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di Glauco Maggi

Processare Biden e famiglia per affari sporchi è l’obiettivo del GOP nel nuovo Congresso

Glauco Maggi

19 dicembre 2022

Processare Biden e famiglia per affari sporchi è l'obiettivo del GOP nel nuovo Congresso

Chi vince le elezioni non solo determina l’indirizzo politico, ma ha anche il potere di condurre inchieste sull’operato del governo precedente.

Un aspetto trascurato del bipartitismo americano è che non conferisce soltanto la ovvia capacità al partito che vince le elezioni di determinare l’indirizzo politico negli affari esteri e di far passare le leggi in ogni campo, dall’economia all’ambiente. Offre anche, al partito che ha ottenuto la maggioranza della Camera dei deputati, la presidenza di un organismo parlamentare con il potere di condurre inchieste “politico-giudiziarie” sull’operato del governo precedente, il Comitato per la Supervisione e le Riforme (House Oversight and Reform Committee).

James Comer, Repubblicano del Kentucky, è già stato eletto alla carica di presidente dai deputati del suo partito, e non ha atteso gennaio, quando il rinnovato Congresso entrerà in funzione, per far conoscere, in un articolo sul Wall Street Journal, l’agenda delle inchieste che prenderanno forma nel prossimo biennio sotto la sua regia. E che automaticamente diventeranno materia di denuncia e di propaganda elettorale per il 2024.

Se la divisione dei poteri tra l’esecutivo (il presidente) e il legislativo (il Congresso) è una garanzia costituzionale di equilibrio e bilanciamento, di per s è non mitiga l’onnipotenza di un partito sull’altro nel caso, come è stato nel primo biennio della presidenza Biden, la Casa Bianca ed entrambi i rami del Congresso siano controllati dallo stesso partito.

Ecco perché, pur se è corretto il giudizio dato da tutti di una vittoria politica di Joe Biden e del suo partito, passato in Senato da 50 a 51 senatori su 100, non va sottaciuto il cambiamento importante che è comunque avvenuto a Washington: la Camera, che era in maggioranza Democratica, oggi è in maggioranza Repubblicana. Poiché le leggi devono essere approvate da entrambi i rami del Congresso prima di arrivare alla firma del presidente, è scontato che l’attività legislativa sarà di fatto paralizzata nei prossimi due anni. Passeranno solo misure con un appoggio bipartisan, rare se non impossibili in un acceso contesto bipolare qual è l’attuale. In sostanza, saranno approvate leggi finanziarie di routine per fare andare avanti la macchina dello stato, oppure neutre politicamente, non controverse.

Grazie al controllo dell’Oversight Committee, però, il Gop condurrà le inchieste che aveva invano cercato di promuovere, non avendo potere di subpoena (ingiunzione legale a rispondere sotto giuramento) quando la maggioranza era Democratica. Ed ecco i temi più caldi preannunciati da Comer:

  • I piani di business della famiglia Biden. Le prove già ottenute dai repubblicani nel settembre scorso hanno rivelato che Joe Biden ha mentito al popolo americano quando ha detto, prima del voto del novembre 2020, a proposito degli affari in Ucraina e Cina di suo figlio Hunter, «[non ho mai parlato con mio figlio dei suoi rapporti d’affari all’estero->article122222]». Il modello di business della famiglia Biden si basa sulla carriera politica di Joe e sui legami che ha creato, incrementando le fortune della sua famiglia, in particolare di suo figlio ma pure di suo fratello. La famiglia di Joe Biden, in parole più chiare, ha usato il suo nome a scopo di lucro in tutto il mondo. E se i membri della famiglia del presidente hanno accordi con avversari stranieri, ciò compromette il suo processo decisionale e minaccia la sicurezza nazionale.
  • Ritiro dall’Afghanistan. La fuga scomposta dell’amministrazione Biden ha portato alla morte di 13 militari statunitensi e ha lasciato l’esercito afghano nel caos, e impreparato a difendere il paese. I talebani hanno sequestrato l’equipaggiamento militare americano e quasi tutti i progressi compiuti per i diritti delle donne nel paese sono stati annullati. “Avevamo avviato un’indagine nell’agosto 2021 sull’incapacità dell’amministrazione di condurre in porto un ritiro sicuro e la continueremo”, promette Comer. E adesso avrà il potere di far testimoniare i militari e civili coinvolti nella debacle.
  • Crisi energetica. La guerra di Biden ai combustibili fossili prodotti negli Stati Uniti “ha ucciso posti di lavoro ben pagati nel settore dell’energia e ha fatto salire i prezzi del gas e dell’energia”, accusa il presidente dell’ Oversight Committee. Eppure, anche se gli americani lottano per sbarcare il lunario, Biden si è rifiutato di “liberare” la produzione energetica statunitense, e invece ha implorato i dittatori stranieri (Arabia Saudita, Iran, Venezuela) di pompare più petrolio (senza successo). Secondo i media, il presidente ha cercato un accordo con l’Arabia Saudita per aumentare la produzione appena prima delle elezioni di medio termine, sperando di abbassare il prezzo della benzina. I deputati Repubblicani, inoltre, continueranno l’indagine, iniziata nel maggio scorso, sulle mosse di Biden per diminuire la produzione di energia domestica quale parte della agenda climatica radicale della sua amministrazione. E su come, fin dai primi giorni alla Casa Bianca, il presidente Dem abbia messo a repentaglio l’indipendenza energetica americana.
  • Origini del Covid. Scoprirle è fondamentale per proteggere gli americani da future pandemie. “Continuano a crescere le prove che il virus abbia avuto origine da una fuga di laboratorio a Wuhan, in Cina, denuncia Comer. I dollari dei contribuenti statunitensi sono stati indirizzati verso quel laboratorio di Wuhan per condurre ricerche rischiose sul coronavirus dei pipistrelli, e “sembra che Anthony Fauci sapesse che la teoria della fuga di laboratorio era probabilmente vera, anche se ha respinto la possibilità in pubblico”. Continueremo a seguire i fatti per determinare cosa si sarebbe potuto fare diversamente, promette il neoeletto presidente-supervisore, per proteggersi dai danni subiti dagli americani durante la pandemia.
  • Crisi di frontiera e farmaco Fentanil. Continuerà l’indagine sull’agenda di immigrazione radicale del presidente, che ha creato la peggiore crisi di confine nella storia degli Stati Uniti, con 5 milioni di nuovi clandestini. L’inchiesta “di minoranza” era addirittura iniziata nel febbraio 2021, quando i segugi del Congresso e i giornali hanno fatto luce su come le politiche di Biden non stessero prevenendo effetti socialmente disastrosi: il traffico di esseri umani; le operazioni dei cartelli della droga; la penetrazione di droghe mortali come il Fentanil nelle comunità americane; il flusso di immigrati clandestini attraverso il confine in flagrante violazione della legge sull’immigrazione.

Glauco Maggi

Giornalista dal 1978, vive a New York dal 2000 ed è l'occhio e la penna italiana in fatto di politica, finanza ed economia americana per varie testate nazionali

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