Prezzo benzina e diesel in aumento: nuova stangata sui carburanti

Redazione Motori

9 Febbraio 2021 - 13:08

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Il prezzo della benzina continua ad aumentare e sfiora l’euro e cinquanta, mentre il diesel sfiora un euro e quaranta. La nuova stangata colpisce i consumatori.

L’aumento dei prezzi di benzina e diesel era stato segnalato già nel mese di gennaio 2021, ma i costi non hanno mai smesso di crescere. Il prezzo del petrolio, ad oggi, è di 60 dollari al barile. Inevitabili i rincari sui prezzi dei carburanti, che hanno ormai raggiunto l’euro e cinquanta.

Qual è il prezzo della benzina? E quanto costa il diesel? Ecco tutte le variazioni e i rincari degli ultimi anni.

Prezzi benzina e diesel: rincaro su self e servito

Le ultime rilevazioni del Ministero dello Sviluppo Economico, tramite l’osservatorio dedicato Osservaprezzi carburante, hanno rivelato un nuovo rincaro sui prezzi di benzina e diesel. Dopo gli aumenti di gennaio i carburanti tornano a salire e ciò si ripercuote anche sul prezzo delle merci che circolano su gomme.

Ad oggi, infatti, il prezzo della benzina in modalità self-service è di quasi 1,50 euro (il prezzo medio è 1,494 euro), con oscillazioni tra 1,490 e 1,515 euro (rispetto a 1,486 euro al litro della scorsa settimana). Per quanto riguarda, invece, il servito i prezzi salgono ulteriormente a 1,636 euro al litro per la benzina (da 1,629 della scorsa settimana).

Il diesel è passato a 1,367 euro al litro in modalità self-service (la scorsa settimane era 1,358 euro al litro), mentre per quanto riguarda il servito il prezzo medio è di 1,514 euro al litro (da 1,507 euro al litro della settimana scorsa).

La protesta delle associazioni e i danni per i consumatori

Il rincaro sui prezzi dei carburanti si ripercuote inevitabilmente sui consumatori e le associazioni temono che possa avere dei risvolti anche sul prezzo di altri beni di consumo. Aumentando il prezzo di benzina e diesel, infatti, potrebbero aumentare anche i costi dei beni che vengono trasportati su gomma (come quelli della filiera agroalimentare). L’Unione nazionale dei consumatori (Unc) ha definito tutto questo una “vergogna”.

Gli aumenti dei carburanti, secondo i dati settimanali del ministero dello Sviluppo Economico, durano ininterrottamente dal 16 novembre 2020 – ha fatto notare, in una nota, il presidente Massimiliano Dona -, con un rialzo di 9,5 centesimi al litro sia per la benzina (9,453) che per il gasolio (9,426), rispetto agli ultimi dati settimanali disponibili, relativi al 1 febbraio”.

Ciò significa che - ad oggi - per fare un pieno di 50 litri di carburantic’è stato un aggravio di 4,73 euro per la benzina e 4,76 euro per il gasolio”. Su base annua, quindi, per fare due pieni di carburanti al mese, i rincari sono pari a 113 euro all’anno per la benzina e 114 euro per il gasolio.

La preoccupazione è la stessa anche per il presidente di Codacons, Carlo Rienzi, che rivela come oggi, per fare un pieno, “si spendono 6,5 euro in più rispetto a maggio 2020 ”, quando la benzina era al suo minimo storico. Inoltre, prosegue Rienzi, “un litro di benzina costa alla pompa il 9,4% in più rispetto allo scorso maggio, mentre per il gasolio si spende l’8,9% in più”.

Infine, anche Coldiretti interviene a gamba tesa: “Se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani, che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre aumentano i costi per le imprese ”.

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