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Boom del petrolio: esplode impianto in Libia. Quali ripercussioni?
mercoledì 27 dicembre 2017, di
Il prezzo del petrolio ha preso il volo nelle ultime ore, registrando performance mai viste nel corso degli ultimi due anni.
A determinare il rally dell’oro nero sono state le notizie di un’esplosione - forse causata dall’ISIS - avvenuta in un impianto situato in Libia, uno dei maggiori produttori di greggio in tutto il mondo.
Tutto ciò ha imposto una sonora battuta d’arresto alla produzione e di conseguenza ha permesso al prezzo del petrolio di decollare. Mentre il Brent si è avvicinato ai 67 dollari al barile, il Wti è riuscito a riportarsi sui 60 dollari.
(Il prezzo del petrolio Wti nelle ultime ore)
Le immediate ripercussioni
Non appena le notizie sull’esplosione dell’impianto in Libia sono iniziate a circolare, il prezzo del petrolio è salito sui massimi di due anni e mezzo. Il Brent ha guadagnato oltre 1,80 punti percentuali, mentre il Wti è salito dell’1,50% - i rialzi hanno sfiorato anche il 3%.
La suddetta esplosione ha messo in ginocchio l’impianto che rifornisce il terminal libico di Es Sider e ha così fatto perdere al Paese dai 70.000 ai 100.000 barili al giorno di produzione, stando a quanto riportato da Reuter e dalla National Oil Corporation di Tripoli.
Se si pensa che solo nel mese di novembre la Libia ha prodotto 973.000 barili di greggio ben si comprende come le perdite siano state imponenti dopo l’esplosione che, secondo i militari della regione, è stata causata dai militanti dell’ISIS.
Alla luce di quanto detto fino ad ora ci si chiede quanto ancora il prezzo del petrolio continuerà a risentire della situazione in Libia. La National Oil Company ha comunicato che le estrazioni (e dunque l’offerta di greggio) rimarranno limitate ancora a lungo, senza fornire ulteriori dettagli sulla tempistica.
Ricordiamo comunque come i guadagni delle ultime sessioni siano stati sì determinati dall’attacco in Libia, ma siano stati anche accentuati dai bassi volumi di scambio dovuti alle festività. Per questo il prezzo del petrolio ha sfiorato rialzi del 3%.
