Superate le barriere tecniche e legali: Aruba e Asseco aprono la strada alla sovranità digitale dell’Unione Europea.
Aruba e Asseco Data Systems hanno completato con successo un progetto che consente l’interoperabilità dei sistemi di posta elettronica certificata (PEC) tra Italia e Polonia. Un risultato che segna il superamento delle barriere tecniche e legali tra due Paesi dell’Unione Europea e, soprattutto, un passo concreto verso la tanto auspicata sovranità digitale europea.
Aruba è il principale cloud provider italiano e leader nei servizi fiduciari, di data center, web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini, mentre Asseco Data Systems è un’azienda polacca specializzata nello sviluppo di soluzioni IT avanzate per imprese, PA locali e istituzioni accademiche e nei servizi trust e di security.
La partnership è stata annunciata dopo il successo di un progetto di test (Proof of Concept - PoC) che dimostra la possibilità di attivare servizi di Qualified electronic Delivery (QeD) transfrontalieri integrando due standard nazionali differenti: AS4, utilizzato in Polonia, e REM, standard italiano. Una sfida tecnica e normativa superata con successo, che consente lo scambio certificato e verificabile di documenti e dati tra soggetti di Paesi diversi.
“Grazie alla partnership tra Asseco e Aruba, siamo riusciti a garantire piena conformità al Regolamento eIDAS, sia dal punto di vista tecnico che legale”, ha spiegato Artur Miękina, direttore vendite e sviluppo e-business di Asseco Data Systems. “Questo consente alle aziende europee di operare più rapidamente e in sicurezza, facilitando lo scambio di informazioni oltre i confini”.
Dello stesso avviso Andrea Sassetti, amministratore delegato di Aruba PEC: “Questa collaborazione dimostra che la PEC qualificata può essere uno strumento transfrontaliero, sicuro e affidabile. Non è solo un’innovazione tecnologica, ma un investimento strategico per la competitività delle imprese europee e per la compliance digitale. La possibilità di gestire comunicazioni legali tra Italia e Polonia apre la strada a una rete europea unificata, di cui siamo orgogliosi di essere parte attiva”.
Perché questa innovazione è un’opportunità concreta per l’Europa digitale
Oggi, gran parte delle comunicazioni elettroniche tra imprese – soprattutto tra le PMI – avviene attraverso piattaforme gratuite, spesso non europee, che non garantiscono né l’identità certa di mittente e destinatario né il controllo sui dati trasmessi. Questo espone le aziende a rischi concreti in termini di sicurezza, conformità normativa e dipendenza tecnologica da fornitori extraeuropei, rischi che invece si evitano utilizzando la PEC europea.
In questo scenario, la PEC qualificata ha piena validità legale ed equivale, a tutti gli effetti, a una raccomandata con ricevuta di ritorno in formato digitale. Consente lo scambio sicuro e legalmente vincolante di documenti tra Pubbliche Amministrazioni, imprese e cittadini, garantendo l’identificazione certa di mittente e destinatario e la prova dell’avvenuta consegna. È una soluzione pratica, veloce e conforme alla normativa europea, che sostituisce in modo efficiente la corrispondenza cartacea.
Questa evoluzione tecnologica rappresenta un’opportunità concreta per tutto l’ecosistema europeo: dalle piccole e medie imprese, alle grandi aziende, fino alla Pubblica Amministrazione.
Obiettivo: una rete di e-Delivery certificato in tutta Europa
Con questo annuncio, Aruba e Asseco lanciano un messaggio forte a tutti gli attori del digitale europeo: costruire un’infrastruttura comune e integrata per l’erogazione di servizi fiduciari. L’obiettivo è rendere possibile una rete di Qualified e-Delivery interoperabile su scala europea. Nell’ambito di questa cooperazione, i due partner prevedono di offrire ai clienti soluzioni congiunte, valide in più Paesi dell’Unione, in grado di migliorare le tecnologie esistenti e rafforzare la sovranità digitale e la protezione dei dati a livello europeo.
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