I podcast aprono a un nuovo modo di guadagnare. Ecco le strategie tra monetizzazione, pubblicità e abbonamenti: quanti soldi si possono fare?
Al giorno d’oggi, i podcast si confermano come un formato sempre più diffuso e strategico nel panorama della comunicazione digitale. Secondo l’ultimo rapporto di Edison Research e Infinite Dial, oltre il 60% degli utenti internet a livello globale ascolta almeno un podcast al mese, con una crescita costante anno su anno. Questo aumento dell’ascolto ha reso il podcasting una potenziale fonte di guadagno per migliaia di creator, giornalisti, esperti di settore e appassionati.
Ma quanto si guadagna realmente con un podcast? La risposta, inevitabilmente, è: dipende. I guadagni derivano, infatti, da una combinazione di fattori e da diverse strategie di monetizzazione, ognuna con dinamiche specifiche. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Creare un podcast conviene? Ecco come farlo
Se la risposta a «quanto si guadagna con un podcast» è «dipende», dall’altra parte da qualcosa si deve pur iniziare per poter, in un secondo momento, monetizzare. Ciò che è certo è che oggi il podcasting è uno strumento strategico tanto per i creator individuali quanto per le aziende, confermandosi, in alcuni casi, anche come uno dei canali più redditizi per attività di marketing.
Con oltre 500 milioni di ascoltatori globali e un mercato pubblicitario in crescita, avviare un podcast può rappresentare un’opportunità concreta per generare entrate. A patto che si seguano gli step necessari.
1) Definire il concept e il pubblico
- Il primo passo consiste nell’identificare una nicchia tematica chiara e un pubblico target. I podcast di successo spesso si concentrano su argomenti specifici, come finanza personale, salute mentale o tecnologia, rivolgendosi a un’audience ben definita.
2) Scegliere l’attrezzatura e il software
- Per iniziare, è sufficiente un microfono di buona qualità, cuffie e un software di editing audio. Strumenti come Audacity o GarageBand sono gratuiti e adatti ai principianti.
3) Selezionare una piattaforma di hosting
- È fondamentale scegliere una piattaforma di hosting affidabile per distribuire il podcast. Opzioni popolari includono:
- Podbean: offre strumenti integrati per la monetizzazione e l’analisi delle performance;
- Buzzsprout: ideale per i principianti, con un’interfaccia intuitiva e opzioni di pubblicazione semplificate;
- RedCircle: supporta la monetizzazione attraverso donazioni degli ascoltatori e pubblicità.
4) Creare e pubblicare contenuti
- Una volta registrato e montato l’episodio, è possibile pubblicarlo sulle principali piattaforme di ascolto, come Spotify, Apple Podcasts e YouTube. È consigliabile mantenere una cadenza regolare di pubblicazione per fidelizzare l’audience.
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Come guadagnare con i podcast: tutte le strategie per monetizzare
A oggi sono tante le versioni di podcast a disposizione e a seconda della piattaforma e del prodotto si può ragionare sui guadagni effettivi. Per esempio un podcast a puntate, breve, potrebbe far fruttare molto meno rispetto a uno più lungo settimanale, anche se nel secondo caso vanno tenuti in considerazione i costi di produzione.
Una cosa è certa: con i podcast si può guadagnare e anche molto.
Fonti di guadagno: pubblicità, sponsorizzazioni e supporto diretto
I podcaster possono monetizzare in diversi modi.
- Sponsorizzazioni e collaborazioni: accordi commerciali con brand interessati a promuovere i propri prodotti o servizi attraverso contenuti audio personalizzati. Queste collaborazioni possono essere pagate a episodio, su base mensile o in funzione del numero di ascolti.
- Spazi pubblicitari: inserzioni audio all’interno degli episodi, suddivise in pre-roll (inizio), mid-roll (metà) e post-roll (fine). Secondo i dati 2025 di AdvertiseCast, i CPM medi per i podcast vanno da $18 a $25 per i pre-roll e fino a $40 per i mid-roll, rendendoli una fonte consistente di reddito soprattutto per show con un’ampia base di ascoltatori.
- Contributi diretti dagli ascoltatori: tramite piattaforme come Patreon, Ko-fi o anche semplici link PayPal, i fan possono sostenere economicamente il podcast attraverso donazioni ricorrenti o una tantum. Molti creator incentivano questo tipo di supporto offrendo contenuti extra o merchandising esclusivo.
- Affiliate marketing e shop dedicati: un’altra modalità è promuovere prodotti in affiliazione (come corsi, strumenti digitali o libri) guadagnando una percentuale sulle vendite, oppure creare uno shop online per vendere prodotti brandizzati, come t-shirt, tazze o poster legati all’identità del podcast.
- Produzione di contenuti per conto terzi: infine, alcuni podcaster sono pagati per creare contenuti per conto terzi, ovvero per altri. Tra questi prodotti si intendono episodi personalizzati, la sponsorizzazione di contenuti o la partecipazione a iniziative promozionali.
La chiave è l’audience: serve qualità, costanza e promozione
Tutte queste strategie, tuttavia, si basano su un presupposto essenziale: avere un pubblico. È difficile monetizzare in modo significativo senza una community di ascoltatori fidelizzata. Costruire questa base richiede tempo, qualità nei contenuti, una forte identità editoriale e una presenza costante.
È fondamentale scegliere un tema che risponda a una domanda reale del pubblico e che permetta di creare una narrazione coerente e interessante puntata dopo puntata. Non basta, però, parlare bene: occorre anche farsi trovare. Per questo, una promozione efficace è imprescindibile.
Utilizzare i social media in modo strategico è una pratica ormai standard: promuovere le nuove puntate su Instagram, TikTok o LinkedIn (a seconda del target), creare sondaggi per coinvolgere gli ascoltatori, chiedere feedback e suggerimenti sui prossimi episodi sono strumenti utili per costruire engagement e far crescere il proprio progetto.
Infine, contenuti extra come episodi bonus, interviste esclusive o approfondimenti possono essere utilizzati per fidelizzare gli utenti e differenziare l’offerta, sia gratuita che a pagamento.
Quanto si guadagna con un podcast?
I guadagni derivanti da un podcast variano in base a diversi fattori, tra cui la dimensione dell’audience, la nicchia di mercato e le strategie di monetizzazione adottate. Ma anche la piattaforma su cui si decide di fare riferimento fa la differenze. E se per Youtube a muovere tutto sono le visualizzazioni e le iscrizioni, la stessa cosa non si può dire per altri portali tanto noti quanto utilissimi per i podcaster.
Quanto si guadagna su Spotify?
Piattaforme come Spotify offrono programmi di revenue-sharing. Nel primo trimestre del 2025, Spotify ha distribuito oltre $100 milioni ai podcaster, evidenziando l’importanza crescente degli abbonamenti e dei contenuti premium.
Ma la monetizzazione per i podcast su Spotify, ad esempio, non avviene per ascolto. Ci sono diversi modi per guadagnare, per esempio creando un podcast a pagamento o ricevendo donazioni, ma anche inserendo annunci pubblicitari durante la puntata.
Tutti possono pubblicare un podcast a pagamento, ma per guadagnare dagli annunci pubblicitari si deve attendere, mettersi in coda rispetto ai tanti che fanno lo stesso, ma da più tempo. In ogni caso, è difficile guadagnare più di 4-5 dollari ogni 1.000 stream: anzi, è quasi impossibile.
Se non bastasse, Anchor (app dalla quale creare e caricare le puntate del podcast su Spotify) trattiene 0,20 dollari ogni volta che si riscuotono soldi (a partire da 10 dollari). Mentre nel caso di podcast a pagamento, Anchor trattiene una commissione extra pari al 5,5% su ogni pagamento elaborato.
Quanto si guadagna con Spreaker?
Per Spreaker, il metodo principale è il programma di Ad Exchange basato sulle inserzioni dinamiche automatiche. Si tratta di un meccanismo automatico che permette di monetizzare con inserzioni audio e video inserite automaticamente nell’episodio in diversi intervalli.
Per poter accedere al programma bisogna soddisfare due requisiti:
- accettare le condizioni del programma e attivarlo
- configurare il podcast per avere uno spazio pubblicitario o roll (pre, mid o post)
In questo caso, il guadagno medio si aggira intorno ai 3 € per mille impressioni (CPM), con picchi fino a 12–15 € per contenuti di nicchia o in periodi di alta domanda pubblicitaria.
Differenze il discorso, ovviamente, per le sponsorizzazioni dirette. In tal caso, i podcaster con un pubblico consolidato (oltre 10.000 ascolti per episodio) possono ottenere guadagni tra i 15 € e i 30 € (e più) per mille ascolti. Queste collaborazioni richiedono, però, innanzitutto una certa autorevolezza, oltre a impegno massimo nella ricerca di sponsor e nella gestione delle campagne pubblicitarie.
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