Ilva, piano B in arrivo: cosa prevede?

C. G.

12 Novembre 2019 - 09:14

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Ilva: prende forma il piano B, ma cosa prevede?

Ilva, piano B in arrivo: cosa prevede?

Il piano B per l’Ilva sta prendendo forma.
L’artefice? Nientemeno che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale ha iniziato a studiare tutte le possibili soluzioni a una vicenda sempre più complicata.

D’altronde la posizione di ArcelorMittal non è cambiata. La scorsa settimana il colosso ha comunicato la sua intenzione di sfilarsi dal contratto gettando nuove ombre sul futuro dello stabilimento. Quanti avevano visto in questa decisione un semplice bluff volto ad ottenere maggiori concessioni si sono dovuti ricredere.

Da qui la necessità di iniziare a ragionare su un piano B per l’Ilva, necessario a tutela le migliaia di lavoratori che, ad oggi, stanno rischiando grosso.

Piano B Ilva: cosa prevede?

Nella giornata di ieri, lunedì 12 novembre, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri ha definito il recesso di ArcelorMittal come illegittimo poiché contrario al preliminare di vendita. Da qui la decisione di chiedere un ricorso in Tribunale.

Tutto è accaduto mentre il premier Conte ha iniziato a studiare un ipotetico piano B per l’Ilva. Quest’ultima, ha riportato Il Messaggero, potrebbe tornare completamente nelle mani dei commissari.

Tra le ipotesi anche quella di un prestito ponte, da circa 700-800 milioni di euro, che potrebbe aprire le porte a una nuova gara d’appalto. L’obiettivo? Trovare nuovi player disposti a farsi carico del salvataggio.

Tra i nomi più caldi sicuramente Cassa Depositi e Prestiti che potrebbe dar vita a un modello simile a quello adottato per Alitalia (con il MEF al 15%).

Ovviamente l’obiettivo principale continuerà ad essere sempre lo stesso: quello di convincere (anche con il ricorso alla giustizia) ArcelorMittal a non voltare le spalle all’acciaieria.

Come? Accettando magari fino a 2.500 esuberi, concedendo una nuova immunità penale, e persino uno sconto sul canone di affitto.

Molto probabilmente, i passi avanti del Governo non serviranno a molto e ArcelorMittal continuerà per la sua strada. Il piano b per l’Ilva si farà sempre più spazio in questo contesto.

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