Ultimi giorni prima della probabile apertura della piattaforma Sogei per richiedere gli ecoincentivi per l’acquisto di auto elettriche. Tutti i requisiti e gli importi.
In base alle indiscrezioni e alla tabella di marcia fissata con il decreto MASE, tra pochi giorni, intorno al 15 ottobre, dovrebbe essere aperta la piattaforma Sogei per l’accesso agli incentivi auto elettriche fino a 11.000 euro. Molti gli automobilisti e le imprese in attesa di questa data, si tratta, infatti, di un incentivo particolarmente ricco e che può portare un notevole risparmio nell’acquisto di auto.
Il decreto dell’8 agosto 2025 che stanzia risorse per l’acquisto di auto ecologiche comprende 17 articoli in cui sono disciplinati gli Incentivi auto elettriche: possono essere richiesti contributi economici fino a 11.000 euro per chi cambia auto, ma diciamo fin da ora che non tutti possono beneficiarne.
Dopo l’approvazione del decreto attuativo dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), guidato dal Ministro per l’Ambiente Pichetto Fratin, e l’apertura della piattaforma per la registrazione delle concessionarie auto, si attende solo l’apertura della piattaforma Sogei per le persone fisiche e le imprese che vogliono acquistare auto elettriche o veicoli commerciali elettrici. La stessa dovrebbe avvenire intorno al 15 ottobre 2025.
Ecco i beneficiari dell’incentivi auto elettriche 2025, i veicoli acquistabili e gli importi che si possono ricevere.
Piattaforma Sogei per incentivi auto elettriche, ecco quando è disponibile
Gli incentivi per l’acquisto di auto sono mirati a una ridotta emissione di inquinanti, proprio per questo motivo nella prossima edizione dell’Ecobonus auto sono previsti maggiori limiti e restrizioni rispetto agli anni passati. Cambia, inoltre, tutta la procedura, infatti, negli anni passati le prenotazioni degli incentivi avvenivano esclusivamente da parte delle concessionarie, quest’anno la prenotazione deve essere effettuata dai destinatari che devono poi scegliere di acquistare esclusivamente presso le concessionarie accreditate.
Terminata la fase di accreditamento per le concessionarie che si è svolta a settembre, sono in molti ad attendere l’apertura della piattaforma Sogei per la prenotazione dei voucher da parte dei destinatari: persone fisiche e micro-imprese. Una volta ottenuto il voucher, i beneficiari hanno 60 giorni di tempo per utilizzarlo, terminato tale lasso di tempo le risorse sono introitate nuovamente al sistema e messe a disposizione dei richiedenti. Le risorse sono disponibili a esaurimento fondo.
Risorse incentivi auto elettriche 2025 solo con rottamazione
Il fondo disponibile per l’Ecobonus auto è di circa 600 milioni di euro e dovrebbe essere sufficiente per l’acquisto di 39.000 veicoli elettrici entro il 30 giugno 2026. Il fondo è alimentato in gran parte, 597 milioni di euro, dai soldi risparmiati a causa dello scarso interesse per il bonus colonnine di ricarica che praticamente non è stato richiesto.
L’Ecobonus auto è disponibile a fronte della rottamazione di un veicolo termico, è riservato a privati e microimprese. La rottamazione deve avere a oggetto un veicolo inquinante fino a Euro 5.
Il veicolo da rottamare deve essere intestato da almeno sei mesi alla persona fisica che procede alla prenotazione del bonus (o a un familiare convivente, nel caso di persone fisiche). Il nuovo veicolo non può essere venduto prima che siano trascorsi 2 anni.
Ecobonus auto, ma non per tutti: beneficiari
Chi sono i beneficiari dell’Ecobonus auto 2025 che a metà ottobre 2025 possono richiedere gli incentivi? Gli incentivi in favore dei privati sono riconosciuti per l’acquisto di veicoli elettrici della categoria M1 (veicoli con almeno quattro ruote, progettati e costruiti per il trasporto di persone, aventi al massimo 8 posti a sedere oltre al sedile del conducente), ma si prevedono limiti soggettivi: gli incentivi auto elettriche sono rivolti a 2 categorie principali di cittadini:
- soggetti residenti in “aree urbane funzionali”, cioè nelle città;
- soggetti residenti nelle relative aree di pendolarismo.
Il decreto attuativo prevede che gli incentivi siano fruibili per soggetti residenti città con oltre 50.000 abitanti e relative zone di pendolarismo.
A limitare l’accesso alle risorse non solo limiti legati alla residenza, ma anche reddituali. Il punto di riferimento è in questo caso l’ISEE.
Il contributo massimo di 11.000 euro per l’acquisto di veicoli elettrici viene riconosciuto a soggetti con ISEE sotto i 30.000 euro. L’importo scende a 9.000 euro per ISEE compreso tra 30.000 euro e 40.000 euro. Per ISEE di valore superiore non sono previsti incentivi per l’acquisto di auto elettriche.
L’agevolazione può essere fruita da un solo soggetto per nucleo familiare che deve risultare anche primo intestatario del veicolo da rottamare (fino a Euro 5) da almeno 6 mesi e che può generare lo sconto a suo favore o a beneficio di un altro membro della famiglia. L’acquisto di un veicolo nuovo deve essere contestuale alla rottamazione di una vettura con motore termico fino a Euro 5.
Quali veicoli si possono acquistare con l’Ecobonus auto 2025?
Gli incentivi auto elettriche fino a 11.000 euro si possono ottenere per l’acquisto di veicoli completamente elettrici, cioè non ibridi, ma solo alimentazione a batteria. Il prezzo deve essere pari o inferiore a 35.000 euro, Iva e optional esclusi, come da listino ufficiale della casa produttrice. Insomma sono esclusi i “veicoli di lusso”.
Rientrano nel tetto di prezzo fissato dal Ministero dell’Ambiente, ossia un listino della Casa, Iva e optional a pagamento esclusi, fino a 35 mila euro, cioè un importo di 42.700 euro Iva inclusa e optional esclusi. In base alle stime si tratta di circa 80 modelli prodotti ormai da quasi tutte le case automobilistiche.
Ecobonus per le microimprese: veicoli e importi
L’Ecobonus viene riconosciuto anche alle microimprese per l’acquisto di veicoli commerciali elettrici delle categorie N1 (veicoli progettati e costruiti per il trasporto di cose, aventi massa massima non superiore a 3,5 tonnellate. Si tratta degli autocarri leggeri) e N2 (Veicoli progettati e costruiti per il trasporto di merci, aventi massa massima superiore a 3,5 t ma non superiore a 12 t).
Per le microimprese l’importo dell’Ecobonus è pari al 30% del costo con un massimale di 20.000 euro per ogni veicolo.
Documenti necessari per richiedere gli incentivi auto elettriche per le persone
Dal decreto attuativo emerge che le agevolazioni sono erogate attraverso una piattaforma informatica predisposta da Sogei. A questa devono registrarsi i potenziali beneficiari del contributo e i venditori dei veicoli che aderiscono all’iniziativa.
All’interno della piattaforma il soggetto che vuole fruire degli incentivi auto elettriche deve inserire un’autocertificazione di residenza in una città con oltre 50.000 abitanti oppure in un’area di relativo pendolarismo, area FUA (Area Urbana Funzionale). Questa fase dovrebbe prendere il via il 15 ottobre e fino a esaurimento fondi.
Deve, inoltre, inserire la targa del veicolo da rottamare intestata da almeno 6 mesi a un membro del nucleo familiare. Il richiedente indica fin da subito se il veicolo sarà intestato allo stesso soggetto o a un altro soggetto maggiorenne, componente del nucleo familiare.
Rispetto alle edizioni precedenti si tratta di una novità, infatti, in passato tutto veniva svolto tramite la concessionaria auto e non c’erano adempimenti da parte del “potenziale” beneficiario. Naturalmente in caso di difficoltà, nulla vieta di recarsi da una concessionaria per farsi aiutare.
FUA (Aree Funzionali Urbane): a novembre la nuova lista
Occorre sottolineare che l’ISTAT ha comunicato che agli inizi di novembre 2025 saranno disponibili i dati sulle nuove FUA (Aree Funzionali Urbane). L’attuale perimetrazione delle FUA comprende 83 aree con 1.900 comuni e derivano da un «censimento» realizzato nel 2011. Proprio tale datazione richiede quindi un aggiornamento.
Questa dichiarazione non è direttamente correlata agli incentivi auto, ma sono in molti a chiedersi quali FUA si utilizzeranno per gli ecoincentivi, quelle ora in vigore o le nuove? Il problema si pone se la piattaforma viene aperta prima di novembre, mentre non vi sono dubbi nel caso in cui tale apertura dovesse essere rimandata a novembre.
Documenti incentivi auto 2025 per imprese
La procedura è simile nel caso in cui i beneficiari potenziali siano le micro-imprese. In questo caso l’autocertificazione deve attestare la regolare costituzione e iscrizione come attiva nel Registro delle Imprese.
Le microimprese in base alla normativa, hanno fino a 10 dipendenti e il bilancio o fatturato non superiore a 2 milioni di euro.
Gli elementi da indicare nell’autocertificazione sono:
- di essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
- di avere meno di 10 dipendenti;
- di disporre di un fatturato o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;
- di essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi e fiscali;
- deve dichiarare l’importo complessivo degli aiuti de minimis ricevuti nei 36 mesi precedenti la registrazione;
- non rientrare nelle imprese escluse dai regolamenti de minimis;
- targa del veicolo da rottamare.
Ogni azienda può richiedere al massimo due incentivi, nel rispetto della normativa “de minimis”.
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