Putin e Zelensky si sono già parlati, ecco come è andata e la foto dell’incontro

Alessandro Nuzzo

13 Maggio 2025 - 19:38

Giovedì potrebbe esserci l’atteso incontro Zelensky-Putin in Turchia. I due si sono già incontrati nel 2019: ecco cosa si dissero.

Putin e Zelensky si sono già parlati, ecco come è andata e la foto dell’incontro

Giovedì potrebbe essere una giornata decisiva per il conflitto in Ucraina. Ad Ankara, in Turchia, potrebbe svolgersi uno storico incontro tra Zelensky e Putin per negoziare la fine della guerra. Il presidente ucraino ha dichiarato che giovedì 15 maggio sarà sicuramente in Turchia e si aspetta che anche il presidente russo faccia lo stesso. Al momento, però, non ci sono certezze sulla partecipazione di Putin. Da Mosca riferiscono che la delegazione russa sarà guidata dal ministro degli Esteri Sergey Lavrov e includerà anche il consigliere presidenziale per la politica estera Yury Ushakov.

Tuttavia, Zelensky non intende negoziare con nessuno all’infuori di Putin. «Penso che Putin non voglia porre fine alla guerra, né un cessate il fuoco, né negoziati», ha detto in una conferenza stampa a Kiev, chiedendo forti sanzioni se il presidente russo non si presenterà. «Sarebbe un chiaro segnale che non vogliono porre fine al conflitto», ha aggiunto, esortando gli Stati Uniti a inasprire le sanzioni.

In attesa di capire se giovedì avverrà lo storico incontro, nelle ultime ore è riemerso un precedente vertice tra Putin e Zelensky. Era il 2019 e i due leader si incontrarono a Parigi con Merkel e Macron. I quattro si sedettero attorno a un tavolo per discutere della guerra nel Donbass. A ripercorrere quell’incontro è stato Simon Shuster, corrispondente della rivista Time, che ne ha scritto in un libro.

Putin e Zelensky si sono già incontrati nel 2019: ecco come andò

Putin, Zelensky, Macron e Merkel all'incontro di dicembre 2019 Putin, Zelensky, Macron e Merkel all’incontro di dicembre 2019 Kremlin.ru, CC BY 4.0 <https://creativecommons.org/license...> , via Wikimedia Commons.

Il 9 dicembre 2019, Putin e Zelensky si incontrarono a Parigi. Ad attenderli un piccolo tavolo rotondo con quattro sedie: ai lati Merkel e Macron come mediatori. Sul tavolo, la questione del Donbass e il tentativo di risolvere le tensioni in quella regione contesa.

Gli organizzatori avevano predisposto cuffie e microfoni per garantire la traduzione simultanea in russo, ucraino, tedesco e francese. Ma Zelensky, sorprendendo i suoi consiglieri, parlò in russo, superando la barriera linguistica. Fu una violazione del protocollo, che prevede che i leader parlino in lingua madre, ma Zelensky voleva farsi capire.

Trovò però un Putin irritato. Il presidente russo accusò l’Ucraina di non aver rispettato gli impegni degli accordi di Minsk, tra cui modificare la Costituzione e organizzare elezioni nel Donbass. Anche la Russia, però, non aveva ritirato le sue truppe dalle repubbliche non riconosciute e non aveva rispettato i cessate il fuoco.

Zelensky apparve spiazzato dalle critiche di Putin e non riuscì a convincerlo. L’incontro si concluse con la promessa di nuovi dialoghi. Tre giorni dopo, Zelensky fece approvare dal Parlamento una legge per consentire le elezioni locali nel Donbass. La legge aveva validità di un anno e scadde a dicembre 2020.

I russi incoraggiarono Zelensky a risolvere il conflitto e accettarono di pagare all’Ucraina un debito di quasi tre miliardi di dollari, risolvendo una controversia finanziaria di lunga data. Zelensky ha provato in tutti i modi di raggiungere una pace ma il problema è che le ragioni della Russia si basavano su cose inesatte. Putin ha sempre negato la presenza di truppe russe nel Donbass ma la loro presenza nella zona di guerra era ben documentata. Putin si è sempre rifiutato di lasciare la Regione finché l’Ucraina non avesse concesso un’autonomia permanente al Donbass.

Volevano che emanasse un decreto ufficiale che autorizzasse lo svolgimento delle elezioni in tutta la regione del Donbass. Inoltre, volevano che il Parlamento di Kiev ratificasse gli accordi di Minsk e si impegnasse a darvi piena attuazione. Gli ucraini rifiutarono. E il resto è storia nota con l’invasione poco dopo dell’Ucraina da parte dell’esercito russo.

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