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Portafoglio del Martedì: rendimento in rosso, investiamo su Eni

Luca Fiore

10 Maggio 2022 - 17:22

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Nell’ultima settimana il rendimento del nostro portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit non ha fatto registrare variazioni confermandosi in territorio negativo. In questo numero inseriamo un’operazione al rialzo sulle azioni Eni.

Portafoglio del Martedì: rendimento in rosso, investiamo su Eni

Nell’ultima settimana il rendimento del nostro Portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit si è confermato in territorio negativo ed alcuni titoli attualmente presenti in portafoglio, causa una dose di volatilità particolarmente elevata, hanno rischiato di toccare lo stop loss.

Ai tre investimenti attualmente operativi, quelli sulle azioni STMicroelectronics , sul titolo Ferrari e su Snam, ne vogliamo aggiungere un quarto sul titolo che meglio rappresenta gli energetici di Piazza Affari: Eni.

Portafoglio di investimento: la situazione generale

Come previsto, la Federal Reserve ha incrementato il costo del denaro di 50 punti base. Abbiamo invece sbagliato nello stimare un rimbalzo del mercato, che c’è stato ma di durata particolarmente limitata. Powell ha precisato che nei prossimi meeting non ci saranno strette più consistenti e, di conseguenza, il CME FedWatch Tool all’81% per il meeting del 15 giugno stima un altro intervento da mezzo punto percentuale (che porterebbe il costo del denaro della prima economia all’1,25-1,5 per cento).

Dopo il balzo dell’inflazione, le indicazioni in arrivo dai dati macro stanno confermando anche l’altro lato del contesto deflazionistico: le maggiori economie stanno rallentando in maniera vistosa. E’ possibile che il balzo dei prezzi al consumo non sia poi così lontano da un picco, visto che proprio i numeri relativi la crescita economica sono destinati a fornire un primo elemento utile ad un rallentamento dei prezzi.

Come già rilevato nello scorso numero del Portafoglio del martedì, quando a luglio dovrebbe arrivare il momento di un rialzo dei tassi in Europa, è possibile che il focus degli operatori sia fortemente sbilanciato: più orientato sulla crescita economica e meno sull’inflazione (e quindi attendiamoci un opposizione a misure restrittive in quei Paesi in cui l’output gap è maggiore). Per ora il minore supporto e la crescita dei rendimenti è ben visibile sullo spread Btp-Bund che, a 200 punti base, è ad un livello doppio rispetto a sei mesi fa.

Un freno al Pil globale arriverà da Pechino, dove il focus è sempre sulla pandemia. Come per le autorità russe nel caso dell’invasione dell’Ucraina, quelle cinesi non ammetteranno mai di aver sbagliato i calcoli. Nell’attuale contesto, è possibile rilevare che la politica “Zero Covid” rappresenta, in questa fase della pandemia, il modo sbagliato di affrontare il virus.

Con il resto del mondo che, grazie all’efficacia dei vaccini, è ormai in grado di convivere con il virus, è ovvio che si tratta di un approccio che alla lunga dovrà essere abbandonato (e non sarà sconfessato). Visto che le misure di contenimento finiranno per zavorrare inutilmente la seconda economia globale, i dati relativi la crescita del dragone dovranno per forza di cose essere rivisti al ribasso.

In linea generale la sensazione è che, in presenza di un forte livello di ipervenduto (diversi titoli quotano a livelli prossimi ai minimi registrati a seguito dell’inizio dell’invasione), gli operatori siano alla ricerca di un catalizzatore positivo che fa fatica a palesarsi. In questo senso, c’è grande attesa per i dati relativi l’inflazione Usa in calendario domani (una stabilizzazione o un arretramento potrebbero far tornare gli acquisti).

Portafoglio del Martedì: azioni Eni, investiamo al rialzo

Negli ultimi sette giorni il rendimento del nostro portafoglio di investimento non ha fatto registrare variazioni confermandosi al -11%.

Tra gli investimenti operativi, troviamo quello sulle azioni Stmicroelectronics, realizzato con il Turbo Open End contrassegnato DE000HB30FH9. Dopo esser stato respinto dalla media mobile a 50 giorni, il titolo nelle ultime sedute ha fatto registrare un andamento negativo.

Nonostante lo stop loss sia stato fissato a 31 euro, quindi sotto il minimo fatto segnare il 7 marzo a 31,71 euro, la situazione per ora non è delle migliori.

Azioni Stmicroelectronics, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Altro investimento in portafoglio è Ferrari (DE000HB4QAM2): come nel caso precedente, la tenuta della resistenza rappresentata dalla media mobile, a 200 giorni in questo caso, ieri i corsi sono andati decisamente vicini allo stop loss fissato a 180 euro.

Azioni Ferrari, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Da martedì scorso è operativo anche il deal sulle azioni Snam, realizzato con il Turbo Open End emesso da UniCredit con sottostante le azioni Srg con Isin DE000HV4D7C9

Azioni Snam, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

Dopo il test della media mobile a 100 giorni e della linea ottenuta dai lows del 26 giugno e 1° giugno, il quadro grafico del titolo sembrerebbe destinato a migliorare.

Come accennato, nel numero di oggi vogliamo inserire un’operazione al rialzo sul titolo del Cane a sei Zampe utilizzando un Turbo Open End di UniCredit con codice Isin DE000HB30E83, barriera a 11,61 euro (distante il 13%) e leva a 6,76.

Anche nel caso delle azioni Eni ci troviamo al test della MM100 che, nonostante l’attuale fase di volatilità, alla luce di un grafico intonato positivamente, sembrerebbe superabile.

Azioni Eni, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader

In questo contesto intendiamo aprire una posizione rialzista con ingresso a 13,5 euro, target fissato a 14,2 euro e stop loss a 12,6 euro.

I nuovi prodotti inseriti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 11 del 9 maggio 2022. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.

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