Pellet, prezzi più bassi fino a febbraio: ecco perché

Giorgia Bonamoneta

24 Dicembre 2023 - 21:30

condividi

L’inizio dell’inverno 2024 sarà al caldo con risparmio. I prezzi del pellet infatti restano invariati, ecco perché.

 Pellet, prezzi più bassi fino a febbraio: ecco perché

Il pellet costerà meno. Grazie all’emendamento della legge di Bilancio 2024, fino a febbraio il costo del pellet sarà ridotto grazie a un’Iva più bassa. Sono stati destinati circa 21 milioni di euro per mantenere l’aliquota invariata, riconoscendo così gli effetti positivi che la precedente disposizione aveva già fatto registrare per tutto il 2023.

Come scrivono i giornali di settore, il mantenimento dell’Iva al 10% è dato importante anche la luce dei casi di evasione ed elusione fiscale dell’imposta sul valore aggiunto sul pellet.

Soddisfatti i consumatori di pellet e la direttrice generale dell’Associazione italiana energie agroforestali (Aiel) che spiega come la conferma sull’Iva al 10% per il pellet nei primi due mesi del 2024, ovvero per tutto il periodo di maggior utilizzo, eviterà di gravare ulteriormente sulle spese energetiche delle famiglie italiane.

Pellet al ribasso: fino a febbraio costi ridotti

Nella legge di Bilancio 2024 sono stati disposti 21 milioni di euro per il mantenimento della aliquota sul pellet. È stata così confermata la riduzione dell’Iva al 10% sulle compravendite di pellet per il primo bimestre del 2024. Resta così possibile, per oltre 2 milioni di famiglie italiane che utilizzano il pellet, riscaldarsi per gli ultimi due mesi freddi dell’inverno 2023-2024, ovvero gennaio e febbraio, risparmiando.

L’emendamento, che ha mantenuto l’aliquota invariata, è stato raggiunto grazie alla convergenza politica da parte della maggioranza e dell’opposizione, riconoscendo così gli effetti positivi che la disposizione aveva fatto registrare già nel 2023.

Iva al 10% sul pellet: il commento di Aiel

Soddisfatti i consumatori e non solo. La direttrice generale di Aiel, Annalisa Paniz, ha commentato la decisione spiegando come la conferma dell’Iva sul pellet al 10%, almeno per i primi due mesi del 2024, è un ottimo traguardo. Questo soprattutto perché vanno considerati i ridotti margini finanziari con cui la Legge di Bilancio ha dovuto fare i conti.

Il mantenimento dell’Iva al 10% sul pellet è stato rivendicato dall’Associazione italiana energie agroforestali come un proprio risultato, dovuto alla comunicazione avuta con i diversi gruppi parlamentari e con il governo, con il ministero dell’Economia e della Finanza in particolare. Ottimo il risultato per il comparto delle imprese che operano lungo la filiera legno-energia, ma anche per gli oltre 2 milioni di famiglie italiane che utilizzano il pellet.

Infine, Paniz, spiega che il mantenimento dell’aliquota eviterà di gravare ulteriormente sulla spesa energetica delle famiglie italiane, soprattutto ora che sono alle prese con l’aumento generalizzato dei prezzi. Inoltre, “secondo quanto risulta dalle nostre interlocuzioni con la Guardia di Finanza, con cui manteniamo un’intensa collaborazione nella lotta a evasione, elusione fiscale e frodi carosello, la misura sarà fondamentale per promuovere l’emersione del mercato sommerso”, ha detto.

Iscriviti a Money.it