Popolare di Sondrio e BPER, focus sulle azioni a Piazza Affari dopo rumor su diktat BCE. La banca valtellinese pubblica un comunicato.
Azioni Banca Popolare di Sondrio osservate speciali dopo le indiscrezioni relative alla batosta arrivata dalla BCE, che ha intimato alla banca valtellinese di adottare alcune “misure di vigilanza” per ovviare ad alcune “gravi” e “significative carenze” che caratterizzerebbero la gestione dell’istituto.
Nel mirino della Vigilanza della Banca centrale europea, la contabilizzazione di alcuni crediti che hanno continuato a essere “classificati come in bonis”, a dispetto delle riduzioni di valore sofferte e della necessità che la banca provvedesse ad accantonare riserve per garantirne la copertura.
In modo particolare, stando a quanto ha scritto la stessa BCE, nella trimestrale al 31 marzo 2025, la Popolare di Sondrio ha indicato un NPE ratio (incidenza dei crediti deteriorati) lordo di 2,9% e netto dell’1%, salvo indicare, in un rimando a pie’ pagina, che “qualora dovesse operare tutte le riclassificazioni” chieste dall’autorità, l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti “diventerebbe pari a 3,3% (1,4% netto)”.
Nel manifestare i timori sull’affidabilità dell’NPE ratio e della qualità degli attivi della Popolare di Sondrio, la BCE ha così chiesto all’istituto di adottare alcune “misure di vigilanza”, tra le quali l’iscrizione di 219 milioni di crediti in bonis a UTP.
Le azioni della Popolare di Sondrio, scambiate sul Ftse Mib di Piazza Affari, hanno chiuso la giornata di contrattazioni praticamente ingessate, a quota 11,865 euro.
Nessuna grande reazione a caldo, dunque, ai rumor relativi alla stangata della BCE, sebbene i titoli abbiano di fatto azzerato i guadagni che stavano riportando prima della diffusione delle indiscrezioni, in una sessione di solidi acquisti per la borsa di Milano, sulla scia dell’accordo commerciale raggiunto in Svizzera tra l’amministrazione Trump e la Cina di Xi Jinping.
La Casa Bianca ha annunciato che, in base all’intesa che è stata siglata, i dazi reciproci imposti sia dalla Cina sui prodotti USA che dagli Stati Uniti sui prodotti cinesi scenderanno da un valore superiore al 100% al 10% per un arco temporale di 90 giorni.
La notizia della tregua ha fatto scattare fin da subito i buy sull’azionario globale e anche a Piazza Affari.
Le azioni della Banca Popolare di Sondrio e di BPER, quest’ultima banca modenese guidata dal CEO Gianni Franco Papa che, agli inizi di febbraio di quest’anno, ha annunciato una OPS per conquistare la banca popolare, hanno azzerato tuttavia i guadagni dopo i rumor relativi alla missiva inviata dalla BCE alla Pop di Sondrio.
Nervosismo a Piazza Affari non solo per la Pop di Sondrio, ma nei confronti della stessa strategia lanciata da BPER, volta a convolare a nozze con l’istituto.
In questa situazione, anche l’appetibilità dei titoli BPER ha accusato un duro colpo, in attesa di chiarimenti da parte delle banche interessate entrambe dal dossier, in quanto coinvolte nell’operazione di risiko bancario.
Quotati entrambi sul Ftse Mib di Piazza Affari, entrambi i titoli hanno azzerato i rialzi precedentemente incassati, con la Popolare di Sondrio che ha chiuso la sessione inchiodata alla parità.
Detto questo, le azioni della Popolare di Sondrio viaggiano tuttora a un valore in rialzo del 4% circa su base settimanale e sono reduci da un rally pari a ben +22,5% su base settimana.
Dall’inizio del 2025, i titoli sono balzati del 44,6% circa, ed è di oltre +47% il trend su base annua.
Dopo aver accusato un lieve ribasso, hanno riagguantato debolmente il territorio positivo i titoli BPER (+0,08%, a 7,848 euro), che rimangono in ogni caso ben comprati nel breve, medio lungo termine, in crescita del 6% su base settimanale e di oltre il 25% su base mensile.
YTD la performance di BPER è di un rialzo superiore a +27%, mentre nell’ultimo anno le azioni sono volate di quasi +64%. Sorprendente il rally degli ultimi tre anni di trading, pari a un balzo del 348% circa.
Intanto la Popolare di Sondrio ha appena diramato un comunicato con cui ha informato il mercato del rinnovo, da parte del suo CDA, riunitosi nella giornata di oggi, lunedì 12 maggio 2025, dei Comitati consiliari, che risultano composti come di seguito riportato:
Comitato Controllo e rischi
- Malaguti Maria Chiara
- Montaudo Christian
- Providenti Salvatore
- Riva Franco Giuseppe
- Zambelli Rossana
Comitato Nomine e governance
- Ermetes Maria Letizia
- Molla Pierluigi
- Neervoort Séverine Mélissa Harmine
- Recchi Giuseppe
- Stefini Silvia
Comitato Remunerazione
- Giay Roberto
- Malaguti Maria Chiara
- Stefini Silvia
- Venosta Francesco
Comitato Operazioni con parti correlate e soggetti collegati
- Montaudo Christian
- Providenti Salvatore
- Recchi Giuseppe
- Zambelli Rossana
Comitato Sostenibilità
- Neervoort Séverine Mélissa Harmine
- Riva Franco Giuseppe
- Stefini Silvia
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