Nuovo modello 730, cosa cambia dal 2024? Tutte le novità

Patrizia Del Pidio

25/10/2023

Grandi novità per il modello 730, probabilmente già dal prossimo anno: dal rimborso a chi lo utilizza, passando anche su cambiamenti nel metodo di compilazione e pagamento. Vediamo cosa cambia.

Nuovo modello 730, cosa cambia dal 2024? Tutte le novità

Nuovo modello 730, già dal prossimo anno. Grandi cambiamenti interessano il modello dichiarativo utilizzato da dipendenti e pensionati con una stretta su chi è obbligato all’utilizzo del modello Redditi, che oggi sono costretti a usare anche i potenziali fruitori del modello 730 quando hanno delle specifiche tipologie di reddito.

La riforma fiscale fa passi spediti versa la sua realizzazione e dopo l’annuncio delle nuove scadenze per i modelli dichiarativi arrivano ulteriori semplificazioni per chi presenta il modello 730 precompilato. Quest’ultimo, infatti, sarà allargato a una platea maggiore di contribuenti e permetterà di ottenere il rimborso derivante dal conguaglio direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

L’approvazione di due decreti legislativi che attuano la delega fiscale, di fatto, fanno fare un ulteriore passo avanti alla riforma del Fisco. Vediamo le novità che ci sono per la dichiarazione dei redditi con il modello 730/2024.

Nuovo modello 730, come cambiano i contribuenti che lo usano

La riforma, come sempre ribadito dall’esecutivo, avrebbe dovuto portare semplificazioni nel Fisco e lo sta facendo. Iniziando proprio con i modelli dichiarativi stabilendo una netta differenza tra chi è obbligato a utilizzare il modello Redditi e chi, invece, può usare il modello 730.

Per tutti i contribuenti che non hanno partita Iva si allarga, con la riforma, la possibilità di utilizzare il modello 730. Non si tratta di un vantaggio da poco visto che per pensionati e dipendenti questo modello permette di recuperare l’eventuale rimborso direttamente in busta paga o sul cedolino della pensione.

La novità prevede di includere gradualmente nel modello 730, già dal prossimo anno, dei redditi che a oggi non ne fanno parte come ad esempio quelli che provengono da investimenti esteri. Se un dipendente o un pensionato ha questa tipologia di reddito, oggi, deve ricorrere al modello Redditi e non può utilizzare il modello 730.

Con le semplificazioni previste, invece, il modello Redditi sarà utilizzato solo ed esclusivamente da coloro che hanno una partita Iva mentre tutti coloro che una partita Iva non ce l’hanno potranno presentare la propria dichiarazione con il modello 730 anche in presenza di redditi che, fino a quest’anno, richiedevano l’utilizzo dell’altro modello dichiarativo.

Novità sul rimborso senza sostituto d’imposta

Un altro correttivo permetterà, sempre a chi utilizza il modello 730 di richiedere l’eventuale rimborso risultante dal conguaglio direttamente all’Agenzia delle Entrate e non passando tramite il datore di lavoro o l’ente previdenziale.

Oggi questa possibilità è data solo a coloro che un sostituto di imposta non ce l’hanno al momento della presentazione della dichiarazione (i disoccupati) e chi ha un sostituto di imposta è costretto a passare attraverso busta paga o cedolino della pensione.

La semplificazione studiata, invece, permette anche a chi ha un sostituto di imposta di ricevere l’eventuale rimborso spettante dal conguaglio fiscale direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Dov’è il vantaggio? Molti sostituti di imposta, a causa della capienza fiscale, rateizzano il rimborso ai propri dipendenti anche spalmandolo su più mesi. Ricevendolo dall’Agenzia delle Entrate, invece, si riceve in un’unica soluzione ma con tempi leggermente più lunghi.

In questo modo il dipendente potrà evitare anche di incappare nel rischio di un sostituto di imposta senza capienza fiscale che farebbe slittare il rimborso all’anno successivo.

Cambia la compilazione del 730, ecco le novità

Non solo la platea e la modalità di richiesta del rimborso variano, a cambiare è anche il modo di compilare il modello precompilato.

Si sta puntando, gradualmente, a un meccanismo che permetta direttamente al contribuente di modificare i dati di cui l’Agenzia delle Entrate è in possesso e questo permetterà di intervenire direttamente sui dati di mutui, spese sanitarie, o altre voci e non sui campi della dichiarazione precompilata.

Di fatto, quindi, il contribuente andrà a correggere il dato inesatto in possesso dell’Agenzia che e questo farà in modo che il modello precompilato si aggiorni in automatico in base ai nuovi dati. In questo modo il contribuente non dovrà consultare istruzioni di compilazione e procedere a calcoli ma solo verificare la veridicità delle informazioni in possesso dell’Agenzia delle Entrate.

Pagamento del 730, anche qui cambiamenti in arrivo

Al momento per pagare l’eventuale debito risultante dalla dichiarazione dei redditi si deve utilizzare il modello F24, in banca o tramite le app di home banking.

La novità è che il debito risultante dal conguaglio fiscale potrà essere saldato anche con la piattaforma PagoPA e questo permetterà, quindi, di effettuare il pagamento tramite carte di credito, cosa che oggi non è consentita.

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