Già a novembre sono partiti i primi rincari ma a gennaio un decreto interministeriale determinerà un nuovo aumento.
Dal 1° novembre scorso conseguire la patente costa di più. Ma i rincari non sono finiti qui perché da gennaio un nuovo decreto interministeriale comporterà un ulteriore aumento.
Le modifiche annunciate dal ministero dei Trasporti andranno a impattare soprattutto sui candidati B, ovvero alla patente per auto. Dopo quasi quattro anni il MIT ha rivisto le tariffe per gli esaminatori. Fino a oggi il compenso era legato ai chilometri percorsi dal luogo di domicilio alla sede della scuola guida dove si svolgeva l’esame pratico. Da novembre però questa modalità è cambiata e ora agli esaminatori va un rimborso fisso di 274 euro per ogni sessione d’esame pratica: 100 euro a titolo di rimborso spese e 175 euro come straordinario per ogni seduta composta da 6-7 candidati. Questo aumenterà i costi per le scuole guida pari a circa 39-40 euro in più per allievo, a cui vanno sommate le spese per il veicolo, il carburante e la logistica. Alla fine una parte dei costi ricadrà sugli allievi con un aumento stimato in circa 10-15 euro.
Patente, da gennaio previsto un nuovo aumento
Ma non è tutto. Da gennaio 2026 un nuovo decreto interministeriale adeguerà i diritti della Motorizzazione, comportando un nuovo aumento. E così dal prossimo anno conseguire una patente B costerà almeno 20 euro in più rispetto a oggi, con variazioni in base alla città e alle tariffe applicate dalle singole scuole guida. L’importo maggioritario medio sarà però il seguente.
Occhio però perché il nuovo Codice della Strada prevede anche l’incremento delle ore di guida obbligatorie da 6 a 8 ore. Se prima con 6 ore era possibile sostenere l’esame pratico, ora serviranno due ore aggiuntive da completare con istruttore autorizzato e vettura a doppio comando. Le lezioni andranno effettuate sia su autostrade che su strade extraurbane, compresa la guida notturna. Chiaramente, con due guide obbligatorie in più aumentano anche i costi. Considerando un importo medio di 40-60 euro all’ora, la spesa minima per le lezioni obbligatorie passerà dagli attuali 300 a 400 euro. Ammesso che un candidato si senta pronto con sole 8 guide. Se il numero aumenta, crescerà anche il prezzo. Tutto questo però resta a discrezione della scuola guida, che deciderà se aumentare o mantenere gli stessi importi.
Ci sono poi anche novità allo studio a livello comunitario. Il Parlamento europeo ha approvato due direttive che introducono importanti cambiamenti: la prima è la possibilità di conseguire la patente a 17 anni, ma sempre accompagnati da un maggiorenne fino ai 18. I nuovi esami di guida diventeranno più approfonditi e al passo con i tempi, introducendo quesiti dedicati ai rischi legati all’uso dello smartphone, agli angoli ciechi, ai moderni sistemi di assistenza alla guida e alla tutela degli utenti più vulnerabili, come pedoni e ciclisti. Per chi ottiene la patente scatterà inoltre un periodo di prova di almeno due anni, durante il quale le violazioni più gravi, dall’eccesso di velocità alla guida in stato di ebbrezza, saranno punite con sanzioni più severe rispetto al passato.
Le nuove direttive europee saranno presto pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell’UE, dando il via al countdown per il loro recepimento. Ogni Stato membro avrà tre anni per integrare le norme nel proprio ordinamento, più un ulteriore anno per renderle pienamente operative. In pratica, per l’Italia ciò significa che le novità, compresa l’introduzione della patente ottenibile già a 17 anni, potrebbero diventare realtà tra la fine del 2028 e l’inizio del 2029.
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