Quando finisce il caldo record, ecco la data in cui si abbassano le temperature

Ilena D’Errico

3 Luglio 2025 - 00:17

Quando finisce il caldo record? Ecco la data in cui si abbassano le temperature in Italia e perché la situazione è allarmante.

 Quando finisce il caldo record, ecco la data in cui si abbassano le temperature

Anche chi non è un grande esperto di meteo o non si tiene aggiornato con le previsioni può dire con sicurezza che l’ondata di caldo che sta attraversando l’Italia è anomala. Queste temperature, soprattutto tenendo conto del periodo dell’anno, non sono affatto normali per il nostro territorio, tanto più così prolungate. Il caldo record si sta abbattendo su gran parte d’Europa, segnando conseguenze tragiche per gli ecosistemi e compromettendo il benessere di milioni di cittadini. Da quest’ultimo punto di vista, però, si può contare in qualche giorno di sollievo dal calore, che arriverà presto.

Ecco la data in cui si abbassano le temperature

Pronti a segnare sul calendario? Le temperature si abbassano da sabato 5 luglio, regalando qualche giorno di respiro dall’ondata di caldo opprimente sulla maggior parte d’Italia. Si parte dal Nord, che sta avendo già un assaggio di pioggia e lieve calo delle temperature in settimana. Nell’Italia settentrionale le massime scenderanno sotto i 35 gradi sabato, mentre domenica oscilleranno tra 26 e 33 gradi. Soltanto la Romagna dovrà far i conti con picchi di calore superiori anche nel fine settimana.

Il Centro Italia comincerà ad avvertire il cambiamento soprattutto dall’inizio della nuova settimana, indicativamente da lunedì 7 luglio. L’attesa sarà però ricompensata perché le massime scenderanno in alcuni momenti anche sotto i 30 gradi, una vera e propria boccata d’aria fresca per le città. Peggio per il Sud Italia, che nonostante la diminuzione delle temperature dovrà far i conti con un nuovo picco di calore nel corso della settimana prossima. Localmente le temperature potranno di nuovo toccare i 41 gradi, almeno per un paio di giorni. Da metà settimana, principalmente tra mercoledì 9 e giovedì 10 luglio, anche il Mezzogiorno potrà rinfrescarsi e arrivare a temperature massime inferiori a 30 gradi.

Piogge su tutta l’Italia

Insieme al calo delle temperature lo Stivale sarà colpito da piogge sempre più frequenti, seppur con caratteristiche molto diverse nelle varie aree del territorio. Il Nord Italia può dimenticare le piogge lampo, improvvise e brevissime di questi giorni, accogliendo di nuovo precipitazioni intense e abbondanti, almeno in alcuni tratti. Molto meno le precipitazioni nel Centro Italia, dove invece le piogge saranno meno copiose e frequenti, concentrate più che altro lungo l’Appennino. Ancor meno le piogge al Sud, che arriveranno principalmente tra mercoledì 9 e giovedì 10 luglio, localizzate soprattutto sulla dorsale appenninica e comunque piuttosto brevi.

Il caldo record finisce davvero?

Il clima italiano è da sempre molto variegato, con differenze importanti da Nord a Sud che da sempre caratterizzano i territori. D’altra parte, la crescente intensità dei fenomeni meteorologici tende a rendere gli eventi sempre più forti e imprevedibili, accentuando il distacco ma allo stesso tempo imponendo situazioni di disagio pressoché ovunque. La siccità non trova tregua nei territori del Sud, mentre salendo ci si scontra con piogge devastanti e rovinose. Le temperature in calo sono un magro sollievo per la vivibilità, rimanendo comunque su valori sopra la media, in un contesto complessivo piuttosto preoccupante.

In Italia, come pure in molti altri Paesi europei, sono stati segnati record senza precedenti. Lunedì 1° luglio tutte le vette alpine hanno registrato temperature positive, arrivando fino a 6,4 gradi a Capanna Margherita. Non è mai stato registrato un valore così alto prima d’ora, tanto meno nella prima giornata di luglio, quando l’estate dovrebbe essere da poco iniziata. Sulla cima del Monte Bianco sono state persino registrate 33 ore consecutive di temperature positive, un indice estremamente allarmante per la salute dei ghiacciai.

In questi giorni sulle Alpi Occidentali la temperatura non scende mai sotto lo 0 termico tra 4.400 e 4.600 metri, dove un tempo era freddo in qualsiasi periodo dell’anno. Così, neve e ghiaccio non riescono a rigenerarsi nemmeno durante la notte, continuando a sciogliersi inesorabilmente ma costantemente. Anche se l’ondata di calore è un momento circoscritto, le temperature elevate sopra la media stanno diventando una condizione abituale, che sta compromettendo (oltre ai ghiacciai) le rocce, la flora e la fauna.

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