Pensioni, conviene davvero trasferirsi all’estero per pagare meno tasse?

Giorgia Bonamoneta

22 Aprile 2023 - 21:23

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Sono molti i pensionati che lasciano l’Italia per vivere la terza età in un cosiddetto paradiso fiscale per pensionati. Trasferirsi all’estero per pagare meno tasse conviene davvero?

Pensioni, conviene davvero trasferirsi all’estero per pagare meno tasse?

Sono molti i pensionati o i futuri pensionati che immaginano di vivere il resto della vita all’estero per pagare meno tasse. Sono noti i cosiddetti “paradisi dei pensionati” che per stile di vita, ma soprattutto costo della vita attirano comunità più o meno grandi di pensionati italiani all’estero.

Il fenomeno della fuga dei pensionati, che si specchia alla fuga dei giovani nelle capitali economiche europee e non per avere uno stipendio più alto, è piuttosto comune anche negli altri Paesi. Uno fra tutti gli Stati Uniti, dai quali i pensionati scappano per rifugiarsi in Messico o nei Caraibi. Viste le premesse del fenomeno, comune in diverse realtà, si può credere che convenga davvero trasferirsi all’estero per pagare meno tasse. Ma se non fosse così?

Tra una spesa di trasferimento e una nuova vita da iniziare in un paese diverso, c’è chi dai paradisi fiscali è scappato per tornare in Italia. Eppure, con la giusta preparazione e scegliendo il luogo più adatto, è possibile godersi davvero la vecchiaia in un paradiso dei pensionati.

Pro e conto di trasferirsi: all’estero si pagano meno tasse sulle pensioni

È vero, andare all’estero con la propria pensione italiana vuol dire in molti casi risparmiare. Infatti sono molte le persone assegnatarie della pensione che partono con questa motivazione e che traggono benefici dal pagare meno tasse sulle pensioni. Le località, dette anche “paradisi dei pensionati”, più gettonate sono:

  • Albania (aliquota pari allo 0%)
  • Tunisia
  • Cipro (aliquota fissa del 5%)
  • Grecia
  • Croazia
  • Portogallo
  • Isole Canarie

In queste località il costo della vita si aggira a circa la metà di quello italiano, portando a un bel risparmio mensile. Anche gli affitti sono più bassi e con 300 euro circa si può ottenere una bella casa sul mare in Tunisia e non solo.

Per fare degli esempi:

Un pensionato con 25 mila euro di assegno annuale in Italia paga 5.200 euro di tasse. All’estero invece potrebbe arrivare a risparmiare molto. Per esempio:

  • in Portogallo si risparmiano circa 2.600 euro;
  • in Tunisia si risparmiano 3.900 euro.
  • Pensione: quali sono i contro di trasferirsi all’estero?

    Trasferirsi all’estero vuol dire far fronte a diverse pratiche burocratiche. Un impegno che non tutti vogliono prendersi e che per questo spesso viene demandato ad agenzie che fanno da intermediarie. C’è da pensare infatti a tutte le pratiche di trasferimento, come la ricerca di un alloggio e il cambio di residenza. Spesso sono passaggi che avvengono senza conoscere la lingua locale e quindi portate a termine con più difficoltà.

    Questi sono però aspetti superabili, al contrario la questione sanitaria potrebbe non essere risolvibile tanto facilmente. Anche se si risparmia sulle tasse, in molti luoghi sarà necessario stipulare un’assicurazione sanitaria (anche obbligatoria) e far fronte a spese che in Italia sono passate gratuitamente al raggiungimento di una certa età.

    A questi punti si aggiungono quelli di carattere personale, come la capacità di adattarsi agli usi e costumi differenti o di trovarsi lontani dai cari per lunghi periodi. In altre parole si può dire che il vantaggio fiscale spesso si scontra con le praticità della vita quotidiana, dalla spesa alle abitudini del tempo libero, fino ad aspetti più complessi come la sanità e le pratiche burocratiche.

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