Pensione anticipata: ecco come andare in pensione a 57 anni

Pensione anticipata a 57 anni? Possibile, ma soltanto per le donne. Questo è quanto stabilisce uno studio attualmente in fase di valutazione, che potrebbe essere introdotto nel decreto Milleproroghe o Omnibus, e secondo cui le donne potrebbero raggiungere i 35 anni di contributi, che occorrono per la pensione anticipata a 57 anni grazie a Opzione Donna, tramite il cumulo gratuito.

Ecco come andare in pensione a 57 anni, unendo le due misure Opzione Donna e Cumulo gratuito per accumulare i contributi versati in gestioni diverse, questa è la grande novità per le donne lavoratrici.
Pensione anticipata: con la novità attualmente al vaglio dei legislatori si potrebbe consentire la pensione a 57 anni a molte donne finora escluse dai requisiti per l’Opzione Donna che richiede un minimo di 35 anni di contributi nella stessa gestione.

Finora l’unico modo per le lavoratrici che hanno contributi in gestioni diverse è la ricongiunzione onerosa, che comunque esclude i contributi nella gestione serparata, e quindi rimangono fuori dall’Opzione donna lavoratrici che hanno lavorato come libera professionista, co.co.co., con i voucher, a meno che non abbiano già 35 anni di contributi in un’altra cassa.

Pensione anticipata a 57 anni per le donne? Se il cumulo gratuito venisse esteso all’opzione donna, a molte lavoratrici sarà consentito di andare in pensione anticipata agevolata, comprese le iscritte alla Gestione separata.

Del resto, la riforma pensioni entrata in vigore il primo gennaio con la legge di Bilancio 2017 prevede diverse forme per la pensione anticipata agevolata, come l’anticipo pensionistico Ape, la Quota 41, lo stesso cumulo gratuito. Tuttavia sono importanti i requisiti che mettono dei limiti alle nuove misure.

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Ecco come andare in pensione a 57 anni per le donne se sarà possibile unire cumulo gratuito e Opzione Donna. I dettagli e i requisiti.

Pensione anticipata a 57 anni? Solo per donne

Per andare in pensione a 57 anni, le donne possono usufruire della Opzione Donna: i requisiti prevedono un minimo di 57 anni e 7 mesi di età per le lavoratrici dipendenti e un minimo di 58 anni e 7 mesi di età per le lavoratrici autonome. In ogni caso, sono necessari 35 anni di contributi e questi requisiti devono essere maturati entro il 31 luglio 2016.

La strada per la pensione con l’Opzione donna non finisce al momento del raggiungimento dei requisiti, perché infatti è prevista una finestra mobile di 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome, che permette di slittare ancora la data di pensionamento.

Questo tipo di pensione anticipata prevede un calcolo contributivo e non retributivo, quindi è possibile che l’assegno della pensione per le lavoratrici sarà molto inferiore rispetto allo stipendio.

La novità con il cumulo gratuito, prevede di arginare parte di questo difficile meccanismo. Salvo comunque permanere il criterio della finestra mobile e del calcolo contributivo, ma almeno se fosse possibile cumulare i contributi di diverse gestioni, molte donne potrebbero andare in pensione.

Con il nuovo cumulo gratuito è possibile ottenere la pensione anticipata, la pensione di vecchiaia, la pensione d’inabilità e la pensione ai superstiti.

Ecco come andare in pensione anticipata a 57 anni, solo per donne

La nuova misura non è facile, perché sebbene il cumulo gratuito dia via libera al calcolo retributivo o misto, con l’Opzione Donna l’unico calcolo è quello contributivo. Tuttavia potrebbero continuare a rimanere fuori le casse professionali che finora non rientrano nell’Opzione Donna.

La pensione anticipata a 57 anni per le donne, unendo Opzione Donna e Cumulo Gratuito non dovrebbe incontrare problemi invece per il sistema di contribuzione della Gestione separata, poiché rientra in entrambe le misure e tutti i contributi vanno nel calcolo contributivo.