Quanto ci costano gli incendi estivi: il bilancio delle spese ti sorprenderà

Luna Luciano

10/08/2022

10/08/2022 - 19:45

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L’Italia brucia e ogni anno aumentano gli incendi estivi. Oltre ai danni recati all’ambiente è bene domandarsi quanto ci costano questi incendi. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Quanto ci costano gli incendi estivi: il bilancio delle spese ti sorprenderà

L’Italia brucia e come ogni anno gli incendi estivi devastano il verde della penisola. I danni recati all’ambiente sono ingenti e stando alle analisi di Coldiretti su dati Effis quest’anno i roghi sono triplicati.

Ci vorranno almeno 15 anni - spiega la Coldiretti - per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme”. Intanto i Canadair e gli elicotteri Erickson S-64 del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco solcano i cieli per andare a domare le fiamme e spegnere gli incendi. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore nel 2021 lo Stato ha stanziato 103,74 milioni di euro per la gestione e la funzionalità della flotta aerea.

Davanti a una simile situazione, segno evidente del cambiamento climatico che avanza, è impossibile ignorare anche il costo delle spese per spegnere gli incendi che divorano migliaia di ettari di boschi e campi da Nord a Sud.

Sarà quindi opportuno approfondire la questione a partire dai costi noti, ma sarà utile guardare anche quelli meno conosciuti e, spesso, quasi impossibili da calcolare. Ecco tutto quello che c’è da sapere su quanto ci costano gli incendi estivi.

Incendi estivi: quanto ci costano i voli e spegnere i roghi

Per poter domare gli incendi che affliggono la penisola i Vigili del Fuoco devono far ricorsi a specifici velivoli. Il più importante contratto in questo campo è quello stipulato dal ministero dell’Interno con la Babcock Mcs Italia il 2 febbraio 2018, che fino alla fine del 2022 gestirà il servizio antincendio con la sia flotta aerea. Se in molti si domandano quanto costi ogni volo, l’unico dato certo è la spesa annua per far decollare i Canadair.

Il costo stimato annuo effettivo, compresi gli oneri straordinari, è di oltre 49,4 milioni euro (Iva compresa) per le sole 3.500 ore standard contrattualizzate. Eppure, solo nel 2021 la Babcock ha effettuato circa 2.300 interventi con i 19 Canadair disponibili (17 quelli operativi, di cui 15 in volo e due di “riserva”), per un totale di 6.700 ore di volo, il doppio di quelle previste dal contratto, il che spiega la spesa così alta di oltre 100milioni e quest’anno non sarà da meno. Si stima infatti che la spesa continuerà ad aumentare a causa dell’aumento degli incendi e quindi delle ore di volo.

I 49 milioni di euro previsti dal contratto quadriennale con la Babcock per la gestione operativa di 19 Canadair Cl 415 sono così ripartiti:

  • gestione operativa pari a 20.034.602 euro
  • gestione logistica pari a 15.719.174 euro
  • per 3.500 ore di volo il costo è pari a 8.162.595 euro
  • per 350 pernottamenti di un velivolo operativo in una base è prevista una spesa di 438.105 euro
  • per 40 pernottamenti in una base di scalo temporaneo in Italia è prevista una spesa di 62.574 euro.
  • per 25 pernottamenti di un velivolo operativo in una base di schieramento all’estero è prevista una spesa di 46.993 euro.

Facendo bene i calcoli il totale è di 44 milioni oltre all’Iva, il costo stimato annuo effettivo è quindi di 49.4 milioni di euro. Tra i tanti costi inclusi ci sono gli equipaggi, il personale di terra, oltre a combustibile, gestione delle basi e manutenzione.

Il contratto vigente è molto scrupoloso non solo per i costi ma anche per le sanzioni, basti pensare che per ogni caso di ritardo per tempi di decollo e/o dell’orario di servizio è prevista una sanzione tra i 2.000 euro (per ritardi fino a 30 minuti) fino a 4.000 euro per ritardi maggiori.

Quanto ci costano gli incendi estivi: altre spese note

La lista della spesa italiana per i roghi estivi è molto lunga e si divide tra spese note e spese non note, le quali variano a seconda della Regione. Per capire quanto ci costano gli incendi estivi bisogna cominciare proprio dai contratti che lo Stato ha stipulato con aziende private e quindi i costi noti.

Alla spesa prevista dal contratto per i velivoli, è prevista una spesa per gli schiumogeni. Due sono i contratti attualmente vigenti.

Il primo stipulato nel 2021 per tre anni con l’Aerial Banners srl prevede il rifornimento di liquido schiumogeno e ritardante per i Canadair Cl-415 e gli elicotteri Erickson S-64 del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, con un costo annuale pari a 993.154,63 euro.

Il secondo contratto stipulato sempre nel 2021 con Air Safety Fire Srl prevede il rifornimento per tre anni di prodotto ritardante miscelato da impiegare per gli stessi velivoli. L’importo complessivo presunto è di 500mila euro (oltre Iva, se dovuta).

Quanto ci costano gli incendi estivi: spese escluse

Tra le spese escluse, ci sono i diritti Enac (Ente nazionale aviazione civile) e il supporto dei mezzi inviati all’estero. La stima di spesa annua per questi costi esclusi è di 442.500,00 euro e rientrano nel totale annuo. Non solo.

A queste si aggiungono delle spese impossibili da quantificare in quanto variano da Regione a Regione. Ogni Regione ha infatti la responsabilità di organizzare e gestire tutte le risorse Aib (antincendio boschivo) - come ricorda Il Sole 24 Ore - a propria disposizione, stipulate tramite accordi e convenzioni. Le spese sono molto diverse per importo e anche prestazioni e servizi. Come riporta l’articolo della testata:

Nell’ultimo anno preso in considerazione dalla Corte dei conti, il 2019, si va dalle 700/800mila euro circa di Abruzzo e Basilicata ai due milioni dell’Emilia-Romagna

Ma non è finita qui. Nel 2019 molte Regioni avevano stipulato convenzioni per l’impiego del personale specializzato dei Carabinieri, anche qui le cifre variano ed è quindi impossibile stabilire un costo preciso. Altre spese poi sono impossibili da calcolare come i danni recati all’ambiente.

Quanto ci costano gli incendi: i danni all’ambiente

Alla spesa prevista per contrastare e sopprimere gli incendi bisogna considerare i danni recati all’ambiente, colture e territori. Secondo le analisi di Coldiretti su dati Effis solo per il ripristino completo delle zone verdi occorreranno almeno 15 anni. I danni, si stima, siano di diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici delle aree devastate.

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