Pensioni: ufficiale la riforma francese, ecco cosa prevede

Antonio Cosenza

11 Dicembre 2019 - 18:56

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Riforma delle pensioni: il Governo francese ha ufficializzato il proprio progetto. Età pensionabile a 62 anni (per tutti), ma con dei malus per chi non resta a lavoro fino a 64 anni.

Pensioni: ufficiale la riforma francese, ecco cosa prevede

Riforma delle pensioni: finalmente, dopo giorni di sciopero, il Governo francese ha svelato il proprio progetto confermando le anticipazioni riguardo all’età pensionabile e al nuovo meccanismo ideato da Macron e dalla sua squadra.

A presentare il progetto è stato il premier francese Edouard Philippe, il quale davanti al Consiglio economico e sociale ha fatto chiarezza su cosa intende fare il Governo Macron sul fronte pensioni. Ricordiamo, infatti, che alla sola notizia - mai confermata ufficialmente visto che un progetto vero e proprio non era stato ancora presentato - di una riforma delle pensioni pensata per innalzare l’età pensionabile il popolo francese è sceso in piazza con l’intenzione di far tornare il Governo sui propri passi.

Gli scioperi generali, però, non sembrano aver prodotto gli effetti sperati: il premier, infatti, ha dichiarato che il Governo non intende rinunciare alla riforma delle pensioni. Contestualmente è stata fatta chiarezza su cosa prevederà il progetto tanto discusso: una riforma che pur mantenendo l’età pensionabile a 62 anni (in Italia è di 67 anni) incentiverà i francesi a restare a lavoro almeno fino ai 64 anni di età.

Riforma pensioni: svelato il progetto francese

A pochi giorni dall’inizio degli scioperi che stanno paralizzando la Francia, il premier francese - Edouard Philippe - ha rivelato le linee generali della riforma delle pensioni pensata da Macron, annunciando poi che il progetto di legge sarà presentato in Consiglio dei Ministri il 22 gennaio, per poi arrivare in Parlamento verso la fine di febbraio.

Il primo punto riguarda l’introduzione di un sistema universale, eliminando quindi i 42 regimi attualmente esistenti che prevedono dei privilegi e delle agevolazioni per alcune categorie di lavoratori (come per il personale della compagnia ferroviaria SNCF o di quella del trasporto pubblico parigino RATP).

Ci saranno quindi requisiti uguali per tutti, un po’ come succede in Italia dove comunque sono previste agevolazioni per alcune categorie di lavoratori (come i precoci, o anche coloro che assistono un familiare disabile). Ciò comporterà degli svantaggi per coloro che in questi anni hanno potuto beneficiare di un trattamento più agevole; tuttavia, come spiegato dal Premier, non ci saranno comunque variazioni per coloro che sono nati prima del 1975, i quali non saranno coinvolti dalla riforma.

Non sarà una riforma brutale” - ha dichiarato Philippe - “tant’è che i primi effetti ci saranno solamente nel nel 2027”.

Il secondo punto della riforma delle pensioni in Francia prevede il mantenimento dell’attuale età pensionabile, pari a 62 anni, ma con l’introduzione di un meccanismo di bonus/malus che spingerà i francesi a lavorare più a lungo.

Andando in pensione a 62 anni, infatti, si andrebbe a percepire un assegno più basso rispetto a quello previsto nel caso in cui si raggiunga la cosiddetta “età dell’equilibrio”, pari a 64 anni. Solo a 64 anni, quindi, non ci sarebbe alcuna penalizzazione; continuando a lavorare anche dopo questa soglia, invece, si potrebbero guadagnare dei bonus incrementando l’assegno.

Riforma pensioni, il progetto non piace ai sindacati: scioperi sempre più duri

Nonostante il progetto di riforma francese non appaia così ostico per i lavoratori (basti vedere quanto successo in Italia nel 2011, quando la riforma Fornero introdusse regole ben più severe per il pensionamento tant’è che oggi la nostra età pensionabile è pari a 67 anni) non si placa la protesta degli stessi, con i sindacati che hanno risposto alle parole di Philippe annunciando una nuova serie di scioperi generali.

Le manifestazioni di questi giorni, quindi, non accennano a placarsi, anzi: in queste ore, ad esempio, la CGT-Cheminots - primo sindacato francese nel settore dei trasporti - ha dichiarato di voler inasprire lo sciopero e tante altre organizzazioni sindacali faranno altrettanto.

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