Porsche: tutto pronto per la quotazione in Borsa

Gaetano Cesarano

30 Agosto 2022 - 16:20

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È ormai definito il piano di lancio dell’IPO Porsche: l’obiettivo di valutazione è di 85 miliardi di euro.

Porsche: tutto pronto per la quotazione in Borsa

Nonostante il difficile contesto di mercato per il settore automotive, l’offerta pubblica iniziale di Porsche AG procede spedita e si preannuncia come una delle più grandi IPO europee. Il fatturato 2021 del marchio di Stoccarda è stato di 33,1 miliardi di euro, in crescita del 15% sul 2020.

L’annuncio della quotazione del titolo alla Borsa di Francoforte potrebbe arrivare entro il 5 settembre. Nel frattempo il costruttore tedesco ha già raccolto l’interesse degli investitori per un’offerta complessiva che potrebbe raggiungere verosimilmente gli 85 miliardi di euro.

La casa automobilistica tedesca ha raccolto nella fase di pre-ordini l’interesse di diversi investitori per l’intera offerta, ma i dettagli dell’IPO saranno comunque resi noti solo dopo l’approvazione del Consiglio di Sorveglianza.

Tra i fondi d’investimento più interessati figurano T Rowe Price Group e Qatar Investment Authority, negli ultimi giorni i rumor scommettono però anche sull’interessamento di Dietrich Mateschitz, fondatore di Red Bull, e di Bernard Arnault, CEO di LVMH Moët Hennessy - Louis Vuitton, gruppo leader nel settore del lusso e della moda.

L’interesse in forte espansione è senz’altro positivo e sta mettendo a freno le preoccupazioni sulla governance aziendale e sulla possibile forte influenza futura del Gruppo Volkswagen, che tra qualche giorno sarà ufficialmente guidato da Oliver Blume attuale numero uno di Porsche AG.

È comunque doveroso ricordare che Volkswagen aveva già acquisito nel 2012 il 50,1% di Porsche AG e che oggi le famiglie Piech e Porsche, attraverso Porsche SE controllano il 100% di Porsche e poco più del 52% dei diritti di voto nella struttura azionaria di Volkswagen.

Come era già successo per Ferrari (la cui separazione dal titolo FCA è datata 2016), la quotazione di Porsche è volta a generare ulteriore valore finora e se la stima di 60-85 miliardi fosse confermata, la valorizzazione del brand tedesco potrebbe essere pari a quella dell’intera Volkswagen.

L’accordo per la quotazione prevede che il capitale Porsche sia suddiviso in parti uguali tra azioni ordinarie con diritto di voto e azioni privilegiate senza diritto di voto. Sul mercato dovrebbero essere collocate solo le ultime in una percentuale massima del 25%. Allo stesso tempo Porsche SE rileverà il 25% + 1 delle azioni ordinarie Porsche AG, ad un prezzo maggiorato del 7,5% rispetto alle privilegiate, mantenendo la maggioranza assoluta dei diritti di voto in entrambe le società.

L’operazione sarà parzialmente finanziata da Volkswagen attraverso la distribuzione del 49% degli incassi come dividendo straordinario, mentre alle famiglie Porsche e Piech, attraverso le azioni con diritto di voto di VW, verrebbe garantito un dividendo per finanziare l’acquisto di una quota di minoranza in Porsche.

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