Pensioni, rischio stop dopo i nuovi controlli Inps: chi rischia e cosa fare per tutelarsi

Luna Luciano

24 Febbraio 2023 - 19:16

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L’Inps ha dato il via ai nuovi controlli per accertare l’esistenza in vita dei pensionati all’estero. Ecco chi rischia e cosa fare per tutelarsi.

Pensioni, rischio stop dopo i nuovi controlli Inps: chi rischia e cosa fare per tutelarsi

L’Inps ha programmato una nuova lista di controlli per le pensioni percepite all’estero. L’Istituto nazionale per la previdenza sociale ha infatti deciso di inaugurare una nuova campagna, curata da Citibank, per accertare l’esistenza in vita dei pensionati residenti all’estero.

È questo il messaggio pubblicato dall’Inps nel quale si comunicano le tempistiche con le quali verranno effettuati i controlli all’estero nel 2023/2024. Lo scopo dei controlli è abbastanza chiaro: quello di annullare ed escludere il pagamento di prestazioni a persone che sono in realtà decedute e di cui beneficiano altre persone a loro nome.

La campagna sarà divisa in due sessioni, o cicli, e ad effettuare i controlli sarà appunto Citibank NA, l’Istituto di credito che esegue i pagamenti al di fuori del territorio nazionale per conto dell’INPS.

In caso di mancata verifica c’è quindi il rischio dello stop della pensione. Per evitare che il pagamento venga sospeso, i pensionati all’estero dovranno tutelarsi seguendo una precisa procedura. Ecco cosa fare e chi sarà escluso dai controlli.

Pensioni, rischio stop con i nuovi controlli dell’Inps: ecco cosa accadrà

Le pensioni percepite all’estero saranno quindi sotto esame. E per poter accertare l’esistenza in vita dei pensionati l’Inps ha deciso di dividere i controlli in due blocchi a seconda delle aree geografiche in cui i pensionati abbiano la loro residenza. I controlli di ogni blocco saranno a loro volta suddivise in due fasi.

  • Il primo blocco, che si svolgerà dal 20 marzo 2023 al 18 luglio 2023, riguarderà i pensionati residenti nel Continente americano, Asia, Estremo Oriente, Paesi scandinavi, Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi. Dopo aver ricevuto la richiesta di attestazione dell’esistenza in vita, i pensionati avranno tempo fino al 18 luglio 2023 per far pervenire i documenti richiesti. Nel caso in cui l’attestazione non sia stata fornita, il pagamento della rata di agosto 2023 - laddove possibile - avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza. In caso di mancata riscossione personale o consegna del modulo di attestazione di esistenza in vita entro il 19 agosto 2023, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di settembre 2023.
  • Il secondo blocco si terrà tra il 20 settembre 2023 e il 18 gennaio 2024 e riguarderà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. I pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 18 gennaio 2024. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di febbraio 2024 avverrà in contanti presso la stessa agenzia (Western Union) e in caso di mancata riscossione o invio dell’attestazione di esistenza entro il 19 febbraio 2024, il pagamento sarà sospeso a partire da marzo 2024.

Pensioni, rischio stop dopo i nuovi controlli Inps: chi rischia e chi no

Sono quindi a rischio le pensioni di chi non riuscirà a fornire il modulo di attestazione dell’esistenza in vita. Per evitare la sospensione dei pagamenti da settembre 2023 e marzo 2024 - a seconda del blocco d’appartenenza - occorrerà provvedere al ritiro della pensione entro il 19 agosto 2023 o 19 febbraio 2024. Tuttavia è necessario sapere che la localizzazione su Western Union non potrà avvenire se il pensionato è residente in Italia; se tale agenzia non è presente nel paese in cui si è residenti o se l’importo è superiore a 6.300 euro.

Eppure ci sono pensionati all’estero che saranno esclusi dai controlli:

  • non dovrà restituire il modulo chi avrà già riscosso almeno una rata in contanti allo sportello Western Union entro il termine di restituzione dell’attestazione.
  • titolari di pensioni che sono oggetto di scambi mensili di informazioni con le Istituzioni previdenziali tedesche, svizzere, polacche e francesi (Cnav);
  • pensionati residenti in Belgio, beneficiari di trattamenti pensionistici comuni con l’Sfpd;
  • beneficiari i cui pagamenti sono stati già sospesi da Citibank a seguito del mancato completamento delle precedenti campagne di accertamento dell’esistenza in vita o di riaccrediti consecutivi di rate di pensione.

Pensioni, rischio stop dopo i nuovi controlli Inps: cosa fare per tutelarsi

Davanti al rischio della sospensione della pensione in caso di mancato accertamento è bene che i pensionati sappiano come tutelarsi e quindi cosa poter e dover fare.

In primo luogo compilare il modulo di Certificazione di esistenza in vita accompagnato da una lettera di spiegazioni per la sua compilazione. Dopo aver firmato il modulo ci si dovrà recare presso uno dei “testimoni”, ossia rappresentante di un’ambasciata o consolato Italiano o un’autorità locale, autenticandone la firma. Altrimenti, Citibank accetterà anche i moduli di certificazione emessi da enti pubblici locali - non saranno però valide certificazioni rilasciate per altre finalità, nel caso in cui l’ente non rilasci informazioni sull’Istituzione di appartenenza o il nome del funzionario, i pensionati potranno inviare attestazioni indicando nome e indirizzo dell’autorità che ha verificato la propria identità.

Con il modulo dovrà essere allegata la fotocopia di un documento di identità in corso di validità e spedirlo alla casella postale: “PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom” entro i termini.

Per i pensionati in stato di infermità fisica o mentale, o che risiedono in strutture di riposo o sanitarie saranno previste delle procedure alternative. Per i pensionati residenti in Australia, Canada, Regno Unito e negli Usa sarà possibile effettuare la procedura online attraverso il portale web predisposto da Citibank. Dopo i controlli del 2015 l’Inps ha fornito a Citibank una lista di operatori che hanno le qualifiche di testimoni accettabili, i quali (previa autorizzazione) potranno accedere per accertare l’esistenza in vita del beneficiario.

Ancora è disponibile anche un servizio di videochiamata con i funzionari delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero. Per poterne fruire il pensionato dovrà inserire nel modulo anche il recapito telefonico e indirizzo e-mail, inviando una copia digitale alla locale Autorità consolare. Il servizio di videochiamata potrà essere utilizzato anche dai testimoni accettabili da CitiBank.

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