Wall Street rischia un Black Monday come nel 1987? L’avvertimento degli esperti e il paragone tra oggi e allora. L’alert anche nel video diventato virale.
C’è una domanda precisa che assilla da un po’, a Wall Street, più di un operatore di mercato. La borsa americana rischia per caso un Black Monday come nel 1987? Fino a che punto il rischio di un disastro dell’azionario USA è concreto, in una situazione in cui si parla della minaccia di una bolla più o meno pronta a scoppiare?
Prima di tutto, vale la pena sicuramente di rispolverare quell’evento di cronaca noto come Black Monday, ovvero quel lunedì nero che fece la storia di Wall Street, per la precisione in data lunedì 19 ottobre 1987, quando si verificò un crash della borsa USA, che finì con l’infettare l’azionario mondiale, scatenando il panico ovunque. Quel giorno il Dow Jones Industrial Average collassò di ben il 22,6%: una perdita monstre che fece crollare la sua capitalizzazione di 500 miliardi di dollari. Il tutto fu alimentato dalla paura per l’arrivo di una recessione simile a quella che si era manifestata negli anni della Grande Depressione.
L’incubo non si materializzò. Ma il tonfo dei prezzi degli asset ebbe ripercussioni significative sull’economia reale, prendendo la forma di licenziamenti che colpirono in modo particolare il settore finanziario, così come della decisione di diverse aziende di ritirare i loro debutti in Borsa, mettendo in pausa i piani di IPO. Gli eventi di oggi, 40 anni dopo, in primis i dazi decisi dal presidente americano Donald Trump, rischiano per caso di provocare una crisi in stile Black Monday? Qualche esperto, un worst case scenario del genere, non lo ha escluso. [...]
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