Lunedì 26 maggio alcune scuole di Napoli chiudono per la festa scudetto degli azzurri. Ecco quali scuole resteranno chiuse e quali no.
Scuole chiuse a Napoli per festeggiare il quarto scudetto della squadra azzurra, ignorando i commenti antimeridionalisti che hanno colpito nuovamente i partenopei.
Commenti intrisi di stereotipi e odio come: “Hanno risolto tutti i loro problemi. Ma forse, vivendo nel loro brodo…, non sanno neppure di averli” oppure “Quanti animali tutti radunati”. Commenti che hanno invaso i social e alcuni spazi mediatici, a conferma di un pregiudizio ancora duro a morire.
Eppure, Napoli ha deciso di rispondere con orgoglio e passione, trasformando la conquista del suo quarto scudetto in una festa popolare collettiva, in cui anche i più piccoli potranno sentirsi parte della storia.
Il Comune di Napoli, in accordo con la Società Sportiva Calcio Napoli, infatti, ha scelto di sospendere le attività scolastiche nella I Municipalità per garantire sicurezza e ordine pubblico durante le celebrazioni ufficiali.
Questa scelta, che potrebbe apparire discutibile a chi guarda solo in superficie, ha un valore simbolico profondo: unire generazioni nel segno dell’identità cittadina e della passione sportiva, restituendo a Napoli un momento di orgoglio e unione. Scopriamo quali scuole resteranno chiuse: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Napoli, anche gli studenti festeggeranno lo scudetto: niente scuola
La vittoria del quarto scudetto del Napoli è molto più di un successo sportivo: è un evento importante per la città, capace di mobilitare un’intera comunità. La festa ufficiale si terrà lunedì 26 maggio e prevede una grande parata sul lungomare Caracciolo, dove la squadra sfilerà su due bus scoperti tra via Sannazaro e piazza Vittoria. Il Comune ha stanziato circa 500.000 euro per l’organizzazione dell’evento, che include l’allestimento di maxischermi e un massiccio dispositivo di sicurezza.
Per rendere possibile questa manifestazione in sicurezza, la Giunta Comunale ha approvato la chiusura di tutte le scuole della I Municipalità. La decisione è arrivata anche su richiesta del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. L’obiettivo è duplice: evitare il congestionamento dell’area durante le ore di maggiore afflusso e garantire che anche i bambini e i ragazzi possano partecipare o vivere da vicino un evento che entra di diritto nella storia della città.
La scelta ha suscitato entusiasmo tra studenti e famiglie, ma anche qualche critica da parte di chi ritiene che la scuola non dovrebbe fermarsi per una vittoria calcistica. Tuttavia, in un contesto come quello napoletano, dove il calcio è parte integrante dell’identità collettiva, questo tipo di decisione assume una valenza culturale e sociale. Celebrare un trionfo come quello del Napoli diventa occasione per ribadire con forza l’orgoglio e la dignità di una città spesso penalizzata da giudizi esterni.
Chiudere le scuole non è, dunque, una resa all’irrazionalità della tifoseria, ma un modo per affermare che la gioia popolare ha un posto legittimo anche nelle agende istituzionali, soprattutto quando è condivisa con il senso civico e organizzata nel rispetto delle regole.
Quali scuole resteranno chiuse
Le scuole che resteranno chiuse lunedì 26 maggio si trovano tutte all’interno del territorio della I Municipalità del Comune di Napoli, che comprende i quartieri:
- Chiaia;
- Posillipo;
- San Ferdinando.
Si tratta di una delle zone centrali e più frequentate della città, dove si concentreranno le principali celebrazioni per il trionfo della squadra azzurra. L’elenco degli istituti interessati è molto ampio e comprende scuole di ogni ordine e grado, inclusi gli asili nido. L’Amministrazione Comunale ha ritenuto necessario includere anche gli asili nido pubblici e convenzionati per evitare disagi legati al traffico e alla gestione della sicurezza nei quartieri interessati dalla sfilata.
Inoltre, data la perimetrazione dell’area e i varchi di accesso contingentati, sarebbe stato difficoltoso garantire il normale svolgimento delle attività scolastiche e la sicurezza di studenti e personale. La misura è dunque temporanea ma necessaria, in un contesto straordinario di festa e partecipazione collettiva. Anche se limitata alla sola giornata del 26 maggio, la chiusura rappresenta un gesto concreto di attenzione verso l’ordine pubblico, ma anche verso il coinvolgimento affettivo ed emotivo di una città intera in uno dei momenti più simbolici della sua storia sportiva.
E chi inorridisce al pensiero che le scuole resteranno chiuse per una festa calcistica, dovrebbe ricordare che anche il calcio può essere considerato non solo un fenomeno sportivo ma culturale: chiedetelo a Pasolini che era capace di giocare anche per sette ore di fila e a Umberto Saba che ha dedicato a questo sport poesie meravigliose capaci di immortalare i momenti salienti delle partite, come la poesia Goal che ritrae la gioia dei tifosi e dei giocatori:
[...]
La folla – unita ebbrezza – par trabocchi
nel campo: intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questi belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
[...]
U. Saba
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