Cosa ha portato le azioni Iveco a volare di oltre +26% negli ultimi cinque giorni di trading a Piazza Affari?
Cosa sta succedendo alle azioni di Iveco, il gruppo che si presenta come “uno dei principali attori del settore dei trasporti a livello mondiale”, produttore di veicoli commerciali e camion e azienda controllata dalla holding della famiglia Agnelli-Elkann, che detiene il 27% del suo capitale?
È da un po’, in queste ultime sedute di Piazza Affari, che il titolo ha messo il turbo, sulla scia di alcuni rumor che sono stati riportati alla fine della scorsa settimana dall’agenzia di stampa Reuters, relativi al piano della famiglia Agnelli di cedere la quota posseduta nella società.
Tre le fonti interpellate da Reuters che hanno parlato del dossier, di cui due hanno fatto il nome di Tata Motors, il colosso made in India che avrebbe avvicinato Exor presentandosi alla stregua di un potenziale acquirente della partecipazione di controllo in Iveco, in mano alla holding.
La cessione, è stato precisato, non avrebbe tuttavia per oggetto la divisione di Iveco IDV attiva nel settore della difesa.
Detto questo, le speculazioni si sono subito accese, continuando a sostenere le quotazioni del titolo che oggi, nei massimi intraday, è volato sul Ftse Mib fino a più del 9%.
Ora le azioni rallentano il passo, confermandosi tuttavia ancora tra le migliori del listino benchmark di Piazza Affari, avanzando del 4,6% circa, a quota 18,77 euro.
Quei rumor che hanno fatto schizzare subito al rialzo le azioni Iveco
Quei rumor, non commentati da nessuna delle parti interessate, hanno scatenato subito la febbre per le azioni di Iveco che, lo scorso venerdì, sono volate fino a +9,7% sul Ftse Mib della borsa di Milano, per concludere poi la giornata di contrattazioni in corsa dell’8,3%, con gli investitori che hanno pregustato un ulteriore aumento dell’appeal speculativo del titolo, già forte di corposi progressi messi a segno dall’inizio del 2025.
Immediata in realtà non solo la reazione delle azioni Iveco ma anche dei sindacati, che hanno bussato prontamente alla porta del Ministro dell’Industria e del made in Italy Adolfo Urso per chiedere un incontro, al fine di confrontarsi sul futuro dell’azienda.
Va ricordato che è da un po’ che il titolo Iveco è sotto osservazione, soprattutto dopo la conferma del piano, nel mese di maggio, che punta allo scorporo, dunque allo spin off, della divisione attiva nel settore della difesa del gruppo entro la fine del 2025, oppure alla sua vendita. Piano che avrebbe già catalizzato l’attenzione di alcuni potenziali acquirenti.
È stato lo stesso CEO di Iveco Olaf Persson, alla metà di maggio, a ribadire che, a seguito di quanto annunciato in dettaglio il 7 febbraio 2025, “il CDA ha deciso di procedere con la separazione della divisione di difesa del gruppo attraverso una operazione di spin off”.
Persson aveva aggiunto in quella occasione che lo spin off avrebbe avuto “luogo entro il 2025”, e che sarebbe stato “soggetto all’approvazione richiesta del CDA e degli azionisti di Iveco Group, così come da parte dei board di tutte le sussidiarie coinvolte, così come alle autorizzazioni delle autorità di regolamentazione necessarie”
Su questo dossier, una terza fonte di Reuters ha riferito che Exor avrebbe già avviato, di fatto, trattative con più di una controparte non europea in merito alla possibile vendita della divisione.
Agnelli pronti a cedere controllo Iveco agli indiani di Tata Motors? E lo scorporo di IDV?
Tornando ai rumor di Reuters, ieri una nota di Equita SIM ha riportato le indiscrezioni anche de Il Fatto Quotidiano secondo le quali, sulla base di “fonti autorevoli” non identificate, “ l’accordo con Tata per la cessione della quota di controllo di Exor sarebbe già pronto e il governo italiano ne sarebbe già al corrente ”.
Secondo queste indiscrezioni, al fine di poter procedere con l’accordo, “ mancherebbe solo la separazione del business militare ”. Business militare la cui cessione potrebbe far entrare nelle casse di 1,7 miliardi euro, mentre Bloomberg ha già parlato di potenziali offerte per l’unità di Iveco per 1,9 miliardi di euro.
Tra le possibile proposte per la conquista di IDV (Iveco Defense, Reuters ha citato la presenza di una offerta congiunta da parte del colosso della difesa italiano Leonardo e della tedesca Rheinmetall, così come di altre due altre proposte, una dal gruppo franco-tedesco KNDS e un’altra dall’azienda Czechoslovak Group.
Iveco pronta ad essere acquistata una volta “libera” dalla divisione difesa?
Equita aveva già commentato le voci relative al destino di Iveco in una nota precedente di lunedì, 21 luglio, scrivendo che, a suo avviso, i rumor riportati da Reuters su possibili contatti tra Tata Motors ed Exor sulla cessione da parte della famiglia Agnelli della quota di controllo pari al 27,1%, successivamente alla “separazione del business militare IDV” confermerebbero la sua view di una Iveco ex-IDV “destinata ad una business combination o ad essere acquisita al fine di accelerare la risoluzione dei noti problemi strutturali”.
Equita ha commentato le voci di mercato da un lato senza fare mistero della propria sorpresa per “la tempistica di questo news flow, in quanto antecedente alla decisione sul futuro di IDV”.
Detto questo, a suo avviso l’indiscrezione di Reuters è “realistica”, a causa della “ scarsa presenza in Europa di Tata nei veicoli commerciali ”.
Ancora, gli analisti della SIM milanese hanno sottolineato che non può “essere escluso a priori l’esercizio del golden power da parte del governo italiano anche se dal perimetro verrebbe esclusa IDV”.
Golden power su Iveco da parte del governo Meloni?
Equita ha di fatto così scritto nella nota:
“Noi non escludiamo che il tema possa essere già stato affrontato col Governo (o potrebbe esserlo a breve) a cavallo del processo in corso per la cessione/lo spin-off di IDV, restando dell’idea che lo scenario più probabile sia la cessione di IDV a Leonardo”.
Tutte queste opzioni, indubbiamente, stanno facendo salire l’appeal speculativo delle azioni Iveco.
Occhio al trend dei titoli nel breve, medio, lungo periodo, con gli analisti di Equita SIM nello specifico che hanno una view positiva, a fronte di un target price pari a € 18,50 (che, con i continui buy fioccati sul titolo, è stato ormai superato).
Iveco, il trend a Piazza Affari. Balzo di oltre +26% in soli 5 giorni e occhio alla corsa YTD
Il rally delle azioni dell’azienda produttrice di camion è sotto gli occhi di tutti, e si è innegabilmente intensificato dopo i rumor diffusi dall’agenzia di stampa Reuters.
Scambiata sul Ftse Mib di Piazza Affari, Iveco è balzata di oltre +26% negli ultimi cinque giorni di contrattazioni e di più del 23% nell’ultimo mese di trading, portando il trend degli ultimi tre mesi a un guadagno pari a +42,5% circa.
YTD la performance è di uno scatto di oltre +100%, mentre su base annua il guadagno è pari a +89,5%.
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