La prossima eclissi in Italia si avvicina

Ilena D’Errico

8 Luglio 2025 - 19:08

Non manca molto alla prossima eclissi in Italia. Ecco le date da segnare sul calendario per non perdersi lo spettacolo astronomico.

La prossima eclissi in Italia si avvicina

Gli appassionati di eclissi o di eventi astronomici in generale stanno vivendo un buon momento. Non è così facile osservare questi fenomeni senza viaggiare e pianificare tutti i dettagli con anticipo, eppure negli ultimi anni l’Italia si è rivelata una postazione piuttosto fortunata. Dopo l’ultima eclissi solare parziale di marzo 2025, molti hanno pensato di dover attendere anni per godersi un nuovo spettacolo. In realtà, le prossime eclissi solari in Italia si avvicinano e non servirà un’attesa troppo lunga per apprezzare fenomeni affascinanti e suggestivi.

Tra poco più di un anno una nuova eclissi solare parziale si staglierà sulle volti dei cieli italiani e soltanto l’anno dopo potremo essere meravigliati da un’eclissi totale. Nessuno potrà sentirsi davvero escluso, anche perché se per il primo fenomeno il Nord Italia avrà una posizione di favore, l’eclissi totale sfoggerà il meglio nel Mezzogiorno. Proprio quest’ultimo evento avrà caratteristiche eccezionali, ma nel complesso gli italiani possono ritenersi privilegiati. Senza contare quanto il Belpaese potrà beneficiare del turismo astronomico, un motivo in più per prepararsi già da ora e non perdersi lo spettacolo.

L’eclissi solare parziale del 12 agosto 2026

Il primo appuntamento da segnare sul calendario è il 12 agosto 2026, quando un’eclissi solare parziale farà sembrare l’evento di questo marzo un timido tentativo. L’oscuramento è stato infatti intorno al 20%, mentre l’eclissi che ci attende tra un anno raggiungerà addirittura picchi del 94% nelle migliori delle ipotesi. Come anticipato, il fenomeno sarà osservabile principalmente dal Settentrione.

Città come Milano, Genova, Torino e Venezia avranno in assoluto la vista migliore, godendo di uno spettacolo molto simile a un’eclissi totale. Tuttavia, l’oscuramento comincerà alle 19:24, quindi la visibilità non sarà delle migliori a causa del tramonto. A mano a mano che si scende nello Stivale sarà sempre più difficile osservare al meglio l’eclissi, che comunque dovrebbe apparire nitida fino a Roma, quantomeno da alture all’aperto in cui l’orizzonte occidentale è ben visibile.

L’eclissi totale del 2 agosto 2027

Anche se l’eclissi dell’estate 2026 raggiunge livelli di oscuramento straordinari in Italia, potrebbe sembrare soltanto un modo per ingannare l’attesa fino all’anno successivo. Il 2 agosto 2027 ci sarà infatti una magnifica eclissi solare totale proprio alle ore 12:00. È il momento della giornata in cui il Sole è più alto sull’orizzonte, quando la luce è più forte e vasta. Così, l’evento sarà ancora più affascinante, soprattutto dalla Sicilia. L’oscuramento totale, infatti, sarà osservabile in acque territoriali italiane a largo dell’isola di Lampedusa, a circa 40 chilometri dalla costa.

Dalla Sicilia, comunque, si riuscirà a godere di un oscuramento del 99,80%, quindi non c’è da preoccuparsi. In questo caso, andando verso Nord il fenomeno apparirà sempre meno affascinante, ma nessuno resterà davvero escluso. La percentuale di oscuramento non scende mai sotto al 60%, neanche nel Settentrione. La posizione più agevole del Sole nella volta celeste permetterà anche al Nord di apprezzare il fenomeno al meglio, pur con un oscuramento inferiore rispetto all’eclissi parziale del 2026.

Meglio giocare d’anticipo

Per le prossime eclissi manca più di un anno, ma in questi casi giocare d’anticipo non gusta. Soprattutto chi intende spostarsi per godere appieno del fenomeno dovrebbe cominciare a organizzarsi prima, tenendo conto che soprattutto per l’eclissi totale il turismo potrebbe far diventare complesso muoversi nei luoghi più fortunati. Ci sono ancora diversi mesi per organizzare il tutto, scegliendo possibilmente un’altura al riparo dall’inquinamento cittadino. Tra le destinazioni estere, invece, meglio scegliere tra Egitto, Tunisia e Algeria.

Per acquistare i dispositivi di protezione, occhialini e filtri solari, si farebbe però meglio a iniziare subito. Questi prodotti diventeranno sempre più richiesti con l’avvicinarsi delle eclissi, non soltanto rendendo difficile munirsene ma facendo schizzare alle stelle i prezzi. Farne a meno è fuori discussione, perché guardare direttamente il Sole può avere gravi ripercussioni sulla vista. A tal proposito, si ricorda che i dispositivi devono essere certificati ISO 12312-2.

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