal luogo in cui si trova il veicolo fino all’officina. In genere non si riesce a spendere meno di 100 euro.
Questi costi possono essere abbattuti grazie agli incentivi, che possono essere usufruiti o meno a seconda della classe di emissione del veicolo da demolire.
Conviene la rottamazione dell’auto o la vendita dell’usato?
Abbiamo visto quanto costa rottamare una macchina, ora vediamo se vi possono essere soluzioni alternative. La rottamazione auto offre diversi vantaggi, tra cui la possibilità di liberarsi di un veicolo vecchio o inutilizzabile, contribuire alla riduzione delle emissioni inquinanti e accedere agli incentivi statali. Inoltre, consente di risparmiare sulle tasse automobilistiche e di guadagnare dalla vendita di componenti. Tuttavia, comporta anche svantaggi come la perdita del valore residuo dell’auto e i costi associati alla procedura.
La vendita dell’usato, d’altra parte, permette di ottenere un valore maggiore rispetto alla rottamazione, soprattutto per veicoli in buone condizioni. Tuttavia, in alcuni casi, richiede più tempo e impegno per trovare un acquirente.
La scelta tra rottamazione e vendita dell’usato, quindi, dipende da vari fattori.
La rottamazione è consigliabile quando:
- il veicolo è molto vecchio o in cattive condizioni;
- si intende acquistare un’auto nuova e beneficiare degli incentivi;
- si vuole contribuire alla riduzione dell’inquinamento.
La vendita dell’usato, invece, è preferibile se:
- l’auto ha ancora un buon valore di mercato;
- non si ha intenzione di acquistare un nuovo veicolo;
- si ha il tempo e la pazienza di gestire il processo di vendita.
Bonus rottamazione auto
Quando si prevedono incentivi per comprare auto non inquinanti, o meno inquinanti, è generalmente previsto un bonus rottamazione per vecchi veicoli e la rottamazione è condizione essenziale per accedere ai benefici.
La formula degli eco-incentivi auto per il 2025 è stata particolare e soprattutto rispetto alle edizioni precedenti le novità sono state numerose. La prima novità è nelle FUA ( Aree Funzionali Urbane): gli incentivi auto, infatti, potevano essere richiesti solo in determinate zone d’Italia e aree di relativo pendolarismo.
La seconda novità riguarda la tipologia di veicolo da acquistare: esclusivamente auto elettriche. A differenza degli altri anni non è previsto il riconoscimento delle agevolazioni per l’acquisto di auto ibride.
La terza novità ha riguardato gli importi che sono arrivati a 11.000 euro, molto più elevati rispetto agli anni precedenti.
Nonostante tutti i limiti visti, gli eco-incentivi nel 2025 sono terminati in meno di 48 ore.
Tuttavia, alcune Regioni hanno attivato propri programmi di incentivi, spesso legati alla rottamazione di veicoli inquinanti.
In Lombardia infatti ci sono contributi fino a 3.500 euro per l’acquisto di auto elettriche, ibride o Euro 6D in caso di rottamazione di veicoli benzina, metano o GPL fino a Euro 2, o diesel fino a Euro 5.
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