Professionisti sanitari, iscrizione all’Albo dal 1° luglio: come fare, costi e sanzioni

Simone Micocci

28 Giugno 2018 - 11:01

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Come iscriversi ad un albo professionale? Dal 1° luglio scatta l’obbligo per 250mila professionisti sanitari; ecco come fare così da non rischiare delle severe sanzioni.

Professionisti sanitari, iscrizione all’Albo dal 1° luglio: come fare, costi e sanzioni

Dal 1° luglio 2018 scatta per molti professionisti in ambito sanitario l’obbligo di iscrizione ad un Albo professionale; in totale - come previsto dal decreto del 13 marzo 2018 - sono 17 i nuovi Albi istituiti, i quali faranno parte del nuovo Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, nel quale tra l’altro sono confluiti anche gli Albi - già esistenti - dei tecnici di radiologia e degli assistenti sanitari.

Quindi ancora pochi giorni e poi circa 250mila professionisti sanitari dovranno mettersi in regola iscrivendosi all’albo professionale della loro categoria di riferimento.

È importante sottolineare che non si tratta di un semplice obbligo burocratico, ma di una vera e propria “svolta” poiché in questo modo si potranno tenere sotto controllo tutti i professionisti abilitati ad operare nel SSN e allo stesso tempo sarà possibile contrastare con maggiore forza gli abusivi.

Prima di analizzare le sanzioni previste per chi esercita non essendo iscritto all’albo, vediamo per quali professionisti sanitari scatterà l’obbligo e come fare ad adempiere ai propri doveri iscrivendosi all’albo professionale.

Chi deve iscriversi ai nuovi albi professionali sanitari

Il decreto Lorenzin - legge 3/2018 - ha istituito 17 nuovi albi professionali riconoscendo così altrettante professioni sanitarie. Per chi non lo sapesse con il termine “Albo” si intende quel registro in cui vengono raccolti i dati dei professionisti di uno specifico settore (in questo caso quello sanitario) abilitati ad esercitare.

Quindi potranno iscriversi ai nuovi Albi (di cui di seguito trovate l’elenco completo) i laureati abilitati all’esercizio di tali professioni e i possessori di titoli equipollenti - o equivalenti - alla laurea abilitante.

Inoltre per potersi iscrivere è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • essere in possesso della cittadinanza italiana (o di un altro Paese dell’Unione Europea);
  • avere il pieno godimento dei diritti civili;
  • non avere carichi pendenti risultanti dal certificato generale del casellario giudiziario;
  • residenza o domicilio professionale nella circoscrizione dell’ordine.

A questo punto dobbiamo vedere quelle che sono le 17 professioni sanitarie per le quali è stato istituito un nuovo Albo professionale a cui è obbligatorio iscriversi. Ecco l’elenco completo delle professioni che entrano a far parte del nuovo maxi-Ordine previsto dalla Legge Lorenzin:

  • Tecnico sanitario di laboratorio biomedico;
  • Tecnico audiometrista;
  • Tecnico audioprotesista;
  • Tecnico ortopedico;
  • Dietista;
  • Tecnico di neurofisiopatologia;
  • Tecnico fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare;
  • Igienista dentale;
  • Fisioterapista;
  • Logopedista;
  • Podologo;
  • Ortottista e assistente di oftalmologia;
  • Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva;
  • Tecnico della riabilitazione psichiatrica;
  • Terapista occupazionale;
  • Educatore professionale;
  • Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.

L’obbligo scatterà dal 1° luglio 2018, quindi già da questo lunedì sarà possibile iscriversi all’Albo professionale della propria categoria di riferimento; vediamo come fare.

Come iscriversi all’albo dei professionisti sanitari

L’iscrizione sarà gestita dai 61 Ordini territoriali dei tecnici sanitari di radiologia medica presenti in Italia, supportati dai rappresentanti delle associazioni delle altre categorie (RAMR).

Per iscriversi il primo passo da fare è andare sul sito TSRM e registrarsi al portale, per poi iscriversi inserendo i dati anagrafici e il titolo formativo, indicando naturalmente l’Albo di riferimento.

Una volta compilato il modulo di autocertificazione dovrà essere stampato, firmato e poi ricaricato sul portale allegando un documento di identità.

A questo punto spetterà ai RAMR decidere dell’esito della domanda entro il termine di 60 giorni. In caso di risposta affermativa allora la richiesta sarà inoltrata al consiglio direttivo dell’Ordine territoriale a cui si fa riferimento che effettuerà delle ulteriori verifiche (questo avrà 3 mesi per esprimersi).

Costi

Nel frattempo, dopo aver ottenuto il placet del RAMR per il professionista ci saranno dei costi da sostenere (con le ricevute di pagamento che dovranno essere allegate insieme al documento d’identità), ovvero:

  • marca da bollo da 16€ da apporre sul modulo di autocertificazione verificato;
  • tassa di concessione governativa da 168€;
  • tassa di iscrizione annua che va dagli 80€ ai 120€.

Bisogna ricordare che chi continuerà ad esercitare una professione sanitaria senza iscriversi all’albo sarà considerato a tutti gli effetti come abusivo e come tale sarà soggetto a delle sanzioni molto severe.

Le sanzioni per l’esercizio abusivo della professione

Con la Legge Lorenzin c’è stato un inasprimento delle sanzioni per l’esercizio abusivo della professione. È l’articolo 12 a prevederlo, modificando quanto previsto dall’articolo 348 del Codice Penale.

Nel dettaglio, per chi esercita abusivamente - ad esempio con un titolo non riconosciuto o senza iscriversi all’albo - è prevista la reclusione che va da un periodo di 6 mesi a 3 anni. Allo stesso tempo ci sarà una multa da pagare, di importo compreso tra i 10.000€ e i 50.000€.

Inoltre la Legge Lorenzin modifica sia l’articolo 589 del Codice Penale (omicidio colposo) che quello successivo (lesioni personali colpose, gravi o gravissime), stabilendo che qualora il fatto venga commesso nell’esercizio abusivo di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato o di un’arte sanitaria le sanzioni ammontano a:

  • omicidio colposo: reclusione da 3 a 10 anni;
  • lesione grave: reclusione da 6 mesi a 2 anni;
  • lesione gravissima: da 1 anno e 6 mesi a 4 anni.

Prevista la reclusione da 1 a 5 anni - nonché una multa da 15.000€ a 75.000€ per quel professionista che ha determinato altri a commettere il reato ovvero ha diretto l’attività delle persone che sono concorse nel reato.

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